Continua incessante il servizio dell’Avo (associazione volontari ospedalieri) presso la struttura dello Spoke di Castrovillari, avendo come fine la promozione della cultura del volontariato sanitario. Da pochi giorni si è concluso il XXIII corso di formazione dedicato agli aspiranti volontari che il sodalizio castrovillarese forma con tanta cura per sensibilizzare verso ogni forma di fragilità che si può incontrare nelle corsie dei reparti ospedalieri dove si svolge il servizio di vicinanza e compagnia ai malati.
Il corso base, per un totale di cinque moduli formativi, è servito per trasferire agli aspiranti avolini le nozioni fondamentali per stare accanto alle persone fragili, unitamente alla conoscenza dei valori e della cultura dell’associazione. A seguirlo sono stati sia le nuove leve che si preparano ad entrare in associazione e sia i soci che avevano interrotto il servizio durante il periodo pandemico. Vari gli argomenti trattati da relatori esperti e competenti che hanno illustrato dal punto di vista organizzativo, etico e motivazionale ciò che l’Avo significa.
Tutti i temi hanno messo in luce quali sono i doveri principali del volontario, le regole deontologiche da seguire, la relazione di aiuto che si deve saper costruire nell’interazione con il malato, le caratteristiche del servizio che deve essere svolto nel rispetto delle norme di igiene richieste. Si è dato molto risalto alle qualità che il volontario deve possedere, alle sue specificità che sono la presenza e l’ascolto, all’atteggiamento che deve essere remissivo, docile, rispettoso e soprattutto umile. Si è sottolineato in maniera particolare che il volontario deve essere qualificato in quanto la sua presenza è un valore aggiunto all’interno delle strutture ospedaliere e territoriali.
L’ultima fase di preparazione sarà il colloquio conoscitivo e poi il tirocinio con l’affiancamento di un tutor che porterà all’ammissione al servizio effettivo dei nuovi volontari.