La montagna come risorsa attrattiva per il turismo, ma anche spazio da valorizzare per educare al rispetto dell’ambiente, ad una visione sostenibile di un patrimonio naturale unico. E’ l’intento con il quale l’esecutivo guidato dal sindaco, Renzo Russo, ha guardato al patrimonio che è chiamato a gestire e che in tante occasioni ha strategicamente valorizzato, anche con la nascita del parco avventura nel piano di Masistro, la ciclovia tra i monti dell’Orsomarso, e con la prossima riapertura delle strutture di Novacco che aggiungeranno un tassello importante alla fruizione del contesto ambientale che appartiene al demanio comunale.
In chiave di turismo montano domenica 26 novembre alle ore 15:00 nell’area di Masistro Park verranno inaugurati i nuovi servizi che aggiungo qualità e sostenibilità al parco avventura, ormai diventato un punto di riferimento per turisti e tutti gli amanti del Pollino. Le nuove dotazioni saranno composte da un impianto fotovoltaico capace di rendere l’area autonoma dal punto di vista energetico, alimentando un impianto di illuminazione dell’area pic-nic, al quale si aggiungeranno il nuovo impianto idrico per le docce e i lavabi a servizio dell’area camping.
«Sempre di più arricchiamo i servizi a disposizione di quanti scelgono Masistro Park come punto di riferimento per le esperienze outdoor. Il parco avventura è ormai una attrattiva consolidata per famiglie, bambini e adulti, l’area pic-nic uno spazio di condivisione e aggregazione per tantissimi amanti della natura, la montagna tra Masistro e Novacco un paradiso esperienziale in tutte le stagioni per tante discipline all’aria aperta. Era giusto e strategico potenziare i servizi attorno a questo attrattore cosi come auspichiamo di poter consegnare per l’imminente stagione inverale le strutture di Novacco finalmente a norma ed energeticamente autosufficienti e sostenibili – ha dichiarato il sindaco Russo – La montagna può e deve diventare un asset fondamentale del nostro sviluppo economico capace di essere compatibile con l’ambiente straordinario che siamo chiamati a valorizzare e trasformare in un grande attrattore per il turismo ambientale. Un grande patrimonio che deve diventare bene collettivo e che tutti siamo chiamati a rispettare e condividere».