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ATLETA DELLA DOJO BUSHI

Campionati italiani di JuJitsu, gradino più alto del podio per Giulia Filomia

Nei tre giorni di competizioni sì sono decretati 101 campioni Italiani nelle cinque specialità che racchiude il JuJitsu dentro alla JJIF: Fighting System, Duo System, Duo Show, JiuJitsu e No-Gi.

Si sono conclusi  nei giorni scorsi  i Campionati Italiani 2025  di  JuJitsu presso il Palapellicone di Ostia.

Grandi affermazioni pee DOJO BUSHI CASTROVILLARI A.S.D. del Maestro Massimo Viola tornata a casa con la medaglia d’oro della giovane Giulia Filomia.  Il palazzetto è stato invaso da oltre 570 atleti e 54 società provenienti da tutta Italia per questi Campionati Italiani giovanili senza precedenti nella storia della Fijlkam,  campionato  valido per il Ranking e la formazione della nazionale italiana per le categorie giovanili U14, U16, U18. Un evento che ha messo in mostra   piccoli campioncini molto preparati e davvero degni di rappresentare la nostra Nazionale del JuJitsu nel mondo.

Nei tre giorni di competizioni sì sono decretati 101 campioni Italiani nelle cinque specialità che racchiude il JuJitsu dentro alla JJIF: Fighting System, Duo System, Duo Show, JiuJitsu e No-Gi. Per la DOJO BUSHI CASTROVILLARI A.S.D. è stata l’ennesima attestazione per il lavoro svolto come rappresentanti della Calabria, guadagnando un meritato primo posto e medaglia d’oro di categoria con Giulia FILOMIA, mentre per il resto della squadra sono intervenute “sfortuna”… e problematiche mediche, che comunque hanno garantito degli ottimi piazzamenti in classifica.

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PASSA LA PAOLANA 0-2

Castrovillari ko, ma la presidente è fiduciosa: ” Siamo in grado di riprenderci, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti

Vince la formazione dell'ex Andreoli al termine di una sfida poco spettacolare. Gli ultras disertano lo stadio per protesta, ma la numeor uno rossonera a fine gara chiede il sostegno di tutti per andare avanti

Niente da fare per il Castrovillari di mister Pellicori. Continua la striscia negativa dei lupi del Pollino che perdono in casa contro la Paolana dell’ex Andreoli.

2-0 il risultato finale al termine della sfida che ha visto i tirrenici subito in vantaggio con Romagno, bravo a colpire dopo due minuti di gioco dalla distanza, e poi a raddoppiare a tempo ormai scaduto in pieno recupero con una punizione di Angotti.

Non è stata una bella partita, il Castrovillari ha dimostrato oggettive difficoltà nella fase di impostazione e di finalizzazione dove manca un attaccante di razza, gli ospiti dal canto loro non sono sembrati assolutamente irresistibili nonostante l’esperienza in campo degli ex Alessandro Miceli e Michele Vitale sicuramente tra i migliori della gara. Sugli spalti  (senza lo zoccolo duro della tifoseria ndr) oltre ad un altro storico ex come Franco Viola presente anche la presidente del sodalizio rossonero, Hanna Carolina Ponce Holguin, quest’ultima oggetto dello sfogo a fine gara di qualche tifoso per l’andamento negativo della squadra.

Proprio l’avvocato milanese ai nostri microfoni ha analizzato il momento della formazione rossonero esternando con chiarezza quello che è il suo progetto per il Castrovillari calcio. “ Bisogna avere pazienza. I ragazzi sono giovani ma sono preparati, questa è una squadra costruita nuovamente da poco che ha bisogno di tempo” afferma il presidente del Castrovillari che chiede il sostegno di tutti. “Si è vero i risultati non stanno arrivando, ma dobbiamo sostenere e incoraggiare questa squadra, non dobbiamo contrastarli. Sono molto fiduciosa per il futuro, sono un a persona costruttiva e positiva, ma ora sono amareggiata perché se non ho la forza e il sostegno della città e della tifoseria il tutto diventa più difficile. Sono arrivata da poco e mi sto impegnando in prima persona per questa squadra, ma inizio a sentirmi sola è questo non va bene. Dobbiamo rimanere compatti ed essere sinergici, io so benissimo che sono in grado di portare avanti questa squadra fino alla fine del campionato e restituire qualcosa che per varie motivazioni fin adesso è venuta a mancare. Siamo però in grado di ricostruire il tutto. Certo- continua la Poce Holguin – ci sono diverse cose da fare e situazioni da sistemare, ma il campionato è ancora lungo e noi abbiamo la forza e l’intenzione di farlo. Ciò che vi prego è di portare fiducia e pazienza che i risultati inizieranno ad arrivare”. Molto chiara la presidente con i giornalisti, è lei ora che ha preso in mano le redini di una situazione difficile ma ancora in fase di evoluzione.

