Nicola Perullo filosofo, scrittore, professore di Estetica e nuovo Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sarà a Cosenza il 17 maggio 2024 per una serata di approfondimento sull’esperienza gusto-olfattiva. “Sul Gusto Irregolare e l’Arte di Sentire il vino” – questo il titolo dell’evento – sarà un momento per approfondire i temi del gusto a cui Perullo ha dedicato gran parte della attività di ricerca e di scrittura, ma anche tutta la sua esperienza di appassionato gastronomo e assaggiatore di vini. Guiderà l’assaggio coperto (alla cieca) di sei vini internazionali rari e sorprendenti (di cui due calabresi) attraverso esercizi di immaginazione emotiva, assaggi riflessivi e altre modalità irrituali di degustazione. A partire dal momento concreto dell’assaggio si proverà a riflettere sul tema della percezione sensoriale, sul suo valore e sulla sua pregnanza estetica in un momento in cui di gusto ed esperienze gastronomiche si parla in modo sempre più pervasivo e diffuso, forse addirittura troppo.
«Cercheremo di rispondere a diverse domande a partire da quella fondamentale su che cosa è il gusto e che cosa intendiamo quando diciamo di qualcosa che è buono», dice Eugenio Muzzillo, titolare dell’azienda agricola Terre del Gufo e Presidente dei VAC – Vignaioli dell’Alta Calabria e che ha organizzato l’evento con la collaborazione di Angela Sposato, gastronoma e redattrice della guida Slow Wine e di altre importanti pubblicazioni di settore. L’incontro sarà volto a capire se esiste in questo campo dominato dai sensi, qualcosa come un “buono universale” su cui si può essere tutti d’accordo o se invece tutto è soggettivo e ogni interrogarsi sull’oggettività è vano e privo di un approdo.
In discussione sarà anche la questione della Qualità di cui tanto si parla a proposito del cibo e dei vini e se termini come eccellenza gastronomica indicano qualcosa di reale, di univoco o sono soltanto una stanca espressione di quel marketing gastronomico che ha letteralmente invaso le vite di tutti.
«Sono domande – continua Eugenio Muzzillo – che riguardano l’intero universo gastronomico ma soprattutto il settore del vino dove alcune tendenze emergenti come quella dei vini naturali, ancestrali o comunque atipici sembra mettere in crisi i modelli tradizionali di assaggio e di valutazione. In questo modo mettiamo in questione non solo solo gli oggetti del nostro sentire – cibo, vino o altro – ma la modalità stessa dell’assaggio, la sua finalità, la sua espressione e quindi noi stessi. D’altra parte il termine de-gustazione indica il parlare intorno all’atto del gustare, l’interrogarsi su ciò che stiamo sentendo ma necessariamente anche su noi stessi, sui nostri sensi, sulle situazioni in cui il nostro sentire avviene, sulle emozioni che lo condizionano o fors’anche lo determinano. Siamo davvero un soggetto puro, de-situazionato e intento a riconoscere le qualità oggettive di ciò che andiamo assaggiando come sottende la degustazione fondata sul modello del riconoscimento di aromi e di valutazione di equilibrio tra sostanze dolci, acide e amare? O siamo invece sempre coinvolti in una situazione emotiva che orienta e “colora” sentimentalmente gli atti percettivi e l’esperienza gusto-olfattiva è struttura relazionale in cui il lato soggettivo e oggettivo della relazione si intrecciano condizionandosi vicendevolmente fin quasi a confondersi».
L’incontro si svolgerà nel cuore del centro antico di Cosenza, alla Dimora Storica “Giostra Vecchia” di Rosa Lorenzon che con l’Associazione di Promozione Sociale che presiede è impegnata insieme tutti gli altri attori imprenditoriali e artigianali della zona in un’importante azione di valorizzazione del centro storico cittadino e della sua vocazione culturale e turistica. «Siamo molto felici di ospitare Nicola Perullo in Dimora – dice Rosa Lorenzon – incontri come questo sono in linea con la nostra ambizione di contribuire a ravvivare la scena culturale del centro storico di Cosenza e la sua migliore e più antica vocazione». Gli abbinamenti gastronomici, in linea con il tema della dell’irregolarità del gusto saranno proposti da Maria Caputo del Bistrot Antica Salumeria del Corso.