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NATURA INCLUSIVA

Frascineto pronto ad aprire il sentiero Arcobaleno: accoglierà anche persone con disabilità e non vedenti

Nella zona collinare di Eiannina sarà accessibile attraverso tavolette Braille che forniranno descrizioni relative alle specie arboree e la fauna autoctona

Sarà presto fruibile a Frascineto il sentiero Arcobaleno, situato nella parte collinare di Eianina. Il sentiero potrà essere utilizzato anche da persone con disabilità, poichè è capace di assicurare al non vedente il senso di orientamento e la sicurezza nello spazio intorno ad esso, quasi guidandolo attraverso la natura, grazie alle tavolette Braille, le quali forniscono una descrizione della relativa area in cui si sta sostando, delle specie arboree e arbustive collocate nelle vicinanze e della fauna autoctona della zona.

Ci sono anche diverse aree di sosta, con panche in legno, poste ad intervalli lungo il percorso, nonchè un area pic nic con tavoli e panche. «Si tratta – afferma il sindaco, Angelo Catapano – di un fiore all’occhiello per Frascineto, uno dei primi sentieri in Italia ad essere fruibile dalle persone con disabilità».

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RACCOLTA DIFFERENZIATA

Mormanno punta al modello di gestione collettiva dei rifiuti: ecco la compostiera di comunità

Il comune è risultato aggiudicatario di 50mila euro attraverso il bando promosso dal Parco nazionale del Pollino.

Rafforzare la qualità della raccolta differenziata, ridurre la quantità di rifiuti conferiti al servizio di smaltimento pubblico, e soprattutto dare vita ad un modello di gestione collettivo della frazione organica. Sono questi gli obiettivi di sintesi che l’amministrazione comunale di Mormanno, guidata dal sindaco Paolo Pappaterra, vuole portare a termine con la nuova attività finanziata dall’ente parco nazionale del Pollino: vale a dire l’acquisto della compostiera di comunità. 

«Un progetto che sta dentro una misura più ampia del Ministero dell’ambiente e della transizione ecologica che ha assegnato ai parchi circa 5milioni di euro per favorire, nelle zone economiche ambientali, la diffusione delle compostiere di comunità e al quale ci siamo subito candidati, attraverso il bando del parco nazionale del Pollino, per ottimizzare un modello sostenibile e responsabile di partecipazione collettiva che guarda alla tutela dell’ambiente come elemento primario» ha spiegato il primo cittadino di Mormanno, Paolo Pappaterra.

L’amministrazione comunale ha ricevuto circa 50mila euro per l’acquisto  materiale della compostiera e attivare le procedure che portino ad un modello di gestione collettivo della frazione organica, per smaltirla in loco in totale autonomia e utilizzare il compost prodotto, riducendo la quantità di rifiuto conferito al servizio pubblico di raccolta, quindi, riducendo anche i costi di smaltimento.

«Siamo sicuri – ha concluso Pappaterra – che i nostri cittadini, già attivi nel campo della raccolta differenziata per la quale siamo risultati comune riciclone negli ultimi anni, sapranno coinvolgersi fattivamente anche in questo nuovo modello di protagonismo ambientale, riducendo la produzione di frazione organica e sapendo conferire responsabilmente i rifiuti, diventando comunità che ricicla e tutela il paesaggio e i luoghi nei quali siamo chiamati a vivere».

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DATI AGENAS

Guccione: «l’ospedale di Cosenza è il peggiore d’Italia»

Il componente della direzione nazionale del Partito democratico sottolinea «un declino inarrestabile». Serve un piano operativo che preveda un cronoprogramma sull'apertura dei 305 posti letto che mancano all'appello.

«L’ospedale dell’Annunziata, nonostante le ottime professionalità mediche presenti e le recenti assunzioni da parte dell’università, viene definito dall’agenzia nazionale Agenas “il peggiore ospedale d’Italia”. E purtroppo, come sappiamo, al peggio non c’è mai fine». Così, in una nota, il componente la direzione nazionale Pd Carlo Guccione. «Il punto più evidente di un declino al momento inarrestabile – continua Guccione – riguarda i posti letto. Dei 730 posti letto per acuti previsti dal Dca della rete ospedaliera attualmente quelli realmente attivi sono 425, cioè 305 posti letto in meno. Può un presidio hub offrire un servizio ospedaliero efficiente per chi ha bisogno di cure e che proviene dall’intera provincia più grande della Calabria? E da un punto di vista economico e finanziario può reggere un’azienda che oggi vede drammaticamente crollare i ricavi dell’attività chirurgica e ambulatoriale e quindi delle prestazioni? Un buco di bilancio enorme».

«Solo così si può spiegare – continua l’esponente del Pd – la differenza enorme tra costo del lavoro e valore totale di produzione, di erogazione di prestazioni. Per dirla in altri termini il costo del lavoro dell’Annunziata è pari al 53,8% del costo totale, la percentuale più alta tra le aziende calabresi. L’attuale management è responsabile di una disorganizzazione che produce meno di quanto costa. L’Annunziata eroga meno servizi ai pazienti. Una direzione verticistica e autoritaria che privilegia il ricorso continuo e ingiustificato a consulenze esterne, che accumula enormi ritardi nell’ammodernamento tecnologico e che non valorizza al meglio il patrimonio delle risorse umane interne».

«Quello che manca, in primis, è una vera e propria visione attraverso l’elaborazione di un piano operativo che preveda un cronoprogramma dettagliato sull’apertura dei 305 posti letto che mancano all’appello. E che costringono decine e centinaia di persone con una diagnosi a bivaccare giorni e giorni in pronto soccorso, in attesa che si liberi qualche posto che sulla carta dovrebbe esserci ma non c’è. Da dicembre 2022 ad oggi, data di nomina di de Salazar al vertice dell’Annunziata, le criticità sono aumentate anziché il contrario. Quotidianamente si registrano disservizi, denunce, ispezioni interne ed esterne. Per ultimo una fuga di massa dal blocco operatorio, con richiesta di dimissioni e trasferimenti, che testimonia come nel cuore pulsante di un ospedale hub come quello di Cosenza c’è qualcosa di serio che non va. E che mette a rischio la salute di tutti i cittadini. Solo proclami e buone intenzioni da parte di de Salazar. Ci aspettiamo atti concreti con una chiara assunzione di responsabilità con atti e impegni e date certe. Così non si può più continuare. De Salazar – continua Guccione – deve impegnarsi di meno nello sfornare consulenze e molto di più nell’impedire che l’hub dell’Annunziata sia declassato a spoke. