Non solo cittadini vogliosi di dare un cambio di passo alla città di Morano Calabro, ma anche ex amministratori entrano a far parte del comitato civico Morano Calabro 2024 che ha scelto Giuseppe Bruno in qualità di candidato sindaco. E’ di queste ore l’adesione di Rocco Marrone, già consigliere comunale e assessore del comune, al progetto politico per le amministrative della prossima primavera. Ad annunciarlo è il portavoce del gruppo, Giuseppe Di Luca, che ha sottolineato come «l’esperienza di Rocco Marrone sarà un sicuro valore aggiunto per la lista».
Con le amministrative alle porte si vanno delineando squadre e programmi elettorali, ma ad oggi nulla si è definito sull’eventuale collaborazione con le forze di opposizione presenti in consiglio comunale le quali ancora attendono a dare il sostegno alla lista che oramai sarà in campo.
«Sono felice che anche Rocco abbia sciolto la riserva. E’ un giovane determinato e capace, e sono sicuro, che metterà a disposizione del Comitato Civico Morano Calabro 2024 la sua esperienza lavorativa e politica, ma soprattutto il suo cuore» ha dichiarato il candidato sindaco Giuseppe Bruno. «Faremo sicuramente tesoro delle sue competenze acquisite nelle passate legislature» ha aggiunto.
«Anche se il lavoro mi ha portato temporaneamente fuori, la mia anima ha continuato ad essere a Morano Calabro perché è il mio paese. Il mio futuro è nel mio paese natale e spero che molti giovani come me non siano più costretti a dover emigrare in altri posti» ha affermato Rocco Marrone. «Ho aderito al progetto, sostenendo la candidatura a sindaco di Giuseppe Bruno, perché con le sue azioni quotidiane ha dimostrato di mettere le esigenze degli altri al primo posto. Contribuirò affinché l’etica dell’uomo sfoci in ottima politica e affinché Giuseppe sia il sindaco di tutti i moranesi».
Il candidato sindaco Bruno continua la sua attività di confronto con le forze della cittadina moranese. «Sono diversi mesi che incontro tutti gli attori che sono interessati a creare un’alternativa politica per il governo della città e con molti abbiamo avviato un sano confronto. Molti sono i punti in comune, come molte le anime che vorrebbero dettare l’agenda politica. Provare a fare sintesi non è sempre facile, ma, quando si vuole, può essere possibile. Il mio personale auspicio è quello di unire le forze per un progetto politico comune, dove le differenze possano diventare valori aggiunti e dove, se necessario, le velleità di leadership e primogeniture possano essere superate con il confronto e la democrazia».