E’ stato condannato a ventuno anni di carcere Francesco Adduci, considerato dalla Dda di Catanzaro, l’uomo chiave per l’agguato mortale a Maurizio Scorza e la sua compagna tunisina, avvenuto a Castrovillari in contrada Gammellone il 4 aprile 2022. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Cosenza al termine dell’udienza presieduta dai giudici togati Paola Lucente e Marco Bilotta che hanno accolto la tesi del pm antimafia Alessandro Riello, concedendo all’agricoltore 57enne di Cassano allo Jonio le attenuanti generiche. Nella sentenza dei giudici è stata disposta anche la libertà vigilata per tre anni.
Secondo la tesi accusatoria l’agricoltore di Cassano, Francesco Adduci avrebbe attirato in una trappola la vittima, Maurizio Scorza, con la scusa dell’agnello, poi ritrovato sgozzato nell’auto che li vide morire sotto i colpi dei sicari, da mangiare per le feste di Pasqua. In quella contrada di Castrovillari dove “u Cacaglio” arrivò per ritirare l’animale da consumare nelle feste, trovò i killer che lo freddarono con due colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata. Ben dodici invece i proiettili che i sicari scaricarono sul corpo della moglie “Elena” Hedli.
La difesa: «proporremmo appello»
«Siamo amareggiati, non era ovviamente l’esito che ci attendevamo. Restiamo però convinti dell’innocenza del nostro assistito, e di averla dimostrata durante il dibattimento. Attenderemo le motivazioni, che leggeremo attentamente, per poi proporre appello» si legge in una dichiarazione diffusa alla nostra testata dagli avvocati Cesare Badolato e Giancarlo Greco.