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FORZE DI CENTROSINISTRA

PSI: “pronti a metterci in gioco per il bene della città”

I socialisti castrovillaresi hanno ufficializzato il nuovo direttivo del Partito che vede al suo interno, oltre al segretario cittadino Vincenzo Esposito, Carlo Sangineti, Vanessa Cappuccio, Gaetano Martucci, Franco Berardi, Giancorrado Baratta e Mariapia Rovitti.

Si dicono “entusiasti e determinati” e consolidati nel centrosinistra. Sono i socialisti castrovillaresi che hanno ufficializzato il nuovo direttivo del Partito che vede al suo interno, oltre il segretario cittadino Vincenzo Esposito (nella foto) Carlo Sangineti, Vanessa Cappuccio, Gaetano Martucci, Franco Berardi, Giancorrado Baratta e Mariapia Rovitti.

Questo nuovo capitolo “segna non solo un rinnovato impegno verso i valori storici del socialismo, ma anche una visione innovativa e proiettata verso il futuro della nostra comunità, confidando la propria azione politica saldamente nel Centrosinistra, ma aperti al confronto con tutte le forze politiche che esprimano con forza ed iniziative la volontà di un nuovo impegno per la nostra città e con la convinzione che sia necessario consolidare le fondamenta di una casa progressista e riformista”.

Ogni membro del direttivo “è pronto a mettersi in gioco per costruire una Castrovillari che guardi avanti, che investa nelle sue risorse, nelle sue tradizioni e nel suo potenziale umano, senza dimenticare le sfide moderne e le necessità di una città in continua evoluzione”.

Vogliamo – continua la nota del PSI – una Castrovillari che non solo guardi al passato con orgoglio, ma che affronti il futuro con speranza, determinazione e senso di comunità.

Il Partito Socialista di Castrovillari “con la nuova formazione dirigenziale piena di esperienza nell’ambito politico, sociale e culturale, con tutti i suoi iscritti e simpatizzanti che si avvicinano giorno per giorno e che guardano con molto interesse il rinascere nella nostra città del Psi, è pronto a scrivere insieme a voi una nuova pagina della storia politica di Castrovillari, con la consapevolezza che solo unendo le forze e competenze potremo davvero fare la differenza.Unisciti a noi in questo cammino, perché il futuro di Castrovillari lo costruiremo insieme, con passione e impegno”.

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ANNIVERSARIO

Calcio. Castrovillari ricorda Ezio Scida

Il capitano del Crotone calcio morì il 18 gennaio del 1946 in un incidente stradale alle porte della città del Pollino dove si stava recando con la squadra per giocare una amichevole con i rossoneri

Oggi è un anniversario importante. La morte di Ezio Scida, capitano del Crotone, che nella stagione 1945/46 militava in serie C ed avrebbe disputato un’amichevole con il Castrovillari calcio. La mattina del 18 gennaio 1946 la squadra della S.S. Milone partì con il camion militare adibito a bus alla volta di Castrovillari, ma alle porte della città del Pollino in loc. Cammarata per il manto viscido l’automezzo sbandò e uscì di strada finendo in un cunettone. Qualche anno fa l’amministrazione comunale, con la polisportiva del Pollino di Castrovillari decise di installare una lapide nel luogo ove perse la vita il capitano Scida. In questo triste anniversario il presidente della Polisportiva Gerri Rubini ha inteso coinvolgere l’amministrazione comunale, presente con il sindaco Lo Polito ed il consigliere Oliva, nella deposizione di un mazzo di fiori.

