Nei giorni scorsi si è chiusa, “con un risultato straordinario ed al di sopra delle aspettative”, l’Assemblea costituente del Partito Italia del Meridione. Quasi 1000 presenze, tra tesserati chiamati ad eleggere i quadri dirigenziali del Movimento, fondato da Orlandino Greco e Giuseppe Ferraro, e chi ha inteso portare il proprio saluto al nascente partito.
Italia del Meridione festeggia, dunque, la sua prima alba attraverso un congresso tenutosi a Rende “che mi ha vista presiedere ai lavori come presidente, in cui la “Democrazia Partecipata” l’ha fatta da padrone, riconsegnando alla politica, il ruolo, il senso e il valore persi” ha affermato Giovanna D’Ingianna Vice Segretaria Federale del partito. Molti gli interventi di alto profilo politico e culturale che hanno mostrato come “la competenza e la militanza siano prerogative imprescindibili e di cui si sente la mancanza, soprattutto in un momento storico in cui la politica ha cessato di essere ponte tra i cittadini e le istituzioni”.
Gli esponenti di tutti i partiti presenti al governo, si legge in una nota a firma di Giovanna D’Ingianna, hanno legittimato la nascita del Partito, riconoscendo l’impegno profuso in questi anni, la capacità di azione sui territori, la determinazione con le quali sono state, da sempre, portante avanti le battaglie che hanno visto IdM schierato in prima linea in difesa del sud, proiettando il Meridione verso il superamento dei divari e, quindi, la sua determinazione nel contesto nazionale ed europeo.
Tanti gli auguri di diversi politici arrivati da più parti anche attraverso un video messaggio ( presenti in sala, inoltre, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’on. Alfredo Antoniozzi vice capogruppo FDL della Camera dei Deputati, l’on. Enza Bruno Bossio, segreteria nazionale PD, Mario Tassone Segretario Nazionale NCDU, Franz Caruso Sindaco di Cosenza e Segretario provinciale del PSI, il consigliere regionale Giuseppe Graziano per il partito Azione e alcuni rappresentanti di ‘Italia Viva”). Testimonianze e riconoscimenti, dunque, per Italia del Meridione, “che oggi diventa partito ma che manterrà l’anima del Movimento, come forza aggregante e di sintesi. Con senso di responsabilità e consapevolezza rimarremo ancorati alla politica dei territori, all’ascolto, ci batteremo affinché i divari tra nord e sud del Paese vengano eliminati, lotteremo per l’Unità e l’Unione dei popoli, creeremo una nuova classe dirigente attraverso la formazione e la militanza, a partire dai tanti circoli presenti su tutto il territorio nazionale e oltreoceano, e saremo la voce di tutti coloro che sposeranno e crederanno nei nostri valori e nella nostra azione politica che guarda all’Unione dell’’Italia nell’’ Europa Mediterranea”.