A pochi giorni dalla nomina a presidente della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna Anna De Gaio, politica castrovillarese punto di riferimento di Fratelli d’Italia, esprime il proprio pensiero per la festa delle donne. L’8 marzo ricorre a pochi giorni dal grave naufragio sulle coste calabresi di Steccato di Cutro e per questo la De Gaio dedica un «pensiero a quelle madri che hanno visto morire i propri figli in mare, a quei figli che hanno visto morire le loro madri». A loro «intendo dedicare questa giornata, a loro e a tutte le donne che sono vittime di soprusi e di regimi che ne privano la libertà, alle donne che vivono in situazioni di guerra in uno dei tanti, troppi luoghi di conflitto nel mondo».
Il suo impegno da presidente di Crpo
Nel ruolo che le è stato affidato pochi giorni in qualità di presidente della Commissione regionale pari opportunità intende caratterizzare il suo lavoro «per l’attenzione e l’impegno a ogni aspetto della vita delle donne, alla ricerca delle strategie efficaci per garantire concretamente diritti e pari opportunità per tutte le donne, in particolare il diritto al lavoro dignitoso con tutto ciò che può favorire una buona conciliazione lavoro-famiglia affinché nessuna donna debba più scegliere tra maternità e lavoro».
Gli indici di denatalità – aggiunge la De Gaio – «ci impongono di individuare politiche adeguate a favorire la maternità costruendo opportunità di lavoro ma anche strutture di supporto come asili nido e scuole dell’infanzia». Tra le priorità del lavoro anche il diritto alla salute inteso come diritto a una vita sana, non solo in termini di assenza di patologie, ma anche in termini di benessere psicofisico. «Bisogna invertire la rotta per ciò che riguarda la prevenzione di tumori femminili e l’assistenza alla maternità sia durante la gravidanza che nella fasi postnatali e anche la tutela della vita, sin dal suo concepimento, deve essere tra le nostre priorità, come lo sarà il contrasto a ogni forma di violenza esercitata dagli uomini sulle donne».