Il gesto per ricordare che nessuno muore se vive nel cuore di chi è in grado di ricordarne il valore anche a distanza di tanti anni.

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L'INTERVENTO DI SOCCORSO

Furgone con a bordo ossigeno bloccato nella neve: autista e carico soccorsi dai Carabinieri Forestali

Tra i comuni di Albidona e Castroreggio il mezzo che stava effettuando consegne di terapie mediche domiciliari ha trovato difficoltà in un tratto di neve ghiacciata

Rimane bloccato dalla neve con un carico salvavita, ma viene salvato dai Carabinieri forestali. Protagonista del fatto l’autista di un furgone, il quale è stato soccorso oggi dai militari dei Nuclei Carabinieri Forestale di Trebisacce e Oriolo, tra i comuni di Albidona e Castroregio. L’uomo, che effettuava consegne di ossigeno per terapie mediche domiciliari, aveva scelto una scorciatoia di montagna per fare prima, ma la neve ghiacciata l’ha costretto a fermarsi.

A questo punto sono entrati in azione i militari, i quali, tramite l’ausilio di catene, rami e di una pala, hanno liberato più volte il mezzo. A causa del peso delle bombole, il veicolo, tuttavia, non riusciva ad andare né avanti e nè indietro. I Carabinieri forestali hanno, quindi, richiesto l’intervento di un cittadino privato, che, con un trattore munito di lama, è riuscito a liberare la strada. Il furgone è stato, infine, scortato fino al centro abitato, consentendo così la consegna delle bombole di ossigeno, presso le rispettive abitazioni. Il tutto è stato reso possibile grazie all’intervento dei Carabinieri forestali, nei confronti dei quali il conducente del furgone ha avuto parole di ringraziamento per il prezioso aiuto ricevuto.

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MALTEMPO IN CALABRIA

Allerta rossa domani in Calabria: ecco la mappa del rischio

Massima allerta su tutto il territorio reggino e sul catanzarese jonico, arancione su crotonese e cosentino jonico, gialla sulle restanti aree

La Calabria ancora nella morsa del maltempo. «Dalla prossima notte un’area depressionaria formatasi sullo Ionio Meridionale determinerà una marcata fase di maltempo sulla Calabria, con precipitazioni intense e persistenti, specie sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria e sui settori ionici, ed un generale rinforzo della ventilazione dai quadranti orientali che determineranno possibili mareggiate sulla costa ionica». A darne notizia, con un comunicato diramato questo pomeriggio, è il Dipartimento della Protezione civile regionale.

«Sulla base delle previsioni disponibili – è scritto nella nota – il Dipartimento, d’intesa con il Centro funzionale multirischi dell’ArpaCal, ha emesso un messaggio di allerta unificato che prevede l’allerta rossa sulla Calabria meridionale e sulla fascia ionica della Calabria centrale (Cala 7); allerta arancione lungo la fascia ionica delle province di Crotone e Cosenza e allerta gialla sui settori tirrenici centro settentrionali. Dalle prime ore di domani, inoltre, sono previsti rovesci di forte intensità accompagnati da raffiche di vento. Il Dipartimento ha provveduto inoltre ad allertare tutte le componenti e le strutture operative del sistema di protezione civile regionale».

«Ai sindaci dei centri interessati – si legge ancora- é stato chiesto di attivare le fasi previste dal Sistema di allertamento regionale e più in generale dai propri piani di protezione civile comunale. Ai cittadini si consiglia di prestare la massima prudenza negli spostamenti e con particolare attenzione ai punti critici rappresentati dai sottopassi, ponti, attraversamenti fluviali e lungomari. La Sala operativa regionale, attiva 24 ore su 24, monitorerà l’evoluzione dei fenomeni in tempo reale e provvederà ad avvisare le autorità locali in caso di aggiornamenti significativi». Domani, intanto, resteranno chiuse le scuole a Catanzaro e Reggio Calabria ed in diversi comuni delle due province, nonché in provincia di Crotone e di Vibo Valentia.

