«Dove sono andate a finire le risorse per l’alta velocità della Calabria?» E’ l’interrogativo ribadito nel corso del convegno “Alta velocità un treno che non possiamo perdere” svolo nei giorni scorsi a Castrovillari e animato dal Partito Democratico di Castrovillari. Momento di confronto tra istituzioni, cittadini, tecnici e forze sociali, al quale hanno preso parte Pino Capalbo, sindaco di Acri, Franz Caruso, Sindaco di Cosenza, Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, Demetrio Festa, docente Unical, Luigi Martirano, docente Uniroma 1, Roberto Musmanno, docente Unical, Francesca Dorato membro della segreteria regionale del Partito Democratico, e Antonio Misiani, responsabile infrastrutture della segreteria nazionale del Partito Democratico. Ad introdurre i lavori è stato il segretario del circolo democrat della città, Giovanni Fazio, mentre Armando Garofalo ha moderato gli interventi che hanno ribadito come la questione dell’alta velocità è fondamentale per lo sviluppo sociale, economico ma anche per l’interconnessione dell’intera Calabria.
Ad oggi sappiamo che i «finanziamenti della tratta arrivano fino a Lagonegro» ha ricordato Domenico Lo Polito quando in realtà il governo Draghi aveva stanziato 9,4 miliardi di risorse per la realizzazione dell’opera fino in Calabria ma che oggi non trovano rispondenza nel programma di Rfi, che – inoltre – dopo uno studio di fattibilità costato ai cittadini 34 milioni di euro per un percorso che attraversava la parte centrale della Calabria, propone una trasversale sulla linea tirrenica, già servita da connessioni ferroviarie che difficilmente potrebbero ospitare (per conformazione) i treni veloci.
Il momento di dibattito è servito a ribadire che la struttura dell’AV è «indispensabile per l’intera Calabria» – ha ribadito Franz Caruso, sindaco di Cosenza – e per animare una battaglia istituzionale e democratica che pretenda «la realizzazione del tracciato originario» perchè «non si possono prendere in giro i calabresi».
Quella del percorso che attraversa il centro della Calabria e non la fascia tirrenica «è l’unico fattibile e spendibile con il Pnrr ed è stato tagliato goffamente da politiche nazionali che non guardano allo sviluppo della Calabria ma che pensano che la nostra regione sia solo un lembo di terra da attraversare» ha rimarcato il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stati.
Una vicenda ha serve a chiedere «dignità per la regione – ha affermato Paolo Pappaterra, sindaco di Mormanno – e vitale come infrastruttura per la crescita civile, sociale ed economica dei cittadini». Per questo ha concluso Francesca Dorato, in rappresentanza della segreteria regionale del Pd, serve agire insimee per capire innanzitutto che fini hanno fatto le risorse del fondo complemetare necessarie alla realizzazione dell’opera e rimettere al centro del Governo «la tematica dell’alta velocità per la Calabria».