Non c’è pace per la scuola pubblica. Almeno quella cittadina. Dopo la sentenza del Tar che sottolineava come sussistessero «dubbi sulla ragionevolezza della deliberazione della Giunta della Regione Calabria del 4 gennaio 2024, n. 1, nella parte in cui disarticola l’unica Scuola Media per consentire la creazione di due istituticomprensivi per un solo anno scolastico» arrivata dopo il ricorso del Comune di Castrovillari in opposizione al disegno regionale di dimensionamento scolastico, tutti speravano che la battaglia per mantenere gli equilibri didattici all’interno dell’unica scuola media cittadina fosse stata vinta.
Ma nessuno aveva fatto i conti con le scelte – nonostante la decisione del Tribunale amministrativo regionale – della giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto che proprio nella seduta del 4 aprile scorso alla presenza di tutti i rappresentanti dell’esecutivo calabrese ha scelto di perseverare nella linea dello smembramento della scuola media per accorpare in maniera disgiunta la Enrico De Nicola e la Giustino Fortunato in due istituti comprensivi che prenderanno vita con l’inserimento della Direzione Didattica 1 e 2 riferite unitamente alle scuole elementari cittadine.
Una scelta che il comune di Castrovillari ha già fatto sapere di voler contrastare ricorrendo nuovamente al Tar, per far cambiare idea alla Regione Calabria.