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LA PROPOSTA

Nuova iniziativa per il recupero delle donne detenute in Calabria

Una sezione femminile nel carcere di Laureana di Borrello. Al via la proposta del Garante regionale dei diritti delle persone Detenute e della Commissione Pari Opportunità

Il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Luca Muglia, insieme alla Presidente della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna, Anna De Gaio, hanno inoltrato una proposta congiunta al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma e al Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro per l’istituzione di una sezione dedicata alle donne detenute presso la Casa di reclusione a custodia attenuata di Laureana di Borrello.

Questa proposta nasce dall’importanza di offrire alle donne attualmente detenute nelle strutture di Reggio Calabria e Castrovillari la possibilità di accedere a un regime di custodia attenuata in un istituto che si distingue come modello per l’innovazione e l’efficacia dei programmi riabilitativi e di reinserimento sociale. La richiesta risponde all’obiettivo di garantire pari opportunità anche all’interno del sistema penitenziario e di assicurare condizioni dignitose e percorsi formativi efficaci, unanimemente riconosciuti tra i più validi a livello nazionale.

Nel corso di un’audizione tenutasi l’11 ottobre presso il Consiglio regionale, il Garante e la presidente De Gaio hanno valutato e condiviso la proposta – presentata dalla commissaria Francesca Porpiglia – di una sezione femminile all’interno dell’istituto di Laureana di Borrello. Tale istituto, infatti, noto sul piano nazionale per l’eccellenza delle sue attività di recupero e formazione, rappresenta un modello virtuoso per lo sviluppo di progetti penitenziari innovativi volti alla riabilitazione ed al reinserimento sociale, di cui dovrebbero beneficiare anche le donne detenute.

Il Garante e la Presidente della Commissione esprimono fiducia che la proposta possa ricevere la dovuta attenzione e valutazione da parte delle autorità competenti, affinché si possano compiere passi concreti verso l’effettiva tutela dei diritti e delle pari opportunità all’interno degli istituti penitenziari della Calabria.

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SERVICE DI PREVENZIONE

Castrovillari. Studenti e Lions uniti per lo screening della vista

Protagonisti sono stati gli alunni delle classi IV A, V A Ottico e III C Accoglienza Turistica, dell'Ipseoa Ipsia Da Vinci, della città del Pollino,

Gli occhi sono un bene prezioso: prendersene cura è, quindi, importante, al fine di prevenire l’insorgere di patologie anche gravi. In questa direzione va lo screening gratuito per la prevenzione dei disturbi della vista, che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Palazzo di Città di Castrovillari. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “La salute dei nostri occhi” ed è organizzata in collaborazione con il Lions club di Castrovillari da sempre impegnato in queste iniziative sul territorio comunale. Protagonisti sono stati gli alunni delle classi IV A, V A Ottico e III C Accoglienza Turistica, dell’Ipseoa Ipsia Da Vinci, della città del Pollino, di cui è Dirigente scolastico  Immacolata Cosentino, i quali, accompagnati dai loro docenti, Annamaria Donnici, Giuseppe Ioele, Antonio De Simone e Vincenzo Esposito, hanno accolto i pazienti ed effettuato lo screening visivo, affiancati dal dott. Luigi Donato, medico oftalmologo. Buona è stata la risposta, da parte della popolazione, con 53 persone che si sono sottoposte alla misurazione della vista. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal presidente del Lions Club cittadino, Giovanni Rende, il quale ha dichiarato: “Il Lions Club Castrovillari è da sempre attento alle esigenze e necessità del territorio, promuovendo, con dedizione e spirito di servizio, numerose iniziative, come lo screening della vista, al quale ha partecipato un gran numero di cittadini”. “Ringrazio -ha concluso il presidente, i docenti e gli studenti dell’Ipsia “Da Vinci”, che hanno consentito la riuscita di questo importante service”. Alle parole di Giovanni Rende fanno eco quelle del medico  Luigi Donato. “È stata una giornata importante di arricchimento, dal punto di vista umano e lavorativo per gli studenti, che hanno avuto contatto con le persone, potendo fare un importante screening di prevenzione, dal punto di vista oculistico”. Un’iniziativa significativa, a testimonianza della stretta sinergia esistente tra il mondo della scuola ed i club di servizio, che consente agli alunni di mettere in pratica le competenze acquisite, le quali saranno spendibili, un domani, nel mondo del lavoro.

