E’ stato un week end ricco di emozioni quello che ha visto protagonista il comune di Saracena. «La strada della valorizzazione delle eccellenze, dalla enogastromia alla cultura, dalla musica alla natura, dal turismo alla spiritualità, è quella giusta per mettere al centro la comunità e la sua promozione in maniera sempre più sostenibile, sfruttando ogni occasione per rilanciare Saracena al centro di un sistema turistico esperienziale». Renzo Russo, sindaco di Saracena, esprime soddisfazione e «vivo ringraziamento» agli organizzatori della Festa della Tarantella Calabrese e della Marathon degli Aragonesi che in questo fine settimana hanno arricchito l’offerta attrattiva del borgo del Pollino.
Dal 2 al 3 giugno infatti l’ottava edizione dell’evento organizzato dall’associazione “A pide ferma” ha radunato a Saracena gli appassionati dell’identità musicale popolare. La presenza di Cosimo Papandrea ha permesso una invasione pacifica di appassionati della tarantella che per due giorni hanno partecipato a tutte le iniziative messe in campo dall’organizzazione, promuovendo l’identità tradizione della musica che «diventa per noi un grande marcatore da rilanciare e verso il quale – ha aggiunto il sindaco Renzo Russo – far appassionare i giovani, oggi protagonisti di un rilancio della cultura musicale legata alla nostra storia identitaria».
La domenica, poi, la Marathon degli Aragonesi ha portato tra le montagne di Novacco, Masistro e tutto l’anello dell’Orsomarso quattrocento bikers per un evento che «coniuga sport e valorizzazione della natura, seguendo il filone del turismo sostenibile che noi tanto auspichiamo di rafforzare anche in sinergia con gli stakeholders del territorio». Inoltre nel corso del Pollino Bike Festival – organizzato da Catasta – il comune di Saracena ha potuto raccontare ad una platea di appassionati e specialisti l’idea progetto della Ciclovia di Novacco e dell’Orsomarso che deve diventare anello strategico per la valorizzazione del cicloturismo sul quale «è stata focalizzata l’attenzione nei giorni dell’evento a Catasta. Bene hanno fatto gli organizzatori del centro di culture del Parco del Pollino a ragionare sulla nuova frontiera dello sviluppo possibile e sostenibile. Da tempo stiamo osservando un forte incremento dell’interesse per le due ruote nel nostro comprensorio, sono tanti i turisti soprattutto stranieri che scelgono le nostre aree, i borghi e la montagna per vivere una esperienza immersiva a ritmo lento. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una offerta integrata di servizi capace di valorizzare ciò che rende il Pollino unico e irripetibile nella rete dei cammini internazionali per le biciclette».