Il Pollino sorprende, affascina, attrae non solo per la sua straordinaria varietà naturale e floro – faunistica, per le sue cime e i canyon di grande suggestione, le terre alte ed il fascino dei pini loricati. In questo scrigno di grande biodiversità anche alimentare uno spazio d’eccellenza lo ritagliano anche i funghi e soprattutto il tartufo (che saranno protagonisti tra l’altro nel prossimo week end di un appuntamento specifico a Catasta).
Nei giorni scorsi a Mormanno, nel cuore del Parco nazionale del Pollino, sono stati accolti dal micologo Antonio De Marco un gruppo di 48 persone aderenti all’Associazione micologica ecologica romana. Tra di loro micologi, aspiranti micologi, studiosi, tecnici e appassionati arrivati dalla Capitale sul Pollino per le numerosissime specie studiate, alcune anche piuttosto rare.
Specie reperite nei boschi del Pollino, con una digressione anche in Sila, dove la produzione in questo momento risulta maggiore. Il fungo e la sua varietà, dunque, diventa anche un nuovo attrattore per gli amanti delle esperienze nella natura incontaminata, della quale nel Pollino si può vivere la vera essenza e diverse pratiche tra trekking e sport all’aria aperta.