Nuova aggressione nel carcere di Castrovillari. A farne le spese oggi è stato un agente della Polizia Penitenziaria aggredito violentemente con pugni sul volto e calci nel corpo da un detenuto nigeriano del reparto promiscui, affetto da problemi psichiatrici. Il detenuto, senza alcun motivo, ha aggredito l’assistente all’apertura della cella. L’agente si trova ora in ospedale per accertamenti sanitari dopo l’intervento del 118.
A denunciare l’ennesimo episodio di violenza sono le segreterie locali del Sappe, Cisl e Uspp. Per fortuna sono accorsi sul posto altri poliziotti penitenziari che grande professionalità operativa sono riusciti a bloccare il detenuto e ad evitare conseguenze peggiori per il collega aggredito, fino a farlo rientrare in cella. Anche loro hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.
«Ormai non fa più notizia l’aggressione dei poliziotti penitenziari indifesi ed abbandonati dall’amministrazione, che cercano come possono di far rispettare le leggi all’interno delle carceri – dichiarano in una nota congiunta – E’ un bollettino di guerra giornaliero in cui i poliziotti penitenziari vengono aggrediti e feriti da detenuti di tutti i tipi (psichiatrici, appartenenti malavita organizzata), riducendo ancora di più gli organici, già esigui delle carceri. Da tempo denunciamo i gravissimi eventi critici che avvengono nel carcere di Castrovillari dove la violenza e la prepotenza la fanno da padrone da parte di detenuti senza scrupoli che, sfruttano la grave carenza di poliziotti per imporre le loro leggi. Purtroppo ciò è il risultato di un amministrazione assente che ha disposto la riapertura selvaggia di padiglioni detentivi senza docce agibili aumentando di fatto il senso di malessere di detenuti già problematici, e senza disporre l’invio degli agenti necessari a coprire tutti i posti di servizio».
Sappe, Cil e Ussp si preparano ora ad un sit-in davanti l’istituto, e chiederanno nelle prossime ore un urgente incontro con l’amministrazione penitenziaria per porre rimedio alle urgenti problematiche dell’istituto. «Inoltre – continuano – chiederemo alla deputazione calabrese di coinvolgere il Ministro Nordio affinchè consenta finalmente l’utilizzo dei “taser” nelle carceri come difesa personale dei poliziotti che sono, come sempre, soli e senza difesa. All’assistente che in ospedale sta aspettando di essere sottoposto ad una tac e agli accertamenti radiografici queste OO.SS. augurano una pronta guarigione».