Per l’amministrazione uno strumento che «razionalizza l’uso dei terreni comunali» e soprattutto «rispetta la destinazione dei terreni e lo fa, con la finalità specifica di dare una forte impronta politica a come gestire il patrimonio» ha spiegato il sindaco Domenico Lo Polito. Una chiara visione del territorio che «non può essere barattata con qualche ammiccamento a precise lobbies – ha sottolineato il sindaco – che hanno come unico obiettivo quello di capitalizzare sul territorio creando opportunità di lavoro prossime allo zero, senza reale sviluppo o ricadute economiche sulla comunità».
Precisa dunque la scelta dell’amministrazione comunale di destinare i terreni alla loro vocazione naturale. «Lo sviluppo – hanno affermato gli amministratori locali – deve avvenire nel rispetto delle capacità vocazionali valorizzando quelle realtà imprenditoriali che producono, investono e spendono sul territorio. Dispiace che queste semplici considerazioni non siano state comprese dal centro destra locale il quale, come al solito, oltre a parlare alla pancia della gente dimostra di non avere rispetto alcuno per il nostro territorio e le sue caratteristiche e vocazioni».
Questo strumento, così come i precedenti regolamenti per la nascita della De.Co. sulla Cipolla bianca e quello sul piano pascolo, mettono in evidenza come «questa amministrazione – ha aggiunto Di Gerio – ha messo nella sua agenda politica il comparto agricolo».