Il suono della prima campanella ha segnato oggi il ritorno fra i banchi per quasi tutti i 250.600 studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra regione. In tutte le province e le città, infatti, sono riprese le lezioni: unica eccezione è Reggio Calabria dove si rientrerà giovedì 19 per consentire la partecipazione alle festività Mariane. Le lezioni, secondo il calendario scolastico, si concluderanno il 7 giugno. Una novità di quest’anno è rappresentata dal cosiddetto dimensionamento scolastico, che ha accorpato, fra di loro, gli istituti.
A Castrovillari, ad esempio, si sono costituiti tre poli: il polo liceale, che comprende il Liceo scientifico “E. Mattei”, il Liceo classico, “G.Garibaldi”, il Liceo artistico “A. Alfano” ed il Liceo scientifico di Mormanno. Vi è poi il polo professionale, formato dall’Ipseoa “Karol Wojtyla” e dall’Ipsia “L. Da Vinci” ed il polo tecnico, costituito dall’istituto di istruzione superiore “Fermi- Pitagora- Calvosa”.
Per quanto riguarda, invece, le due scuole medie, la “Enrico De Nicola” e la “Giustino Fortunato”, sono state accorpate in due istituti comprensivi che si sono formati con l’inserimento della Direzione Didattica 1 e 2, delle scuole elementari cittadine. Va detto che gli studenti calabresi sono organizzati in 14.600 classi e affidati a 36mila docenti. I supplenti sono circa 4mila, 3mila dei quali sono di sostegno.
In Calabria, tuttavia, non mancano le situazioni di difficoltà. A preoccupare, in particolare, è il tasso di abbandono scolastico che nella regione, secondo un’elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Eurostat e Istat, è pari all’11,8%. Un dato, questo, che deve far riflettere, unitamente ad altri fenomeni adolescenziali, spesso legati al mancato rispetto delle regole. A tal riguardo, oggi a Catanzaro, l’ingresso a scuola è stato “accompagnato” dalla presenza dei carabinieri. Nell’intera provincia, infatti, il Comando provinciale carabinieri di Catanzaro ha incrementato le pattuglie a piedi ed automontate in corrispondenza degli orari di apertura delle scuole, dimostrando, è scritto in una nota, “sin dal primo giorno la vicinanza dell’Arma al mondo scolastico, agli studenti e ai genitori per continuare a costruire un futuro improntato sulla legalità e sul rispetto dei diritti di ogni persona”. La scuola, sottolinea l’Arma, “è il luogo dove i giovani pilastri del domani crescono, si formano e si preparano a entrare nel mondo del lavoro e della società. Non è solo un luogo di studio, ma è anche un ambiente di coesione e di socializzazione. In questo contesto, anche la presenza dei carabinieri ha fatto in modo che l’inizio della scuola, ‘il primo ingresso’, si svolgesse nella massima sicurezza, salvaguardando l’incolumità di tutti”. Nel corso dell’anno, come di consueto, i carabinieri incontreranno gli studenti nelle loro scuole per parlare di temi come il bullismo, la violenza di genere, la sicurezza stradale, i modi sani e legali di divertirsi nel rispetto della vita e della libertà degli altri.