Duecento tra medici, infermieri e operatori socio – sanitari in tutta la Regione Calabria saranno assunti a tempo indeterminato dalle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi. Una notizia che arriva per bocca della presidente della terza commissione regionale Sanità, Pasqualina Straface, e che si aggiunge alla stabilizzazione da parte dell’Asp di Cosenza di oltre cento figure professionali. «Un grande risultato – commenta il consigliere regionale – ottenuto grazie al decreto Milleproroghe che estende il periodo per il possesso dei requisiti utili alla stabilizzazione del personale impiegato nel servizio sanitario nazionale durante l’emergenza Covid».
«Un esercito di professionisti che andrà a rimpinguare, finalmente, il nostro servizio sanitario regionale falcidiato da anni di immobilismo. Il mio vuole essere un invito alle aziende sanitarie e ospedaliere a procedere con quanto previsto dal decreto Milleproroghe, nel solco già tracciato dall’Asp di Cosenza e dall’azienda ospedaliera unica “Dulbecco” di Catanzaro che stanno già approfittando di questa opportunità per implementare le piante organiche carenti, con personale medico e sanitario da mettere a disposizione delle strutture pubbliche».
Valorizzare le professionalità
«Con la stabilizzazione – spiega Pasqualina Straface – si intende valorizzare le professionalità acquisite dal personale che ha prestato servizio durante l’emergenza pandemica. Potrà, quindi, essere assunto a tempo indeterminato il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari anche non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato e abbiano maturato rapporti di dipendenza con un ente del servizio sanitario nazionale, con almeno sei mesi nella fase emergenziale. Alle centinaia di stabilizzati a tempo indeterminato si aggiungerà il personale che sarà reclutato attraverso l’espletamento dei tanti concorsi già banditi ed in fase di pubblicazione: così inizieremo a colmare quel deficit di personale che per decenni ha paralizzato il servizio sanitario regionale. La carenza di organico – conclude la presidente della commissione Sanità – è il peggiore dei mali della sanità calabrese, ma grazie a queste opportunità come la stabilizzazione ed i concorsi, la struttura commissariale diretta dal presidente Occhiuto sta repentinamente restituendo ai calabresi il diritto alle cure».