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NUOVI AUTOBUS

Trasporto pubblico urbano: Castrovillari sceglie la sostenibilità

In servizio da stamane due mezzi completamente elettrici che copriranno il perimetro delle tratte riviste qualche mese fa dall'amministrazione comunale e Ferrovie Calabro Lucane

Due autobus elettrici, ecologici e scelti nel segno della sostenibilità e dell’impatto bassissimo sulla qualità ambientale sono entrati in funzione stamane per le tratte del Servizio di Trasporto Pubblico Urbano. Due mezzi nuovi di zecca che percorreranno le linee ridefinite tempo addietro dall’amministrazione comunale, attraverso la supervisione del consigliere Nino La Falce che ricopre la delega all’ottimizzazione e realizzazione di opere pubbliche, in sinergia con il direttore generale di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, il direttore dei servizi, Sergio Aiello, e il responsabile dell’impianto di Castrovillari, Lorenzo Zaccaro.

«Un servizio servizio nel segno della sostenibilità – ha spiegato Nino La Falce – che al comune non costa niente perchè gestito interamente da FCL ma che rientra nella logica di un miglioramento dei servizi rivolti ai cittadini e che si inserisce nel quadro di rinnovamento del sistema di traporto pubblico iniziato con la ridefinizione delle tratte, degli orari e la riqualificazione delle pensiline e la segnaletica orizzontale e verticale».

Un miglioramento del servizio che si avvia verso nuove implementazioni e miglioramenti come la volontà di lavorare, sempre in sinergia ad FCL, alla riduzione del biglietto, la possibilità dell’acquisto on line dei ticket di viaggio, l’aggiunta di nuove corse per migliorare i tempi di percorrenza del perimetro urbano e soprattutto l’estensione della copertura del servizio fino a Cammarata. Ma anche ripristinare quanto prima il collegamento con lo stallo di Frascineto, già esistente, che consentirebbe anche di collegare i viaggiatori con l’hub di partenza degli autobus inserito nel comune arbereshe.

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DOSSIER MERCURE

«La centrale del Mercure non inquina»: il territorio si prepara alla mobilitazione per difendere un modello ecosostenibile

Diffuso il dossier che contiene i numeri reali dello sviluppo e della qualità ambientale certificata da osservatorio e Arpacal

«Non siamo qui per riaprire un dibattito tra posizioni ambientaliste e il territorio. Quello c’è stata 15 anni fa ed è stato titanico, ma si è risolto con l’accordo per la ripartenza della Centrale del Mercure. Oggi esprimiamo una forte preoccupazione per gli effetti di una norma che provocherà un danno unico per oltre 1500 famiglie se non dovesse essere abrogata». La sintesi della conferenza stampa convocata a Cosenza nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza sta nelle parole di Domenico Pappaterra, già presidente del Parco nazionale del Pollino quando gli ambientalisti tentarono di opporsi alla riapertura della centrale allora di proprietà Enel, oggi presidente del Gal Pollino che sottolinea come il comitato territoriale che si oppone alla “Norma Laghi” ha l’unico interesse di «restituire serenità» alle famiglie dei lavoratori diretti, indiretti e all’indotto del sito produttivo a biomasse che rappresenta da oltre dieci anni «un modello di sviluppo ecocompatibile».

Un sito diranno anche Pietro Sirianni (Coldiretti) e Antonio Mangano (Filctem Cgil) che «non inquina» come certificano Arpacal e Osservatorio per l’ambiente, «funziona egregiamente» e dunque deve essere difeso «con i numeri che abbiamo prodotto nel dossier» contro la scelta di una norma che «è devastante» per la più grande realtà produttiva che abbiamo in Calabria. A fargli eco è Francesca Benincasa (Confapi) che sottolinea come la norma votata dal consiglio regionale nel 2024 «penalizza una infrastruttura eccellente» e alimenta «un clima di sfiducia verso nuovi investitori». Ma c’è di più. Per Gerardo Calabria (Cisl Cosenza) la messa in discussione della centrale del Mercure apre un dibattito su «come produrre energia in Calabria», perchè a Laino Borgo si produce «energia pulita». «L’Abrogazione dela norma è un atto dovuto» – aggiunge – senza aspettare che altri (ossia il Governo) decidano al posto nostro.

