Continua in questi giorni la visita ispettiva della commissione internazionale Unesco che resteranno sul Pollino per rivalidare – si spera – l’area protetta compresa tra Calabria e Basilicata nel Network Global dei Geoparchi. Stamane gli ispettori guidati da Richard Watson dall’Irlanda e Bojan Rezun dalla Slovenia sono stati accolti nel comune di Laino Borgo.
Ad attenderli c’era il sindaco Mariangelina Russo, il professore dell’Università di Messina Fabrizio Mollo, e la restauratrice Flavia Gazineo che hanno guidato gli ospiti internazionali, affiancati dai referenti del Parco, Luigi Bloise ed Egidio Calabrese che curano le relazioni con la Commissione Unesco e con il territorio, alla visita del patrimonio culturale repertato nell’area di San Gada.
«L’occasione di mostrare ad esperti internazionali il nostro grande patrimonio archeologico e culturale è una occasione davvero straordinaria che ci permette di irrobustire il dossier degli ispettori Unesco che guardano al Pollino come grande area di interesse mondiale» ha riferito il sindaco Mariangelina Russo. Durante la visita gli ispettori hanno visionato i reperti trovati nel corso delle campagna di scavo e hanno approfondito le intenzioni dell’amministrazione comunale di Laino Borgo di dar vita ad un museo capace di valorizzare non solo il sito archeologico ma anche il patrimonio internazionale del Geoparco con un’area dedicata proprio alla promozione della rete Unesco.
«E’ per noi un grande orgoglio – ha concluso il sindaco di Laino Borgo – essere stati scelti dall’Ente parco e dalla presidente ff, Valentina Viola, tra i comuni da visitare per dare forza e contributo alla ispezione che speriamo si concluda con la rivalidazione del riconoscimento Unesco per il Pollino, che rappresenta per i turisti e gli appassionati della montagna un valore aggiunto da promuovere per attrarre sempre più nuovi turismi».