Abusivismo edilizio, tagli furtivi e utilizzazioni boschive senza autorizzazione, e la sempre presente piaga dei rifiuti. Sono queste le principali criticità che riguardano la Calabria illustrate stamane a Reggio Calabria nel corso del report dell’attività svolta dai Carabinieri Forestali nel 2023 e presentato alla stampa da Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria.
La prestigiosa sede della sala “Piazza Paolo Orsi” del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha ospitato l’incontro annuale con giornalisti ed autorità al quale hanno preso parte anche il generale Giorgio Maria Borrelli, comandante Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma (nella foto sotto) per la presentazione del calendario del 2024 e una delegazione dell’ic Radice Alighieri di Catona, periferia nord di Reggio Calabria.
Complessivamente, sono stati oltre 52.000 (di cui 1560 in Sicilia), i controlli eseguiti: a tale intenso e mirato sforzo operativo si correla l’accertamento di oltre 1.731 reati ambientali, e di 2.103 illeciti amministrativi per un totale di sanzioni inflitte pari a € 2.553.854,48. Una particolare menzione merita il Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province della regione dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali, con un impegno complessivo di 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio, con particolare riferimento alla aree di maggior pregio naturalistico, e ad assicurare riscontro alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti tramite il numero verde 1515 ovvero il 112, per ogni genere di aggressione alle matrici ambientali e forestali.
Tra i Settori di intervento, primaria è stata l’attenzione rivolta alla Tutela del Territorio. Tale ambito operativo concerne, infatti, la prevenzione e la repressione degli illeciti connessi alla violazione della normativa in tema di utilizzazioni boschive, tagli di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. La storica dedizione dei Carabinieri forestali verso tale settore è dettata dall’importanza che le relative norme rivestono ai fini della conservazione dell’assetto del suolo spesso minato dall’intervento dell’uomo attraverso illecite azioni quali tagli di piante abusivi o furtivi.
Lotta agli incendi boschi
Sempre finalizzata alla Tutela del Territorio è la massiva attività che l’Arma dei Carabinieri, nel 2023 ha condotto in materia di Incendi Boschivi: pur rimanendo uno dei fenomeni di maggiore criticità per la Regione, il fenomeno ha registrato nel 2023 in regione una diminuzione del numero degli incendi, scesi dai 685 del 2022 ai 506 nel 2023. In tale ambito operativo si è assicurato il proprio qualificato contributo, in particolare, in fase di prevenzione degli illeciti connessi agli incendi, attraverso uno schieramento fisso giornaliero di un numero consistente di equipaggi nelle aree di maggior e significativo pregio forestale, eseguendo 1873 controlli.
Sul piano investigativo, nel corso della campagna estiva antincendi boschivi, è stata operativa la “Task Force incendi boschivi”, attivata dalla Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma, su richiesta di questo Comando, per intervenire su alcuni incendi boschivi di particolare gravità, che hanno interessato il territorio regionale anche della Sicilia, al fine di elevare i livelli investigativi delle componenti operative presenti sul territorio boscato interessato dal fuoco.
E ancora, l’intensa attività posta a tutela del Territorio è passata anche attraverso un peculiare impegno volto a prevenire e reprimere le violazioni alla normativa edilizio-urbanistica e paesaggistica, quale profonda criticità che ancora interessa il territorio regionale.
Rifiuti e inquinamento ambientale
Purtroppo, quello dei Rifiuti continua a costituire una delle fonti di maggiore preoccupazione per l’ambiente, come testimonia il numero dei reati e degli illeciti amministrativi accertati. Continuano a preoccupare, in particolare, i fenomeni di illecito smaltimento attraverso gli abbandoni e le combustioni, in particolare nelle aree periurbane ed urbane, nonché le discariche abusive ed i depositi incontrollati. A quanto precede si aggiungano le numerose e complesse attività d’indagine in corso a cura dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale afferenti anche i traffici illeciti organizzati.
Al pari dei Rifiuti, particolarmente attenzionate sono state le criticità connesse ai fenomeni di Inquinamento ambientale, quali potenziali cause di gravi danni alle matrici ambientali e di squilibri per l’ecosistema. L’attività in vaglio presenta un trend crescente di illegalità che, tuttavia, appare più agevole contrastare, rispetto ad altri settori, grazie agli strumenti normativi costituiti dai cc.dd. Ecoreati, introdotti dal Legislatore nel codice penale, con particolare riferimento al delitto di “Inquinamento ambientale”. Anche in tale contesto si colloca la piena sinergia operativa che lega i Reparti dei Carabinieri Forestali a quelli Territoriali: si citano tra tutte le Operazioni congiunte programmate dalla Legione Carabinieri Calabria, denominate “DEEP”, concernente il controllo sui depuratori, “OLEUM”, riferita agli scarichi dei reflui prodotti dai Frantoi oleari, e “WAVE”, avente ad oggetto i controlli sui Lidi ed i complessi turistici. In tali contesti operativi, i Carabinieri Forestali hanno assicurato il proprio contributo operativo per i profili afferenti la propria competenza in materia ambientale.
Proseguendo, il controllo per la tutela delle Aree Protette costituisce un servizio ed un impegno tradizionale sempre indispensabile che i Carabinieri Forestali assolvono, anche ai fini della salvaguardia e conservazione della biodiversità animale e vegetale nei Parchi Nazionali, nelle Riserve dello Stato e nei territori protetti regionali, nonché nei siti della Rete Natura 2000 che, nel loro complesso rappresentano il più ampio sistema integrato di protezione e conservazione delle risorse naturali.
Nel peculiare settore di competenza costituito dalla Tutela della Fauna, intensificato è stato l’impegno per prevenire e contrastare la pratica del bracconaggio nei confronti della fauna selvatica, nonché il traffico illecito delle specie minacciate di estinzione (normativa CITES), per il mantenimento di un elevato livello di diversità biologica. Sul punto non si può non evidenziare il contributo che la tradizionale “Operazione Adorno” assicura da anni al fine del ridimensionamento del fenomeno del bracconaggio nel territorio reggino.
Sempre alta resta, ancora, l’attenzione operativa assicurata dai Carabinieri Forestali per la Tutela della Flora, condotta mediante il controllo degli ecosistemi forestali, al fine di prevenire e contrastare i vari fenomeni di illegalità che interessano, ad esempio, le importazioni di legname extra UE di cui ai regolamenti comunitari EUTR.
Ed ancora, non di minor rilievo per l’interesse collettivo che riscuote, è il Settore della Sicurezza agroalimentare, tesa a verificare i processi di produzione e le possibili aggressioni alle risorse agroalimentari regionali. L’attività in commento è stata finalizzata, in particolare, al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari, al controllo sulla loro tracciabilità e rintracciabilità lungo tutta la filiera al fine di verificarne la corretta origine, salvaguardandone la qualità, ed alla repressione delle frodi.
L’impegno per l’educazione ambientale
In ultimo, anche nel 2023, i Carabinieri Forestali hanno dedicato un particolare e sentito impegno all’educazione ambientale nelle scuole con una diffusa serie di interventi nei plessi scolastici della Regione che hanno coinvolto circa 6000 studenti appartenenti a 76 scuole.
Con tali iniziative Comando Regione Carabinieri Forestale “Calabria”, intende promuovere una più diffusa adesione da parte delle nuove generazioni alla legalità ambientale, nell’ambito del consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con il mondo della Scuola.