Oltre duecento ettari di macchia mediterranea e pineta sono andate in fumo nelle ultime ventiquattr’ore di fuoco che hanno interessato il Pollino in particolare nei comuni di Frascineto e Civita. Partito martedì pomeriggio il rogo si è sviluppato in maniera violenta ed estesa tra i costoni che interessano i due comuni arbereshe del territorio, arrivando pericolosamente vicino ad abitazioni e masserie.
Stato di massima allerta e operazioni di spegnimento rese ancora più complicate a causa del forte vento che ha permesso alle fiamme di estendersi rapidamente ma soprattutto non consentire ai mezzi aerei (8 in tutto) di sganciare con precisione le centinaia di litri d’acqua pescati dalla vicina Basilicata, a causa del mare particolarmente agitato sullo Jonio.
Il lavoro di oltre 40 unità a terra dei Vigili del fuoco provenienti dai comandi vicini e da Cosenza e Corigliano hanno permesso di mettere in sicurezza le masserie e le case nelle aree più colpite dalle fiamme che per buona parte della notte scorsa hanno costretto i Carabinieri di Castrovillari a interdire il traffico veicolare sulla provinciale che da Frascineto scende verso il mare.
Sul posto a contrastare l’avanzare delle fiamme anche squadre di Calabria Verde e volontari. A coordinare le operazioni delle squadre di terra (circa 40 unità tra Vigili del fuoco, personale di Calabria Verde e volontari) e dei mezzi aerei, due Direttori per le Operazioni di Spegnimento, uno del Comando vigili del fuoco di Cosenza ed uno dell’azienda Calabria Verde.
Dalle prime ore di ieri mattina ad operare dal cielo n° 4 canadair inviati dalle basi di Lamezia Terme e Ciampino, un elicottero regionale e tre elicotteri della flotta nazionale (Drago VF120 della base di Viggiano, Drago VF114 del reparto volo di Lamezia Terme e Lima09 dell’esercito). Per fortuna, nonostante la grande apprensione, non si sono registrati danni a persone.