«La mafia uccide, il silenzio pure». Recita così lo striscione che ha aperto la partecipatissima marcia della Legalità che ha chiuso la terza edizione del festival omonimo voluto dall’amministrazione comunale di Castrovillari. Nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci istituzioni in primis, forze dell’ordine, studenti, insegnanti, famiglie, hanno sfilato insieme da piazza municipio fino alla Piazza Falcone e Borsellino per far sentire la voce comune del Pollino contro la criminalità organizzata che ancora opprime i nostri territori e «limita le politiche di sviluppo che noi amministratori cerchiamo di mettere in campo per le comunità» ha dichiarato il sindaco di Saracena, Renzo Russo.
Una festa di piazza che «chiude una bellissima settimana» di impegno – ha aggiunto il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito – «Dobbiamo partire dai giovani se vogliamo cambiare la società – ha continuato il primo cittadino della città del Pollino – se abbiamo necessità di fare un festival della legalità è perchè evidentemente il rispetto delle regole e la comprensione che le regole servono per vivere tutti meglio non è patrimonio comune. Puntiamo sulle nuove generazioni perchè siamo convinti che dalla cultura e dalla conoscenza possa venire un no convinto alla piccola violazione delle regole quanto alla criminalità organizzata».
Insieme alla rappresentanza di sindaci del Pollino anche il comune di Cosenza con la presidente della commissione legalità del comune, Chiara Penna: «è fondamentale continuare a scendere in piazza in questo giorno perchè solo rinnovando il ricordo di quanto accaduto si può inculcare alle nuove generazioni quello che è stato il lavoro di magistrati come Falcone e Borsellio ma anche introdurre alla legalità i giovani e fargli capire che bisogna vivere secondo il rispetto dei principi della nostra costituzione». Di «battaglia culturale» ha parlato anche il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Caparelli, il quale ha rimarcato che «è sull’educazione dei ragazzi che bisogna intervenire per dare loro esempi di legalità da seguire».
Gli ha fatto eco il segretario comprensoriale della Cgil Pollino – Sibaritide – Tirreno, Giuseppe Guido: «ai ragazzi dobbiamo far capire che il successo nella vita si ottiene con la legalità, senza scorciatoie». Di «iniziativa fondamentale per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino» ha parlato Paolo Pappaterra, sindaco di Mormanno – «bisogna educare i ragazzi alla legalità del quotidiano, da portare avanti senza scendere mai a compromessi e denunciando ogni sopruso».