Si chiude definitivamente la vicenda della decadenza di Domenico Pappaterra da presidente del Parco nazionale del Pollino. Dopo l’udienza celebrata il 23 maggio ieri è uscita la sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio che ha rigettato il ricorso dell’ex numero uno dell’ente parco del Pollino, al quale il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica aveva inviato una missiva – ad opera della Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare – per comunicargli la decadenza dalla carica di Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino. Una scelta fondata dalla direzione ministeriale su una interpretazione delle norme in materia di proroga della carica degli organi in scadenza approvate dal Parlamento per garantire la programmazione degli interventi del PNRR nelle Aree Protette (art. 64 ter del D.L. m. 77/2021).
La notizia apre ora gli scenari decisionali sul suo successore. Dalla sua decadenza è stata chiamata a svolgere il ruolo di presidente facente funzione la vice presidente Valentina Viola. Ma la presidenza del Parco più grande d’Italia da tempo fa gola a molti rappresentanti della scena politica lucana. E dunque si apre il toto nomi per capire chi prenderà le redini dell’area protetta che proprio in questi giorni – tra l’altro – è oggetto della visita ispettiva dell’Unesco per la rivalidazione del riconoscimento nella rete dei Geoparchi Mondiali.
Pappaterra: «rispetto la decisione della magistratura amministrativa, deciderò il da farsi»
Non si è fatta attendere la reazione a caldo dell’onorevole Domenico Pappaterra rispetto alla decisone del Tar del Lazio. «Da uomo delle istituzioni che per diversi anni ha ricoperto ruoli significativi non posso che portare rispetto verso le decisioni della Magistratura Amministrativa. Da rappresentante per diversi anni dell’Ente Parco, con rammarico, devo constatare che nel mentre in altri Parchi nazionali la cosiddetta norma sull’allineamento della scadenza degli organi inserita all’art. 64 ter del D.L. 31 maggio 2021 è stata applicata senza interferenze di alcun genere, nel caso del Parco del Pollino ciò’ non è accaduto. Nel merito, a seguito della notifica della sentenza con le motivazioni, valuterò insieme ai miei legali le decisioni da assumere in ordine ad eventuali altre iniziative da intraprendere».
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