Il Parco nazionale del Pollino osservato speciale. E’ iniziata ieri la visita degli ispettori Unesco per la rivalidazione dell’area protetta calabro lucana tra i geoparchi mondiali. Il riconoscimento per il Pollino arrivò nel 2015 e come da procedura ogni 4 anni, per rimanere nel Global Geoparks Network, le aree che hanno ricevuto l’inserimento nella rete internazionale sono sottoposti a una procedura ispettiva che produce un report redatto dai due valutatori che effettuano la missione di controllo. Richard Watson dall’Irlanda e Bojan Rezun dalla Slovenia sono stati accolti ieri nella sede di Rotonda dell’Ente Parco nazionale del Pollino e saranno accompagnati e guidati, nei prossimi cinque giorni alla scoperta del ricco patrimonio geologico, naturale e culturale del Parco del Pollino. Durante la permanenza tra le montagne calabro lucane avranno modo di visitare i geositi presenti nel territorio, incontrare le realtà locali dove, grazie al patrimonio presente, sono riusciti a creare un’economia e una fruizione sostenibile e compatibile con la tutela.
I commissari avranno modo di incontrare i vertici dell’Ente Parco, il Consiglio direttivo, i funzionari referenti delle aree tutela e conservazione del territorio.
I valutatori verificheranno che le ragioni che hanno portato a includere il Pollino nella rete mondiale dei Geoparchi siano tuttora valide e sottoporranno un report all’UNESCO Global Geoparks Council che deciderà se il Geoparco esaminato possa rimanere nella rete. Durante le giornate di lavoro saranno affiancati dai referenti del Parco, Luigi Bloise ed Egidio Calabrese che, sin dalla candidatura, hanno curato le relazioni con la Commissione Unesco e con il territorio al fine di dare spazio e risalto al prestigioso riconoscimento ricevuto.
La visita coincide con un momento particolarmente significativo per la storia dell’Ente Parco nazionale del Pollino, poiché quest’anno si celebra il trentennale della sua istituzione e pertanto, «si avverte la necessità di rafforzare le conoscenze e di sensibilizzare chi abita questo territorio di grande pregio per una fruizione più attenta e consapevole. Fruire consapevolmente vuol dire capire il valore di un territorio e cogliere il fine ultimo delle regole che lo tutelano».