Cento settantasei ragazzi delle scuole superiori di Castrovillari dal 29 gennaio sono stati impegnati (fino a domani 3 febbraio) al Protoconvento Francescano con il team di professionisti di Animatur per un mini corso di formazione sulla figura dell’animatore turistico. Il team di professionisti della struttura fondata quindici anni fa a Salerno da Pierluigi Spoto, oggi amministratore delegato, è una delle più accreditate nel campo dell’animazione per i villaggi dei grandi marchi del turismo italiano.
Il settore del turismo negli ultimi anni sta cambiando e i villaggi turistici richiedono nuove forme di intrattenimento. La figura dell’animatore ha cambiato pelle e oggi per fare questo lavoro «non sono richieste competenze specifiche ma solo buona volontà, spirito di partecipazione e voglia di imparare» aggiunge l’amministratore di Animatur.
Animatore negli anni d’oro di questo mestiere, poi capovillaggio, voleva realizzare un progetto più grande, coinvolgendo più persone possibili accumunate dalla stessa passione, l’intrattenimento. Così ha dato vita all’agenzia che oggi occupa centinaia di professionisti che operano nel campo del turismo in Italia e all’estero.
Gli studenti castrovillaresi hanno avuto modo in questi giorni di prendere parte all’unico stage (gratuito) in Calabria patrocinato dal Comune di Castrovillari, che vedrà questi giovani aspiranti animatori concludere l’esperienza domani 3 febbraio con uno spettacolo, sintesi delle tecniche approcciate in questi giorni, sul palco del Teatro Sybaris di Castrovillari.
Il mini corso vissuto è stato suddiviso in settori specifici: il miniclub, la danza, il teatro, lo sport e ogni ragazzo ha scelto a quali prendere parte in base alle proprie attitudini. Spoto ha sottolineato per i giovani questa è «un’esperienza formativa, che apre loro molte strade, un modo per approcciare al mondo lavorativo». Infatti al termine del corso verrà consegnato a ciascun partecipante un attestato che gli consentirà di lavorare in un villaggio turistico. I ragazzi che potranno lavorare d’estate verranno scelti attraverso delle selezioni specifiche e la durata del lavoro varierà da un minimo di due mesi a un massimo di sei mesi a stagione, tenendo conto anche degli impegni scolastici.
Quella dell’animazione turistica è «un’esperienza di vita irripetibile». Chi parte per un villaggio deve affrontare delle esperienze nuove e relazionarsi con una realtà diversa ma tra i ragazzi vige un clima positivo: «Animatur è una famiglia, dove tutti si aiutano a vicenda» spiega l’amministratore delegato. «Quello dell’animatore è un lavoro dinamico, dove non ci si annoia mai. È un’esperienza che i ragazzi si porteranno dietro per tutta la vita».
(*)articolo realizzato con il contributo di Maria Vittoria Colle