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GIORNATA STORICA

Saracena in udienza generale da Papa Francesco con la statua di San Leone

Il Pontefice ha ricevuto una delegazione composta dal sindaco Renzo Russo, dal parroco padre Stefano, e fedeli

«Un momento solenne che rimarrà nella storia collettiva di Saracena per tantissimi anni». Così il sindaco Renzo Russo ha commentato a caldo l’intensa giornata di ieri nella quale una delegazione di Saracena, guidata dal primo cittadino, dal parroco padre Stefano e alcuni fedeli, è salita sul sagrato della piazza di San Pietro per accompagnare la statua di San Leone al cospetto del Pontefice in occasione dell’udienza generale del mercoledì.

Un momento importante che sottolinea il percorso di preghiera e animazione che sul territorio sta guidando i fedeli alla celebrazione degli 800 anni di intitolazione della Chiesa di San Leone in Saracena, in questo particolare giubileo concesso dal Vaticano.

«È stata una grande emozione accompagnare, insieme alla comunità di Saracena, la Statua del nostro Patrono San Leone all’udienza generale con Papa Francesco in Piazza San Pietro per la solenne benedizione papale – ha dichiarato il sindaco Renzo Russo – Ho visto tanta emozione sui volti dei nostri concittadini che hanno deciso di compiere questo pellegrinaggio in segno di forte devozione per la figura di questo Santo, che da secoli è entrato ormai a far parte della nostra cultura. Abbiamo colto l’occasione per rendere un omaggio a sua Santità Papa Francesco».

In collaborazione con la Parrocchia di San Leone e a nome dell’intera comunità la delegazione saracenara ha donato al Santo Padre un dipinto raffigurante San Leone, la nostra Chiesa e Saracena, realizzato dall’artista concittadina Francesca Russo. «Al Santo Padre – ha concluso Russo – ho chiesto di pregare per la nostra comunità e di porre in essere ogni azione affinché nel mondo possa regnare la pace. Un ringraziamento sentito al nostro Vescovo Savino e alla Diocesi di Cassano. E un grandissimo ringraziamento a Padre Stefano e a tutti coloro che hanno profuso notevoli sforzi per aver reso possibile questo evento storico per tutta la nostra comunità».

Il pellegrinaggio in Vaticano si è concluso in serata con il rientro dei fedeli (circa 250 che hanno raggiunto Roma con diversi autobus) e l’accoglienza da parte dei cittadini di Saracena della statuta di San Leone portata in processione dall’ingresso del paese fino alla chiesa. Una animata fiaccolata accompagnata dalla banda che ha visto la partecipazione di tantissima gente venuta per pregare il Santo Patrono di Saracena a conclusione di una giornata che resterà negli annali della devozione e della vita cittadina.

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BENE PUBBLICO DIMENTICATO

Centro rapaci di Acquaformosa, sindaco Milione: «lavoriamo per la riapertura»

Dal 2009 è iniziato la decadenza di un bene, su un'area di proprietà dell'Ente parco nazionale del Pollino, che in passato ha ospitato tanti visitatori.

«Faremo di tutto per riaprire il “Centro Rapaci” di Acquaformosa». Così il sindaco della comunità arbereshe, Annalisa Milione, ha commentato la fine delle operazioni che hanno interessato l’area, di proprietà dell’Ente Parco del Pollino, la quale negli ultimi anni era stata vittima di abbandono e degrado. La zona faunistica, inaugurata il 16 giugno 2021, con annesso centro rapaci voluto dall’allora sindaco Giovanni Manoccio, venne affidata al Cipr di Rende attraverso un bando di selezione. Negli anni fu proprio la struttura rendere a fornire gli uccelli rapaci in cattività, reduci da infortuni e non più autonomi per il volo. I primi anni furono intensi e pieni di visite di appassionati, studiosi (anche stranieri) e di tante scolaresche della provincia.