Nel corposo dossier diffuso alla stampa dal comitato territoriale pro Mercure si parla di un sito che produce una ricchezza di «40 milioni di euro, dei quali 33 milioni e mezzo nella filiera del legno, 1 milione e mezzo di stipendi diretti, 3 milioni circa di commesse interne per manutenzione, vigilanza, pulizia ed altro» come snocciolato da Giacomo D’Angelo di COnfartigianato, senza contare le royalty che finiscono nelle casse dei comuni che sono serviti per importanti lavori di manutenzione e sostegno alla filiera turistica che ha subito un incremento di presenza e occupazione che non sono in contrasto con lo sviluppo della centrale.

E’ stato poi l’avvocato Valerio Zicaro ad entrare nel merito del ricorso per incostituzionalità e illegittimità della norma, evidenziate anche dal Ministero dell’Ambiente al Governo che molto probabilmente impugnerà la norma oggi contestata. «Ci sono due proposte abrogative della norma in questione. In ordine al ritiro di questa disposizione o alla sua abrogazione ci sono profili di incostituzionalità che rivestono sostanzialmente un’invasione da parte della Regione Calabria nella sfera di competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia ambientale nonché anche in materia concorrente per quanto riguarda la materia dell’energia, quindi il trasporto e la produzione. Ma i rilievi, prospettati dalle amministrazioni comunali, riguardano anche la violazione del principio di concorrenza, la violazione dell’iniziativa economica privata quindi anche un’ulteriore disposizione costituzionale».

La norma in questione «viola anche la competenza dello Stato in materia di aree protette e quindi anche sotto questo aspetto l’intervento del legislatore regionale appare invasivo delle competenze statali. Le amministrazioni comunali rispetto ad una norma di legge non hanno un potere di impugnativa diretta ma possono, come hanno fatto tempestivamente, richiedere l’intervento e l’impugnazione da parte del Governo nazionale. C’è un altro aspetto importante che intendiamo rilevare: il mancato riscontro da parte della Regione Calabria e del Consiglio regionale rispetto alle osservazioni del Governo, almeno sino ad oggi, si declinano anche sotto un altro profilo inerente la violazione del principio di laico di collaborazione tra Regione e Stato. E questo, è molto grave e preoccupante».

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LA MAXI OPERAZIONE

Sequestrati al porto di Gioia Tauro 110 chili di cocaina purissima: era nascosta tra bobine di carta

L’attività portata avanti dalla Guardia di finanza e dai funzionari dell’Ufficio dogane ha permesso di intercettare il carico sospetto che avrebbe fruttato un guadagno illecito di circa 20 milioni di euro

Il Comando Provinciale di Reggio Calabria della Guardia di Finanza, in stretta sinergia e collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro un altro ingente carico di 110 chilogrammi di cocaina purissima. In particolare, i militari del Gruppo di Gioia Tauro e i funzionari del locale Ufficio delle dogane, nel corso di un’attenta attività di analisi operativa e di costante monitoraggio delle spedizioni commerciali in transito nella locale area portuale, hanno individuato un container sospetto che trasportava bobine di carta, proveniente dal Nord America e diretto in Italia, all’interno del quale è stato scoperto il notevole quantitativo di cocaina sottoposto a sequestro.

L’attività repressiva condotta ha inferto un duro colpo ai sodalizi criminali che avrebbero beneficiato della ragguardevole fornitura di stupefacente, in quanto la partita di droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’enorme introito di circa 20 milioni di euro. Il risultato conseguito, espressione della costante ed efficace azione operativa congiunta realizzata dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia Dogane e dei Monopoli, è stato ottenuto avvalendosi delle apparecchiature scanner in dotazione ad ADM, nonché ricorrendo all’infallibile ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di finanza di Gioia Tauro.

Il porto di Gioia Tauro si conferma un importante crocevia di traffici illeciti a contrasto dei quali è stato da tempo predisposto un efficace dispositivo di controllo da parte della Guardia di finanza e ADM che, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, sviluppano sistematicamente la loro attività di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, a tutela della legalità, della salute e della sicurezza del Paese e dell’Unione Europea.

