E’ stato convocato per giovedì 9 marzo a Cutro il prossimo Consiglio dei ministri. Il comune crotonese dove è avvenuto il tragico naufragio dei migranti in cui sono morte 70 persone vedrà riunirsi l’esecutivo del Governo come anticipato dal premier Giorgia Meloni nei giorni scorsi. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi che si riserva di comunicare l’orario di inizio della riunione che molto probabilmente avverrà nel pomeriggio. E’ stato il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, ad anticipare che il Consiglio dei ministri si svolgerà nella sala consiliare.
Presenza dello Stato faro acceso sulla tragedia
«Abbiamo una sala consiliare perfettamente adeguata. Avrei fatto volentieri a meno di una riunione del Governo proprio a Cutro, perché non avrei mai voluto che proprio da noi si verificasse una tragedia simile, ma l’iniziativa della presidente Meloni è un faro acceso su quanto è avvenuto perché non si ripeta mai più».
Secondo il sindaco del comune crotonese la decisione di convocare il Consiglio dei ministri proprio a Cutro «dimostra che c’è un’adeguata attenzione da parte dello Stato. Il problema adesso, però, è trovare una strategia da portare a livello europeo per evitare che in futuro avvengano tragedie simili. Il metodo che viene seguito per gestire queste situazioni – ha detto ancora Ceraso – non mi compete».
«C’è però da riflettere su come avvengono questi viaggi e sul perché non si fa nulla per impedirli. Queste persone arrivano per disperazione e, pur di partire dai loro Paesi, mettono in conto anche il rischio della loro vita. È su questo che serve una riflessione adeguata. Il mio pensiero resta fisso sulle vittime e sull’immane tragedia che abbiamo vissuto – ha concluso il sindaco di Cutro -. E ciò che mi chiedo come facciano i parenti delle vittime a rassegnarsi di fronte a quanto è accaduto. Il dramma che stanno vivendo é immenso. Così come mi chiedo come facciano i superstiti a pensare di continuare ancora a vivere».