A seguito della rottura di una tubatura parte del percolato prodotto dalla discarica di rifiuti ubicata in località Pipino del comune di Scala Coeli, nel Cosentino, questa mattina si è riversata nel fiume Nicà che sfocia nel mare Ionio tra i territori di Cariati e Crucoli. L’impianto di smaltimento è di proprietà della Bieco srl. Dai primi rilievi eseguiti dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano e dai tecnici dell’Arpacal emergerebbe che la fuoriuscita del rifiuto sia stata causata da una rottura, per motivi che sono in corso di accertamento, del tubo di aspirazione del percolato che avrebbe dovuto consentire lo stoccaggio in apposita vasca in attesa poi del definitivo smaltimento. Sul posto personale e mezzi della società che gestisce il sito hanno operato per garantire la messa in sicurezza di emergenza. Sono state allertate nell’immediatezza le autorità competenti. La Procura della Repubblica di Castrovillari segue con particolare interesse gli sviluppi della vicenda, il sito è stato pertanto sottoposto a sequestro per eseguire tutti gli accertamenti del caso, senza tuttavia pregiudicare le operazioni di messa in sicurezza che saranno comunque consentite fin quando ci sarà necessità.
La società Bieco dichiara di essere disponibile a collaborare “con le autorità competenti per una soluzione rapida ed efficace e si impegna a fornire una risposta tempestiva e risolutiva in merito a quanto verificatosi stamane presso l’impianto di Scala Coeli. L’azienda ha avviato un’indagine interna per identificare le cause tecniche dell’accaduto, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità e collaborare pienamente con le autorità competenti durante l’indagine condotta dalla procura della Repubblica. La società non esclude alcuna ipotesi riguardo l’evento, compreso un possibile atto di sabotaggio. Pertanto, Bieco S.r.l. si impegna a continuare a collaborare pienamente con le autorità investigative e adottare le azioni necessarie per prevenire futuri episodi simili.
In seguito allo sversamento di percolato il sindaco di Crucoli, Cataldo Librandi e il sindaco di Cariati, Cataldo Minò hanno emesso ordinanza di divieto di pesca di tutte le specie ittiche, il divieto di balneazione nel tratto di mare, per la lunghezza di un chilometro, a sud della foce del fiume Nicà, nonché il divieto di approvvigionamento idrico dallo stesso corso d’acqua per gli animali domestici, di allevamento e per uso agricolo.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha seguito in prima persona la vicenda della discarica di Scala Coeli. Nella giornata odierna il governatore ha incontrato, presso il proprio ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di Arpa Calabria, Emilio Errigo, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia. ArpaCal è intervenuta tempestivamente sul posto con proprio personale per monitorare la situazione e per dare supporto alle forze di Polizia. Personale tecnico del servizio suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Cosenza e i Carabinieri Forestali di Rossano hanno eseguito i campionamenti delle acque superficiali per fornire indicazioni in merito alla messa in sicurezza dell’area.