Si è aperto con una grande campagna di ascolto del partenariato pubblico – privato il percorso che vede impegnato il Gal Pollino Sviluppo verso la redazione del nuovo Piano di Azione Locale. Nella sala consiliare di Castrovillari, alla presenza del presidente Domenico Pappaterra, del direttore Francesco Arcidiacono, insieme alla struttura tecnica, c’era tutto il mondo istituzionale dell’area di riferimento (10 comuni del Pollino e 4 della Valle dell’Esaro), i soggetti e gli imprenditori privati del turismo e dell’agroalimentare, le associazioni di categoria i sindacati, gli operatori culturali ed anche i rappresentanti della condotta Slow Food Magna Graecia Pollino.
Un grande corpo di rappresentanza della multiforme varietà operativa del comprensorio intervenuti per rispondere alla chiamata del Gal Pollino che vuole costruire in maniera coordinata la programmazione Leader 2023 – 2027 del Piano d’azione locale a valere sugli interventi SRG 05 e SRG06 per un totale di risorse pari a 2.784.026,02€.
Fino al 31 ottobre (data in cui andrà presentata la nuova programmazione) ci saranno altri dieci tavoli di concertazioni e cinque momenti pubblici di riflessione con le comunità locali per portare a sintesi «i temi su cui andare a reggere il piano di azione locale» ha spiegato il presidente Domenico Pappaterra. Sei gli ambiti tematici sui quali poter investire, ma l’assemblea castrovillarese ha già delineato che l’attenzione maggiore degli operatori è incentrata sui servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio e i sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari.
«Ora bisognerà capire quale forza vorrà esprimere questo territorio in termini di imprese perché, non è solo un lavoro delle Istituzioni dei GAL che vivono e sopravvivono perché i loro fondi vanno a sostegno delle imprese locali, ma si tratterà di costruire insieme un sistema integrato, in cui l’artigianato, l’agricoltura, il turismo, possano rappresentare un tutt’uno per creare un sistema territoriale unico ed aver un punteggio maggiore» ha spiegato Pappaterra.
Il direttore Arcidiacono ha invece evidenziato che sono arrivati tanti spunti rispetto a quelli programmati dal «partenariato storico ma anche da nuovi soggetti che si sono avvicinati alla programmazione e questo ci dà il senso di responsabilità ed entusiasmo per il percorso che porteremo avanti nelle prossime settimane. Mi pare che il dato significativo sia la partecipazione dell’ambito del terzo settore no profit in generale ma grande attenzione viene riposta sui progetti complessi che rappresentano un pò la novità».