«Il sito del Parco del Pollino – racconta Milione – fece da traino ai tanti visitatori che scoprirono la natura dei luoghi e la bellezza dei rapaci custoditi in voliere ampie, situate a ridosso dei boschi. All’interno dell’area c’era una reception aperta ai visitatori e provvista di materiale divulgativo del centro oltre che il registro dei visitatori. Dal 2009 – continua ancora il primo cittadino di Acquaformosa – è incominciata la decadenza. Incomprensibilmente, l’Ente Parco non ha più dedicato nessuna attenzione all’area faunistica, pur essendo di sua proprietà. L’amministrazione Comunale, dal canto suo, si è completamente disinteressata dell’insediamento naturalistico, vivendolo spesso come un fastidio, così com’è successo per tante altre cose nel nostro piccolo borgo».

Ora la nuova amministrazione ha iniziato un’interlocuzione con i dirigenti, sia politici che amministrativi, del Parco, facendo seguire una serie di visite e perlustrazioni dei luoghi. «Da settembre a ottobre 2024 – continua la Milione -, ben 4 sono stati gli incontri con i dirigenti per tentare di evitare la chiusura del centro».

Il dirigente dell’ufficio tecnico di Acquaformosa ha chiesto all’Ente Parco un intervento urgente per provvedere alla manutenzione straordinaria delle voliere e della reception, per un totale di intervento conteggiato in circa 90 mila euro. Una nota di risposta del direttore ff funzioni, Pietro Serroni, ha sottolineato l’interdizione dell’accesso all’area faunistica al di fuori degli operatori deputati all’alimentazione dei rapaci, per la situazione precaria delle voliere.

«Personalmente – evidenzia il sindaco Milione – ho incontrato la Presidente ff. e il Consigliere del Parco Angelo Catapano nella sede di Rotonda, a cui è seguita una visita congiunta dei tecnici nel centro rapaci per trovare le risorse e impedire la chiusura. Nel frattempo -aggiunge- le disposizioni del Direttore ff. hanno prodotto gli effetti normativi per cui il 28 ottobre i rapaci sono stati trasferiti nella sede del CIPR di Rende e l’area faunistica di Acquaformosa è stata chiusa, si spera provvisoriamente».

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MONITORAGGIO

Rapporto Agenas sui servizi sanitari regionali: «balzo in avanti per la Calabria

Presentato il programma nazionale degli esiti, che riabilitano la nostra regione e la Sicilia per anni maglia nera. Soddisfazione espressa dal presidente Occhiuto

Presentato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il programma nazionale esiti secondo le valutazioni delle performance di 1363 ospedali pubblici e privati in base a 205 indicatori. Il Direttore Generale di Agenas Antonio Mantoan, ha dichiarato che «dopo gli effetti della pandemia, diminuisce il divario tra Nord e Sud e, anche Calabria e Sicilia, per anni maglia nera, fanno un balzo in avanti per miglioramento dell’assistenza ai pazienti. Iniziano ad esserci eccellenze anche al Sud con reparti ospedalieri di buona qualità. Questo credo sia anche il merito del Commissario Occhiuto e della sua squadra».

I miglioramenti rispetto all’anno 2022 si sono registrati presso l’Ospedale Spoke di Paola ( risultato al 10°posto fra le strutture ad alto volume che hanno raggiunto la soglia del 75% nel 2023 rispetto al 60% dei tre anni precedenti) dove gli interventi chirurgici per frattura del collo del femore su pazienti di età superiore ai 65 anni vengono effettuati entro le 48 ore dall’accesso. Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Il Direttore Generale di Agenas, l’ha definito balzo in avanti, dando merito al lavoro che la Struttura Commissariale sta facendo. Finalmente la Calabria recupera posizioni per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario, questo riconoscimento ci da gli stimoli giusti per fare ancora meglio e per continuare con determinazione le scalate che ci aspettano». Il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza Antonio Graziano ha dichiarato che «questo riconoscimento da parte di un soggetto terzo , autorevole, quale Agenas, certifica il cambio di passo della Governance Regionale e della nostra ASP. La sanità sta cambiando, sta evolvendo, sta gradualmente diminuendo il divario fra i territori e le Aziende sanitarie ed ospedaliere tradizionalmente virtuosi del nord e le Aziende del sud, Calabria in primis. Il lavoro da fare è notevole, ovviamente, per colmare questo gap atavico, frutto di disorganizzazione, mancanza di una visione alta sulla sanità, scarso senso di
appartenenza in chi lavora nelle aziende, assenza di una vera programmazione e pianificazione strategica».

