«Faremo di tutto per riaprire il “Centro Rapaci” di Acquaformosa». Così il sindaco della comunità arbereshe, Annalisa Milione, ha commentato la fine delle operazioni che hanno interessato l’area, di proprietà dell’Ente Parco del Pollino, la quale negli ultimi anni era stata vittima di abbandono e degrado. La zona faunistica, inaugurata il 16 giugno 2021, con annesso centro rapaci voluto dall’allora sindaco Giovanni Manoccio, venne affidata al Cipr di Rende attraverso un bando di selezione. Negli anni fu proprio la struttura rendere a fornire gli uccelli rapaci in cattività, reduci da infortuni e non più autonomi per il volo. I primi anni furono intensi e pieni di visite di appassionati, studiosi (anche stranieri) e di tante scolaresche della provincia.
«Il sito del Parco del Pollino – racconta Milione – fece da traino ai tanti visitatori che scoprirono la natura dei luoghi e la bellezza dei rapaci custoditi in voliere ampie, situate a ridosso dei boschi. All’interno dell’area c’era una reception aperta ai visitatori e provvista di materiale divulgativo del centro oltre che il registro dei visitatori. Dal 2009 – continua ancora il primo cittadino di Acquaformosa – è incominciata la decadenza. Incomprensibilmente, l’Ente Parco non ha più dedicato nessuna attenzione all’area faunistica, pur essendo di sua proprietà. L’amministrazione Comunale, dal canto suo, si è completamente disinteressata dell’insediamento naturalistico, vivendolo spesso come un fastidio, così com’è successo per tante altre cose nel nostro piccolo borgo».
Ora la nuova amministrazione ha iniziato un’interlocuzione con i dirigenti, sia politici che amministrativi, del Parco, facendo seguire una serie di visite e perlustrazioni dei luoghi. «Da settembre a ottobre 2024 – continua la Milione -, ben 4 sono stati gli incontri con i dirigenti per tentare di evitare la chiusura del centro».
Il dirigente dell’ufficio tecnico di Acquaformosa ha chiesto all’Ente Parco un intervento urgente per provvedere alla manutenzione straordinaria delle voliere e della reception, per un totale di intervento conteggiato in circa 90 mila euro. Una nota di risposta del direttore ff funzioni, Pietro Serroni, ha sottolineato l’interdizione dell’accesso all’area faunistica al di fuori degli operatori deputati all’alimentazione dei rapaci, per la situazione precaria delle voliere.
«Personalmente – evidenzia il sindaco Milione – ho incontrato la Presidente ff. e il Consigliere del Parco Angelo Catapano nella sede di Rotonda, a cui è seguita una visita congiunta dei tecnici nel centro rapaci per trovare le risorse e impedire la chiusura. Nel frattempo -aggiunge- le disposizioni del Direttore ff. hanno prodotto gli effetti normativi per cui il 28 ottobre i rapaci sono stati trasferiti nella sede del CIPR di Rende e l’area faunistica di Acquaformosa è stata chiusa, si spera provvisoriamente».