In settimana si procederà alla consegna dei lavori che interessano la parte sud di Piazza Garibaldi che diventerà una grande piazza. Una scelta che ha suscitato un dibattito importante che Mimmo Lo Polito, sindaco della città ha definito come “segno di una città viva”. Nella giornata di ieri si è tenuta la seconda Assemblea Popolare sul progetto organizzata da Solidarietà e Partecipazione , coordinata da Mirella Ieno con Pino Angelastro, Ferdinando Laghi che ha visto l’illustrazione tecnica dell’ingegnere Enzo Rummolo. “Numerosi gli interventi dal pubblico, tutti non favorevoli al progetto, in particolare allo smantellamento di Piazza Gallo”. Nei giorni scorsi sono intervenuti anche i consiglieri di minoranza che attraverso una nota stampa hanno precisato alcuni punti. “Il 16 novembre i Consiglieri Comunali Sara Zicari (FI) ed Anna De Gaio (FDI) hanno ottenuto la convocazione della II commissione consiliare “Lavori Pubblici, Urbanistica, Viabilità ed Ambiente”, avente per oggetto il progetto che sta facendo discutere la comunità di Castrovillari. Con grande sorpresa si è constatata la presenza dei soli tecnici progettisti ad illustrare alla Commissione il progetto.
La Commissione ha dovuto interloquire con i progettisti senza nessun supporto documentale, nessuna immagine a disposizione, nessuna planimetria o particolare da poter analizzare”. Erano assenti “ le figure convocate, il Responsabile del Settore Infrastrutture e Patrimonio ed il Responsabile del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, quest’ultimo anche Responsabile Unico del Procedimento, in rappresentanza degli Uffici Comunali”. Per tali motivi “non si è quindi potuto interloquire con chi ha dato le direttive e le indicazioni di un progetto, commissionato o comunque condiviso da pochi, e da cui la minoranza è stata completamente esclusa. Quello che muove la minoranza –si legge nella nota- non è un’opposizione a prescindere alla realizzazione della piazza, in quanto ogni riqualificazione urbana ed ogni finanziamento ottenuto è ben accetto, ma è la consapevolezza che ci sono molte criticità, rilevate da cittadini e commercianti, che dovrebbero essere affrontate e fugate”.
In particolare si evidenzia come ci sarebbero “problemi di circolazione carrabile: il nostro NO assoluto al doppio senso di Corso Mazzini che andrebbe a congestionare terribilmente il traffico compromettendo un’intera zona. Problemi di isolamento di parte della città: la nostra Civita risulterebbe ancora più tagliata fuori da una pseudo rotonda posta di fronte a Palazzo Cappelli che interromperebbe ogni desiderio di recarsi nella zona per poi rimanere impelagati in strettoie, problemi legati al parcheggio, problemi ambientali con l’eliminazione delle aiuole e la loro sostituzione con vasi non ci garantirebbe la quota di verde pubblico atto a equilibrare la salubrità dell’area, il rinfrescamento durante l’estate e la protezione dagli agenti atmosferici di inverno, problemi idraulici: voler pavimentare tutta la piazza e non avere più le grandi aiuole a drenare le acque piovane porterebbe un maggiorato flusso di acqua verso la Civita che già vive problemi seri di erosione, problemi per l’area destinata al nostro storico mercato ortofrutticolo”. Sarebbe utile per risolvere le tante criticità- conclude la nota stampa- permettere la circolazione veicolare durante i giorni feriali e limitare il traffico esclusivamente nei giorni festivi e prefestivi. Lasciare che il mercato storico continui a svolgersi lungo le medesime postazioni lungo c.so Garibaldi, perché è, sicuramente, la posizione più consona alla fruibilità”.
Ma non vi è “ripensamento dato che non si tratta di scelte estemporanee ma meditate da tempo ed elaborate da chi amministra” scrivono gli amministratori. “Alcuni suggerimenti sono stati importanti, altri un poco meno, ma ogni opinione va rispettata” scrive Mimmo Lo Polito. “Scegliere poi spetta a chi è stato eletto che, ovviamente, sulla base di quel principio di rappresentatività democratica è legittimato a farlo”.
.