«Qui si sta facendo la storia. Questi agricoltori sono degli eroi che difendono le nostre aziende, i nostri figli, il nostro futuro». Danilo Calvani, leader nazionale del C.R.A che anima la protesta dei trattori, è arrivato ai piedi del Pollino per partecipare, insieme agli agricoltori dell’area nord della Calabria alla protesta che ha bloccato per diverse ore il centro di Castrovillari, stanziando sotto la sede di Coldiretti in piazza Giovanni XXIII.
«La mobilitazione è nata proprio in Calabria e questa terra si sta dando molto da fare. Non era mai successo che una mobilitazione cosi lunga interessasse il mondo agricolo in Italia. La presenza massiccia di questi giorni ai presidi dal Nord a Sud è segno della determinazione degli agricoltori per il cappio al collo che ci hanno messo».
La protesta che oggi ha invaso Castrovillari è solo una tra le tante che si stanno sviluppando nel Paese e che sono il sintomo della «rabbia di ognuno di noi agricoltori che è confluita in questa protesta civile che ci rappresenta in tutta Italia». Molti erano scettici all’inizio di queste mobilitazioni «ci prendevano in giro» – aggiunge Calvani mentre osserva il corteo di oltre cento mezzi agricoli che sfila lungo la statale che da Spezzano sale verso Castrovillari – e le confederazioni agricole dicevano di «non capire le ragioni della protesta, che tutto andava bene. Invece i nuovi accordi hanno massacrato soprattutto nel regioni del Sud». E’ critico sulla posizione assunta dalle associazioni agricole di categoria di cui «nessun agricoltore vuol più sentire parlare».
E mentre si gode la piazza piena di agricoltori «incazzati» che protestano civilmente ribadisce che «questo è il Dna degli agricoltori in tutta Italia». Mentre il corteo di Castrovillari continua tra lo strombazzare dei clacson lui risale in auto per raggiungere il presidio di Lamezia Terme dove stasera i comitati calabresi si riuniranno per decidere le prossime iniziative da intraprendere a livello nazionale. Alla riunione regionale parteciperà anche un drappello di agricoltori del comitato castrovillarese.
«Stanno distruggendo l’agricoltura – aggiunge – perchè vogliono farci mangiare la farina di grillo e le carni sintetiche. Questa è un’imposizione indiretta che deve finire».