«Come ASP di Cosenza siamo ovviamente orgogliosi per questo risultato – ha continuato Graziano -frutto di un lavoro di squadra da parte del dottor Massimo Candela e del suo gruppo di lavoro, cui va il mio ringraziamento per ciò che stanno facendo in sinergia con la Direzione strategica dell’Azienda che ha reso possibile realizzare siffatti modelli organizzativi che hanno portato a questo encomiabile risultato. Noi continueremo a lavorare con la stessa passione e determinazione, con uno spirito di ascolto verso chi ha a cuore la buona sanità, ben consapevoli che insieme si affrontano le sfide, insieme si vincono le battaglie, insieme si costruisce anche in Calabria un modello di sanità degna di un Paese civile. In tutto questo abbiamo il supporto, il sostegno del nostro Presidente Occhiuto, vero artefice di questa inversione di tendenza proiettata verso la normalizzazione del nostro SSR, apprezzata anche da organismi autorevoli e prestigiosi come Agenas».

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FURTO IN CITTA'

Cosenza, rubano un auto in via Popilia: inseguiti e arrestati dalla Polizia

I due uomini di 48 e 23 anni sono stati intercettati e bloccati da una volante mentre ancora indossavano guanti in lattice e con il volto travisato, insieme ad utensili per lo scasso.

Agenti delle Volanti della Questura di Cosenza hanno tratto in arresto in flagranza di reato due uomini di 48 e 23 anni, accusati di  furto aggravato in concorso. Dopo una segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112 che denunciava il furto in atto di un’autovettura ad opera di due persone con il volto travisato nella zona di Via Popilia, gli agenti della Squadra Volante, in transito su viale Mancini nell’ambito di servizi di controllo del territorio sono intervenuti sul posto e, dopo un breve inseguimento, sono riusciti ad intercettare l’autovettura con i due a bordo. Gli individui, bloccati con indosso ancora gli scaldacollo e i guanti in lattice calzati, sono stati trovati in possesso di utensili atti allo scasso.

I due, entrambi pregiudicati e con avviso orale in atto, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato e, su disposizione del pubblico ministero di turno, prima sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa di giudizio e, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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L'INDAGINE DELLA GDF

Danno erariale di un milione di euro: citato in giudizio dirigente dell’Asp di Cosenza

La Corte dei Conti attraverso le indagini della Guardia di Finanza di Castrovillari contesta al medico la mancata esecuzione della gara d'appalto per l'affidamento del servizio di fornitura

Una omissione degli adempimenti amministrativi ai quali era chiamato che è costata all’Asp di Cosenza l’acquisto di gas medicali puri ad un prezzo nettamente superiore di quello mediamente praticato da altre società per gli altri presidi ospedalieri della Provincia. E’ quanto contestato dalla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro ad un dirigente dell’Asp di Cosenza che stamane si è visto notificare l’atto di citazione in giudizio per un danno erariale procurato di circa un milione di euro.

Le indagini eseguite dai finanzieri della Compagnia di Castrovillari hanno scavato tra le carte del presidio ospedaliero locale scoprendo l’anomalia tra la documentazione acquisita durante l’operazione che ha permesso di analizzare la fornitura di un gas medicale necessario al corretto svolgimento delle attività sanitarie.

Le attività investigative, coordinate dal Procuratore Regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal Vice Procuratore Generale Giovanni Di Pietro, sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Castrovillari, hanno permesso di far emergere il dato dalla lettura di un contratto di appalto stipulato nell’anno 2005 tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e una impresa fornitrice operante nello specifico settore commerciale – mai aggiornato e prorogato da oltre dieci anni in totale dispregio della normativa sugli appalti per la Pubblica Amministrazione – in ragione del quale, sostanzialmente, il corrispettivo pagato non era mai stato adeguato ai prezzi di mercato correnti.

