E’ protagonista in questi giorni a Golosaria 2024 l’Associazione Italiana Coltivatori, presieduta da Giuseppino Santoianni, che propone un vero e proprio viaggio nelle eccellenze enogastronomiche italiane. Nella XIX edizione dell’evento promosso dalla guida gastronomica il Golosario l’Aic offre un’immersione nell’eccellenza dell’agricoltura italiana, esplorando prodotti di aziende associate che esprimono etica, sostenibilità e un legame autentico con il territorio.
Dal fagiolo bianco poverello presidio Slow Food, coltivato nel cuore del Pollino dall’azienda agricola Donadio al caciocavallo podolico della Tenuta di Giò, prodotto con maestria a Laviano, Salerno; dai raffinati risi novaresi dell’azienda agricola Gaia ai salumi artigianali della tradizione cremasca di Sacchelli, continuando con i liquori della Casa Vinicola Setaro di Battipaglia e il tartufo nero di Colliano dell’azienda agricola Gugliuciello. Senza dimenticare l’olio biologico di A.P.O. Cosenza e la pasta biologica del Pastificio Scaglione, simboli di qualità e passione delle aree interne.
Molti di questi prodotti sono anche parte della rete di Penisola Verde, l’ente agrituristico promosso dall’AIC. L’AIC, da 55 anni impegnata nella promozione di imprese che puntano su qualità ed equità sociale, continua a lavorare per un’agricoltura innovativa e rispettosa dell’ambiente, incentivando pratiche sostenibili e valorizzando le peculiarità locali.