Si riacutizzano i problemi dell’ospedale di Castrovillari che, a causa della malattia di un medico, vede andare in crisi la Broncopneumologia che, purtroppo, «rischia nuovamente una drastica riduzione delle prestazioni offerte, se non una vera e propria interruzione delle stesse». La denuncia arriva dal consigliere regionale Ferdinando Laghi, a margine della notizia del congedo per motivi di salute di uno dei medici dell’unità operativa.
«In un periodo particolare come quello che stiamo vivendo in cui le malattie respiratorie stanno mettendo in ginocchio gli ospedali di tutto il territorio nazionale, non è possibile che si lasci il nosocomio del Pollino sempre a fare i conti con le difficoltà derivanti dalla carenza di personale medico, che vanno ad aggiungersi alle criticità, già da tempo segnalate ai vertici aziendali, delle altre figure del comparto sanitario. Non è più ammissibile andare avanti in queste condizioni, dove ogni contrarietà che si verifica durante la normale attività lavorativa, diventa un rischio di blocco dell’intera struttura operativa del reparto»
Da tempo infatti da più fronti si chiedono interventi adeguati al rafforzamento dell’organico di medici e sanitari affinché l’offerta sanitaria divisionale non sia messa complessivamente a repentaglio per eventi imprevisti. «Il diritto alla salute dei cittadini chiede di essere rispettato. Un ospedale come lo spoke di Castrovillari -conclude Laghi- è un presidio di sicurezza per una vasta area di territorio. Non lasciamo che la salute pubblica diventi un servizio residuale, del tutto insoddisfacente».