Il rione Cagghienti con il fantino Mattia Cersosimo in sella a “Mulinciana” ha bissato il successo dello scorso anno, riportando sul podio del Palio Cu i ciucci la contrada dai colori bianco verde. La corsa identitaria che per Laino Borgo rappresenta l’evento clou della programmazione estiva quest’anno si è caratterizzata per uno straordinario bagno di folla. In migliaia tra turisti, visitatori, residenti e presenze del circondario, hanno affollato non solo la giornata di gara, ma soprattutto gli appuntamenti folklorici e gastronomici nelle contrade che precedono il giorno della competizione.
Alla contrada vincitrice – che porta a casa il palio disegnato dal maestro Luciano Longo – sono arrivati i complimenti del sindaco, Mariangelina Russo, che ha esteso la soddisfazione per la buona riuscita dell’evento a tutti i contradaioli e coloro i quali si sono resi collaborativi per dare a Laino Borgo l’opportunità di «presentarsi al grande pubblico con un nuovo appuntamento nel solco della tradizione, della identità, del folklore e della cultura popolare che ci caratterizza. Ancora una volta la nostra comunità ha dimostrato di essere accogliente e ospitale. La nostra attività di valorizzazione del borgo sta puntando ormai da tempo sulla nostra storia e sulle feste che appartengono alla comunità. Vogliamo essere riconosciuti come destinazione turistica che sa fare dei mercatori identitari un fiore all’occhiello nella promozione del territorio».
Non a caso, infatti, si è scelto di legare al Palio Cu i Ciucci anche la rievocazione storica che ricorda il “Transitus di Carlo V” in costumi d’epoca che hanno aperto il corteo dell’evento. Stasera ancora festa, questa volta in musica, con l’esibizione di Cosimo Papandrea, il cantautore calabrese riconosciuto per la sua forte attenzione alla valorizzazione della cultura della musica popolare regionale. Poi fine agosto e metà settembre Laino si renderà sede del Festival delle bande, puntando ancora una volta sulla valorizzazione di una tradizione che in città esiste da tempo e che incontrerà i saperi e i suoni di altre realtà italiane.
Ed ancora in autunno il ritmo degli appuntamenti sarà scandito dalle sagre che promuovono i prodotti agroalimentari legati al bosco e alla produzione territoriale di eccellenze, riconosciute anche come Presidio Slow Food, che continua a focalizzare attenzione sul borgo in chiave di turismo sostenibile.