Nicolò De Bartolo, sindaco di Morano, aveva denunciato dodici attivisti che si opponevano alla proposta di Ecodistretto nel comune del Pollino. A distanza di tre anni e dopo il processo tutti sono stati assolti. «Il sindaco delle querele ha perso di nuovo» commenta il capogruppo di MoranoLab, Giannatale Tramaglino.
Nella motivazione della sentenza si legge «il reato si è estinto per remissione tacita di querela». In sostanza il sindaco non si sarebbe mai presentato in Tribunale per dar corso alla decisione di portare davanti al giudice i cittadini che con più veemenza avevano manifestato contrarietà alla decisione dell’amministrazione guidata da Nicolò De Bartolo.
«E’ stata sconfitta l’idea politica del De Bartolo – commenta ancora Tramaglino – ovvero quella di un processo penale come strumento di educazione civile e sociale. Giustizia è stata fatta – aggiunge il capogruppo di MoranoLab – tutti assolti, tutti liberi di esprimere la propria opinione. La vittoria democratica della comunità moranese adesso è totale».
La mobilitazione popolare e le querela
Per il comitato No Ecodistretto nel Pollino si chiude, con questa assoluzione, «una triste pagina della storia moranese e dell’hinterland». A seguito della mobilitazione popolare dopo la notizia della possibilità di allocare l’Ecodistretto nel comune di Morano Calabro dodici persone erano state querelate dal sindaco De Bartolo. Il comitato chiese un passo indietro al sindaco «su un atto che appariva esagerato a fronte di una mobilitazione per fatti che avevano acceso gli animi di una intera comunità. Tante erano infatti le preoccupazioni legate all’impatto che quella assurda opera avrebbe avuto nella quotidianità di tutti noi. Preoccupazioni che sono state poi motore per un lungo lavoro di studio del Comitato, terminato con la stesura e la trasmissione agli organi competenti delle “osservazioni”. Ma nonostante i vari appelli al ritiro delle querele, si è sempre preferito andare avanti adducendo varie e discutibili giustificazioni e continuando, anzi, nel tempo, a ricordare la giustezza di quella decisione».
Dodici moranesi per tutto questo tempo «hanno dovuto subire il peso di un processo aperto a loro carico per aver espresso una opinione, forse in alcuni casi con toni molto accesi, ma era la loro opinione che andava espressa visto contro cosa ci si scontrava – spiegano dal Comitato No Ecodistretto – Sarebbe stato più giusto ascoltare, mediare e non esacerbare lo scontro trasferendolo in un’aula di tribunale con tutte le conseguenze che questo comporta».
Il processo concluso con l’assoluzione fa tirare un sospsiro di sollievo agli attivisti. «Morano non ha l’ecodistretto e i nostri amici concittadini non sono stati condannati» chiosano dal comitato.