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L'INCHIESTA

Catanzaro, arresti per corruzione e truffa: coinvolti vertici dell’Università Magna Graecia e dell’Asp

C'è anche l'ex rettore tra le dodici persone finite in manette nell'operazione della Guardia di Finanza scattata all'alba di questa mattina. Complessivamente 21 le persone indagate.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Catanzaro nei confronti di 12 soggetti, tra i quali si annoverano alcuni vertici dell’Università Magna Grecia (tra loro l’ex rettore De Sarro) e dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, indagati a vario titolo per associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali.

In particolare, nei confronti di 11 indagati è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre un altro soggetto è stato attinto dalla misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni rivestite in seno all’Asp di Catanzaro, per la durata di 12 mesi. Con lo stesso provvedimento è stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo di due laboratori scientifici “stabulari” dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, adibiti alla sperimentazione sugli animali per finalità di ricerca, nonché della somma di 23.222,17 euro nei confronti di due indagati, ritenuta il provento del delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Nell’inchiesta risultano indagati altri 21 soggetti ai quali sono state sono state notificate le relative informazioni di garanzia per le medesime condotte. Le investigazioni condotte dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito di accertare, nella fase delle indagini preliminari – che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – l’esistenza di un collaudato sistema illecito posto in essere mediante l’esecuzione “pilotata” di visite ispettive svolte dall’Asp presso i laboratori scientifici dell’Ateneo universitario catanzarese condizionandone i relativi esiti, assicurando in tal modo l’espletamento delle onerose attività progettuali autorizzate dal Ministero della Salute.

L’analisi della documentazione, corroborata dagli ulteriori elementi di prova acquisiti, ha consentito di delineare un rapporto di compartecipazione e di reciproci favoritismi sussistenti tra i preposti degli Enti pubblici in gioco (l’Asp di Catanzaro quale controllore e l’Università Magna Grecia quale ente controllato). Dalle investigazioni condotte è emerso, inoltre, che i vari responsabili di progetto di volta in volta nominati, hanno fatto ricorso ad ingenti fonti di finanziamenti pubblici – dell’ordine di circa 2 milioni di euro – utili alla copertura economica delle varie attività progettuali, costantemente garantite dall’ottenimento dell’attestazione di regolarità rilasciata “illecitamente” dai veterinari dell’Asp preposti alle ispezioni, nonostante le precarie condizioni in cui versavano i laboratori. Il coinvolgimento dei dirigenti dell’Asp da parte dell’organizzazione criminale si era reso necessario per la presenza nei laboratori scientifici di numerose criticità le quali, ove rilevate, avrebbero comportato l’immediata chiusura, con la conseguente perdita dei fondi erogati per lo svolgimento della ricerca e l’irrogazione di pesanti sanzioni amministrative.

Illeciti in concorsi e incarichi

I rapporti corruttivi tra alcuni indagati sarebbero emersi, tra l’altro, nell’ambito della redazione delle graduatorie finali afferenti a specifiche procedure concorsuali presso l’Umg, all’esito delle quali veniva dichiarata vincitrice la figlia di uno degli indagati, dirigente dell’Asp di Catanzaro, nonché nel riconoscimento di cospicue somme di denaro – quale prezzo della corruzione – ad un veterinario dell’Asp di Catanzaro, in virtù dei numerosi incarichi di docenza illecitamente ottenuti presso l’Ateneo universitario, in cambio del sistematico esito positivo delle visite ispettive dallo stesso svolte presso i laboratori scientifici dell’Umg. Grazie alle attività svolte nei laboratori, invece, diversi docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro hanno potuto svolgere attività di ricerca con sperimentazione in vivo che costituisce – se ben espletata – un passaggio fondamentale per la validazione delle ipotesi scientifiche. In realtà le attività sperimentali con animali vivi sono state effettuate, in gran parte, attraverso la violazione delle basilari norme di igiene e benessere animale. Le indagini condotte, infine, hanno consentito di riscontrare l’esistenza di un allevamento abusivo di animali da laboratorio costantemente utilizzato dagli indagati per alimentare le attività di ricerca riscontrando, in taluni casi, ipotesi di maltrattamento degli animali coinvolti nei relativi progetti. Ciò con un duplice risvolto: da un lato cagionando l’uccisione immotivata di animali non autorizzata dal Ministero della Salute, dall’altro, falsando l’attendibilità delle ricerche espletate.
Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.