Il danno erariale, cagionato continuativamente per gli anni dal 2019 al 2023, veniva ricostruito in maniera certosina dalle Fiamme Gialle castrovillaresi attraverso l’analisi e la comparazione di fatture di acquisto inerenti alla stessa tipologia e quantità di gas medicale applicato dalle diverse società fornitrici di tutti i presidi ospedalieri facenti capo all’A.S.P. Cosenza.
L’attività svolta testimonia il diuturno impegno della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza nel contrasto ai fenomeni illeciti lesivi per il bilancio dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali che, soprattutto nell’assegnazione degli appalti, emarginano, di fatto, le imprese oneste dalle procedure e consentono l’infiltrazione dell’economia illegale in settori strategici.

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IN MONTAGNA

Escursionisti perdono l’orientamento sul monte Scaletra: recuperati dal Soccorso Alpino

Una squadra della stazione Pollino li ha raggiunti nel territorio comunale di Morano Calabro e riaccompagnati alle loro auto

Quattro escursionisti sono stati portati in salvo dal Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria – Stazione Alpina Pollino dopo aver chiesto aiuto perchè in difficoltà durante una escursione nel territorio comunale di Morano Calabro. Gli amanti della montagna avevano intrapreso il percorso che li avrebbe condotti in cima al monte Scaletra ma, a causa della mancata individuazione del sentiero, hanno sbagliato percorso e perso l’orientamento.

Trovandosi in difficoltà hanno chiamato direttamente il Soccorso Alpino che attraverso indicazioni precise, e grazie anche al supporto della Centrale Operativa Georesq, è riuscito a fargli imboccare il Sentiero Italia dove i tecnici del CNSAS Calabria li hanno raggiunti e riaccompagnati alle loro auto. Gli escursionisti sono stati ritrovati in buone condizioni fisiche.

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ESPERIENZA DI FORMAZIONE

La pizza senza glutine di Luca Tudda in Germania con un tour in camper

Amonoglù, Salumificio San Vincenzo e Calabria Food Porn protagonisti del viaggio on the road appena concluso che ha portato in giro un pezzo di Calabria

 

Cinque giorni on the road attraverso la Germania a bordo di un camper per sensibilizzare all’utilizzo delle basi pizza senza glutine nella ristorazione e promuovere il marchio Amonoglù insieme ad altri prodotti tipici calabresi. Ma anche una esperienza di formazione, per i ristoratori incontrati durante il tour, sul mondo gluten free, la sicurezza alimentare e le norme che caratterizzano la somministrazione di cibi per questa particolare tipologia di clienti della ristorazione che ha coinvolto anche l’associazione tedesca per celiaci. È la sintesi dell’esperienza da poco conclusa da Luca Tudda, pizzaiolo de l’A’mmasciata di San Marco Argentano, ideatore del marchio tutto calabrese per celiaci Amonoglù, condiviso insieme al team di Calabria Food Porn e uno sponsor d’eccezione come il Salumificio San Vincenzo, per una carovana di sapori ed esperienze attorno al cibo tutto made in Calabria.

Amonoglù nasce da un progetto ambizioso del pizzaiolo Luca Tudda, ovvero creare prodotti senza glutine di altissima qualità, lavorati artigianalmente ma allo stesso tempo dotati di lunga shelf life, semplicità nel loro utilizzo e praticità nel loro stoccaggio (si conservano a temperatura ambiente). Un prodotto ormai affermato nel mondo della ristorazione italiana che con questa mission in Germania ha voluto focalizzare l’attenzione dei ristoratori, tutti originari del Sud Italia, che all’estero hanno scelto di utilizzare le sue basi pizza senza glutine per la loro clientela.

Luca Tudda ha viaggiato per cinque tappe portando in tour i sapori della sua terra in un grande viaggio di gusto e gastronomia territoriale. Insieme a lui Wlady Nigro, volto noto tra le realtà social di narrazione della Calabria autentica, che ha raccontato in diretta sui suoi canali ufficiali l’intero gluten free tour. Da Schliersee a Marburg passando Trierr e Aidilingen Luca Tudda e Wlady Nigro hanno avuto modo di incontrare i ristoratori Luigi Tundo (pugliese), Salvatore Gullo (siciliano), Giuseppe Filippelli (calabrese di Santa Sofia d’Epiro che a gennaio festeggerà 50 anni di attività della sua insegna ristorativa), Concetta Ragusa (siciliana e vicepresidente di Federazione Italiana Cuochi Germania) tutti legati dalla forte identità di cucina delle origini che hanno scelto di utilizzare il marchio calabrese di preparati per celiaci.

