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207 anni di Polizia Penitenziaria: uomini e donne speciali al servizio della collettività

A Castrovillari l'appuntamento regionale per celebrare l'anniversario della nascita del corpo che opera nelle carceri

«Gli agenti della polizia penitenziaria sono uomini e donne speciali perché fanno un lavoro alquanto difficile, essendo a contatto con le persone e non con le carte, con la fierezza dell’appartenenza, con umanità e professionalità. Vivono accanto al recluso, giorno dopo giorno, tutte le difficoltà quotidiane anche quella della restrizione penitenziaria per cui non si occupano soltanto di custodire il soggetto ma anche di aiutarlo a superare momenti di difficoltà e ovviamente a reinserirsi nella società nel momento in cui poi sarà scarcerato».  A sostenerlo è stato il direttore della Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari, Giuseppe Carrà, , nel corso della celebrazione del 207° anniversario della Festa Regionale del Corpo di Polizia Penitenziaria tenutasi ieri mattina presso il Protoconvento Francescano di Castrovillari.

La cerimonia ha visto la presenza delle massime autorità civili, militari e religiose provinciali.  La manifestazione, dopo l’inno di Mameli e l’inno alla “Gioia”, il primo cantato dai ragazzi dell’istituto “G. Troccoli” di Lauropoli e il secondo eseguito dall’orchestra dello stesso istituto, si è aperto con la lettura del messaggio del direttore del Dap, Giovanni Russo, in occasione della cerimonia nazionale della Polizia penitenziaria, tenutasi a Roma lo scorso 11 marzo. Subito dopo l’intervento del comandante del reparto Polizia penitenziaria della “Rosetta Sisca”, Carmine Di Giacomo, il quale, dopo essersi detto, a nome dell’intero reparto, «onorato e orgoglioso della scelta fatta dal provveditore regionale di far svolgere la festa regionale a Castrovillari», ha illustrato, anche se a grandi linee, la situazione dell’istituto penitenziario castrovillarese.  «Anche nel carcere di Castrovillari, come un po’ in tutti gli istituti penitenziari della nazione, c’è e si registra un sovraffollamento non a livelli altissimi. Ma tutto sommato, – ha sostenuto il comandante Di Giacomo – grazie al clima collaborativo che c’è, riusciamo comunque a lavorare bene».

Per il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Liberato Guerriero, la festa della polizia penitenziaria «è appuntamento per noi molto sentito perché  ci consente – ha spiegato – di farci conoscere, di farci vedere dalla cittadinanza che, ovviamente, anche se è interessata alle vicende del carcere, ci segue sempre con la dovuta distanza. Oggi è una giornata importante perché portiamo un problema che è di interesse nazionale, quello dell’esecuzione penale, quello della lotta alla delinquenza, quello del recupero delle persone condannate, all’attenzione di tutta la cittadinanza proprio perché l’amministrazione penitenziaria ha bisogno che tutti i soggetti istituzionali facciano la propria parte».

Il provveditore Guerriero, a margine della cerimonia, nel rispondere a una specifica domanda sulla condizione delle carceri ha sostenuto che «la situazione non è delle migliori. I numeri sono quelli che sono perché abbiamo strutture che non riescono a contenere i numeri attuali. Quindi, a maggior ragione, va valorizzato il lavoro e l’impegno di chi comunque porta avanti le strutture spesso con risorse non sufficienti, con strutture non sempre all’altezza della situazione. Però posso dire – ha tenuto a sottolineare il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria –  che la Calabria da questo punto di vista non sta messa poi tanto male, certo il sovraffollamento fa  in modo che l’impegno che potrebbe essere destinato  a gestire un certo numero di detenuti deve essere moltiplicato per il numero di quelli che poi sono presenti. Noi – ha concluso Liberato Guerriero – facciamo del nostro meglio speriamo di poter avere in futuro qualche agevolazione sia in termini di organico che in termini di riduzione delle presenze negli istituti».

La cerimonia si è chiusa con la consegna  delle ricompense conseguite dal personale appartenente ai vari istituti della regione Calabria nell’anno 2023,  con la consegna di alcune note di apprezzamento e con “Va Pensiero” intonato dal coro del “Troccoli” e il “Nessun dorma” cantato dal soprano Michele Marzana.

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di Redazione

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