«Non si possono cancellare tutte le azioni e le attività che le istituzioni nel tempo hanno posto in essere per affrontare compiutamente la questione del Mercure, cosi come non si può sottovalutare il lavoro di monitoraggio e di ricerca scientifica svolta dall’Osservatorio Ambientale del Mercure di cui tutti i presenti fanno parte». E’ l’appello dell’assessore all’ambiente della Basilicata, Cosimo Latronico, che arriva dal tavolo di confronto sul Mercure svolto ieri alla presenza di numerosi sindaci del territorio, i rappresentanti sindacali, il presidente ff funzione del Parco nazionale del Pollino, la Regione Basilicata e la Regione Calabria.
A ricordare tutti i passaggi fondamentali che hanno portato all’iter autorizzativo dell’impianto, rimarcando con enfasi gli aspetti socio economici negativi che potrebbero generarsi nell’ipotesi di chiusura dell’impianto, ci ha pensato il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, che ha altresì evidenziato gli aspetti politici dell’annunciata decisione sottolineando il grande lavoro condotto sia dal Tavolo Mercure che dall’Osservatorio ambientale, contemperando le esigenze socioeconomiche con quelle di tutela dell’ambiente, rispetto al quale l’Osservatorio ha condotto studi di grande levatura tecnico scientifica finalizzati a valutare l’impatto dell’impianto sul territorio.
La relazione sottoscritta dai Sindaci di Laino Borgo, Mormanno, Laino Castello, Castelluccio Superiore, Lauria e Papasidero nonché dalle Organizzazioni Sindacali presenti che dichiarano di condividerla e farla propria, è stato il punto di partenza del confronto che ha inoltre coinvolto il direttore generale del dipartimento ambiente della regione Calabria, Salvatore Siviglia, che il capo di gabinetto della regione, Luciano Vigna i quali pur rassicurando su un confronto per approfondire gli aspetti della questione, hanno ribadito la piena legittimità della scelta della Giunta Regionale di approvare il piano senza deroga.
L’assessore Latronico della Basilicata ha invece chiesto una sospensione delle decisioni in merito alla vicenda oggetto di discussione, ciò al fine di tener conto di tutte le sensibilità, le esigenze di natura socio economiche e di natura ambientale che sono alla base di ogni decisione finale. Il tutto finalizzato ad una approvazione condivisa dello strumento di pianificazione.
Il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra, ha inoltre sottolineato che le ragioni e le motivazioni di natura tecnica esposte dai rappresentanti della regione Calabria appaiono francamente inconferenti e privi di sostanza rispetto alla questione oggetto di discussione che è di natura squisitamente politica evidenziando che sul piano tecnico la Regione avrebbe dovuto adottare un atto di revoca (non autorizzazione) dell’Autorizzazione Unica vigente che allo stato non risulta avvenuto. Per tali ragioni la questione è tutta politica e va affrontata tenendo conto di quanto esposto dal Sindaco di Laino Borgo in termini economico sociali e di protezione dell’ambiente.
Per i sindacati Cgil, Cisl e Uil la priorità è quella di difendere ogni singolo posto di lavoro confermando la validità e l’importanza dell’Accordo del MISE quale esempio di come si possano contemperate le diverse esigenze socio economiche e ambientali come raramente avvenuto in passato. Il tavolo sul Mercure ha chiesto un della discussione presso la Cittadella Regionale della Calabria per affrontare tutte le questioni emerse nella riunione e tentare l’individuazione di soluzioni condivise.