La campagna AIB – Anti Incendio Boschivo avviata il 15 giugno scorso volge ormai al termine. Proprio d oggi infatto è terminato anche il divieto di accensione fuochi previsto da giugno fino a settembre e prorogato dalla Regione al 15 ottobre visto le alte temperature. Ogni anno la campagna AIB indetta dal Dipartimento della protezione civile indica il periodo di attivazione massima per il sistema di antincendio boschivo con una particolare attenzione alle isole e le regioni meridionali in cui il rischio incendi è maggiore. Particolarmente attivi sul territorio i volontari dell’Anpana, più volte impegnati a Castrovillari e dintorni su incendi boschivi. Casa Circondariale e Petrosa, Celimarro e Monte Sant’Angelo sono solo quattro degli oltre 50 incendi divampati tra giugno e ottobre nell’area del Pollino che ha visto impegnati volontari, vigili del fuoco e squadre antincendio regionali.
Numeri che possono sembrare allarmanti, ma i dati ci dicono tutt’altro come si legge in una nota stampa dell’Anpana di Castrovillari. Secondo il geoportale incendi boschivi dell’Arma dei Carabinieri – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, si passa dai 360 incendi del 2021 nella provincia di Cosenza ai 232 nel 2024 con una diminuzione anche della superficie interessata dai roghi che cala dagli 8765 ettari ai 3094,2.
Numeri ancora elevati se si pensa che la Calabria resta fra le regioni a statuto ordinario con il più alto tasso di incendi boschivi insieme alla Campania.
Come ridurre allora il numero di incendi? “La sensibilizzazione – spiega Paolo Tierri, responsabile regionale ANPANA ODV Calabria – resta l’arma vincente per combattere un fenomeno di natura dolosa o colposa, legato a interessi privati, incuria o disattenzione. Alcuni piccoli gesti e attenzioni quotidiane infatti – continua Tierri – possono contribuire a diminuire il divampare di incendi, ad esempio: non abbandonare rifiuti in quanto possono essere un pericoloso combustibile oltre ad una pratica illegale a danno dell’ambiente o, ancora, non parcheggiare sull’erba secca per evitare che la marmitta calda possa provocare un incendio né tantomeno bruciare residui agricoli o stoppie.”
Un altro grande aiuto agli addetti all’antincendio boschivo può darlo la comunità segnalando avvistamenti o principi d’incendio alla Centrale Operativa della provincia di Cosenza chiamando l’800 496 496 oppure i vigili del fuoco al 115.
Fra i vari incendi di quest’estate come dimenticare i quattro divampati a Castrovillari tra Casa Circondariale e Petrosa, Celimarro, Monte Sant’Angelo a distanza di poche ore l’uno dall’altro che hanno interessato diversi centinaia di ettari si superficie bruciata tra boschiva, pascoliva e colture agrarie e che hanno portato ad individuare il responsabile da parte dei Carabinieri. Per l’occasione “Siamo entrati in azione – continua Tierri – con 8 volontari e i due pickup, uno dei quali donatoci dalla Regione Calabria e che abbiamo implementato con modulo AIB (Anti Incendio Boschivo) acquistato grazie alla premialità ottenuta dalla riduzione statistica degli incendi e la capacità di avvistamento e pronto intervento del 2023. Il secondo pickup invece è stato acquistato grazie al progetto “Ambiente e Antincendio Boschivo” vinto in merito all’avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117.