Andrea Ferrone è il nuovo segretario generale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno. Lo ha eletto l’assemblea generale della CGIL comprensoriale, riunita nei giorni scorsi ad Altomonte presso l’hotel Barbieri, alla presenza del segretario organizzativo CGIL nazionale, Luigi Giove, e del segretario regionale della CGIL Calabria, Gianfranco Trotta. Ferrone subentra a Giuseppe Guido che ha recentemente concluso il suo mandato e presterà servizio a Catanzaro in CGIL Calabria con un nuovo incarico in via di definizione.
Il nuovo segretario, residente a Corigliano-Rossano, approda alla guida della Cgil Tirreno Sibaritide Pollino dopo una significativa esperienza come rappresentante della Filcams, in CGIL la categoria che si occupa della tutela di lavoratrici e lavoratori del ramo terziario. La sua elezione è stata accolta con entusiasmo, raggiungendo all’unanimità il consenso dei delegati presenti all’assemblea.
Il nuovo segretario ha espresso gratitudine per la fiducia ricevuta e ha sottolineato l’importanza di continuare a sostenere i diritti dei lavoratori e promuovere una forte coesione sindacale nel territorio, specialmente in un momento storico così delicato. Ferrone, che raccoglie l’importante testimone di Giuseppe Guido, si è detto pronto a raccogliere le sfide future, valorizzando il dialogo e l’ascolto tra le diverse anime dell’organizzazione. A questo proposito ha affermato che tra i primissimi suoi impegni ci sarà quello di manifestare il 21 gennaio a Reggio Calabria al presidente della Regione Calabria, Occhiuto, ed al consiglio regionale, la necessità di abrogare l’articolo 14 del Decreto Omnibus, quello che – di fatto – sta facendo chiudere i battenti alla centrale a biomasse del Mercure, con buona pace delle circa mille unità lavorative e loro famiglie che qui abitano e lavorano.
Con la sua elezione, la Cgil territoriale punta ad accrescere la leadership dell’organizzazione sindacale, improntando l’azione su un sindacalismo attivo, unitario ed inclusivo, capace di rispondere alle esigenze lavorative del comprensorio. Una sfida difficile, ma da affrontare e vincere per non far morire in Calabria la speranza di un futuro migliore.