E’ iniziato il conto alla rovescia per la seconda edizione del Festival della Legalità, la manifestazione culturale organizzata dall’amministrazione comunale di Castrovillari che quest’anno si arricchisce del patrocinio morale della Fondazione Falcone e de La Casa di Paolo. L’amministrazione comunale guidata da Domenico Lo Polito un anno fa ha ideato questa iniziativa convinta che «il rispetto della cultura della legalità si costruisce da un sano confronto con le nuove generazioni, chiamate a far camminare sulle loro gambe le idee di grandi uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per affermare i principi di lotta alla criminalità organizzata. Eroi, le cui storie, i giovani devono conoscere e amare per crescere con uno sguardo attento a coloro che hanno fatto della lotta alla criminalità organizzata la loro ragione di vita, coloro che hanno fermamente creduto che non può esistere una società libera fino a quando esisteranno le mafie».
Saranno sette giorni ricchi di appuntamenti, ospiti, dibattiti, confronti per ragazzi e adulti quelli del Festival della Legalità che parte mercoledì 17 maggio per concludersi il 23 maggio nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci. Non solo criminalità organizzata al centro dei dibattiti che coinvolgeranno il mondo studentesco e la società civile. Oltre cinquanta appuntamenti con laboratori, visioni di film, letture, esposizioni e oltre sessanta ospiti rappresentati sul campo di quell’impegno istituzionale, sociale, associativo di contrasto alla criminalità organizzata e alle disuguaglianza sociali.
«Una scelta importante e consapevole – sottolinea il sindaco Domenico Lo Polito – perché siamo fortemente convinti che far ascoltare le storie di lotta alla criminalità direttamente raccontate da uomini e donne che l’hanno vissuta in prima persona, rappresenta un fondamentale strumento di crescita individuale e collettiva. Un ricordo che non deve essere solo ideale, ma anche materiale e proprio per questo, mercoledì 17 maggio alle ore 17:30 la Città di Castrovillari intitolerà una via pubblica a Rosario Livatino, un giovane magistrato martire della mafia siciliana». Proprio nelle prime giornate del festival alcuni appuntamenti offriranno ai ragazzi delle scuole il primo focus sul tema della criminalità, attraverso le testimonianze di magistrati, militari e familiari di vittime di mafie. Argomento pensato ed aperto anche alla società civile con gli appuntamenti sulle mafie presso il Teatro Vittoria: Liberi dalle mafie con don Luigi Ciotti – Presidente di Libera contro le mafie – ed il vicepresidente della Cei monsignor Francesco Savino nella giornata inaugurale alle ore 19:30; Mafia e antimafia del 18 maggio ore 10:30 con l’ex Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
«Appuntamenti importanti quelli del 17 e 18 maggio– osserva l’assessore al turismo e spettacoli Ernesto Bello – che consentiranno ai ragazzi di ascoltare testimonianze di uomini e donne che hanno combattuto e combattono le forme di criminalità in prima persona o che hanno vissuto in prima persona la ferocia della ‘Ndrangheta, come i familiari di Fazio Cirolla, Lucio Ferrami e Maria Chindamo. Questi appuntamenti destinati ai ragazzi delle scuole primarie ed organizzate grazie alla collaborazione di Libera contro le mafie di Cassano all’Ionio, rappresentano la novità della manifestazione, novità dal valore fortemente emotivo che darà voce alla speranza e al ricordo». Non solo criminalità organizzata nei primi giorni, molti altri saranno i focus: dalle migrazioni – tema trattato nel dibattito inaugurale Le rotte della morte (con il Dirigente della Polizia di stato Giovanni Arcidiacono e il magistrato Sergio Cordasco) – alle problematiche sociali e giovanili, dal lavoro alla costituzione, dall’ambiente alla letteratura, con laboratori, dibattiti e momenti di confronto aperti ai ragazzi e agli adulti.