Domani sera, 26 agosto alle 18,30 in Piazzetta del Piccolo Principe a Saracena sarà presentato il libro di Antonio Chiaramonte “Radio, sorrisi e Palloni”. Un exursus storico sul calcio dilettantistico di Saracena.
A introdurre i lavori il sindaco della città di Saracena, Renzo Russo, cui seguiranno gli interventi di Pierpaolo Avolio, che ne ha curato la prefazione e di Angelo Filomia, editore del volume.
Concluderà l’autore Antonio Chiaramonte che ha voluto raccontare, nella sua pregevole opera di ricostruzione i suoi ricordi personali attraverso fatti e aneddoti, scherzi e schemi, abitudini e scaramanzie sportive del decennio calcistico di calcio amatoriale saracenaro che va dal 1974 fino al 1984, arricchito con una raccolta di foto che documenta fatti, personaggi e luoghi di quegli anni di calcio vero a Saracena. L’autore è stato in prima persona attore di sfide bellissime e oggi si augura che questo volume venga inteso come un testimone che passa da una generazione di sportivi che ha le radici nel passato ad altre generazioni di sportivi che porteranno i frutti nel futuro.
Secondo Pierapolo Avolio, che ne ha curato la prefazione « si tratta di un romanzo che paragrafo dopo paragrafo rende vivi gesti, frasi, e profumi della vita a Saracena a cavallo tra gli anni 70 e 80. Una narrazione che ruota attorno a personaggi come Zio Pierino, che ritorna dall’America, o come l’immancabile collezionista di super santos (ne esiste uno in ogni quartiere del mondo!!), il farmacista del paese».
«Un romanzo che colora Saracena – prosegue Avolio – con i colori di un’intrepida gioventù pronta a regalare musica e sorrisi dalla prima radio. Un luogo, il libro, in cui descrivere le emozioni di un figlio, di un fratello, di un amico ed oggi di un padre. Ed il calcio, il gioco del pallone, a regalarci, attraverso azioni avvolgenti e gol spettacolari le passioni e i sogni della gioventù saracenara. Il calcio come pretesto di rinascita, di protagonismo, di felicità in cui l’appartenenza ai colori è prioritario e consente ai giocatori di condividere emozioni come la gioia per un gol, la delusione per una sconfitta, le ansie e i timori prima di una finale. L’amore per “il pallone”».