Un tour gastronomico importante, di incontro con ristoratori e i clienti dove il pizzaiolo calabrese si è divertito in cucina insieme ai padroni di casa in serate a 4 mani, preparando le sue pizze gluten free e facendole assaggiare ai clienti in sala, a volte anche alla cieca. Senza svelare che si trattava di prodotti senza glutine la pizza è stata apprezzata da molti, che non hanno trovato alcuna differenza nel risultato finale.

«È stata un’occasione per focalizzare l’attenzione sulla celiachia, aspetto della ristorazione su cui bisogna fare più cultura, elevare la qualità della formazione degli operatori del settore, e promuovere i nostri sapori e le nostre tradizioni gastronomiche – dice Luca Tudda –  Per questo ringrazio il salumificio San Vincenzo, che ci ha accompagnato con i suoi prodotti in questo viaggio e che fa della genuinità delle produzioni e della artigianalità il suo punto di forza».

Anche l’influencer calabrese Wlady Nigro ha rilanciato la bellezza di questo viaggio. «Ogni volta che siamo all’estero e portiamo un pezzo di Italia e di Calabria l’accoglienza è meravigliosa. Promuovere la nostra terra e i nostri prodotti è importante e questa volta lo abbiamo fatto con un prodotto come quello di Luca Tudda che è necessario e testimonia come si possa fare impresa in modo intelligente».

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SANTA GADA

Le ricerche archeologiche di Laino Borgo protagoniste al Castrovillari Film Festival

Nel teatro Vittoria la conferenza del professor Fabrizio Mollo per raccontare la storia delle campagne di scavi che stanno riscrivendo la storia della Magna Grecia

Il cinema ambasciatore di cultura, il bene archeologico come valore sociale per un territorio. E’ questa la sintesi del coinvolgente incontro che stamane ha visto protagonista nel cine teatro Vittoria di Castrovillari il professor Fabrizio Mollo, dell’Università di Messina, che ha raccontato ad una platea di attenti studenti delle scuole superiori della città del Pollino la campagna di scavi sul colle di Santa Gada a Laino Borgo, dove le scoperte archeologiche stanno permettendo l’approfondimento della storia della Magna Grecia.

Inserito tra gli eventi culturali del Castrovillari Film Festival l’appuntamento ha visto il saluto iniziale dei direttori artistici della manifestazione Antonio La Camera e Francesco Sottile, l’introduzione del presidente del Gruppo Archeologico del Pollino, Claudio Zicari, la partecipazione del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e della dirigente scolastica del polo liceale Elisabetta Cataldi.

Proprio il sindaco di Laino Borgo ha sottolineato il valore degli scavi promossi dal professor Mollo sul colle di Santa Gada per «comprendere l’importanza delle nostre origini» e che ora – grazie alla Regione Calabria che ha ufficializzato un grande finanziamento per la costruzione del parco archeologico e del museo di Laino Borgo – «diventeranno patrimonio di tutti i calabresi. Non vediamo l’ora di poter condividere le nostre scoperte con una platea più ampia possibile».

A raccontare i successi delle campagne di scavo che si sono susseguite dal 2018 ad oggi è stato il professor Fabrizio Mollo che ha ricordato come il valore della ricerca e della conoscenza ha bisogno di essere divulgata. «A Santa Gada c’è uno straordinario scrigno di conoscenza che racconta l’identità culturale di quel luogo e che oggi serve per costruire il futuro». In un crocevia strategico per il territorio, che fa da cerniera tra Calabria e Basilicata, il grande insediamento scoperto in questi anni è un luogo di incontro tra Enotri, Greci e Lucania, che custodisce un grande patrimonio di reperti, strutture, produzioni votive, elementi che approfonditi potranno servire per ricostruire la storia di questa porzione di Calabria.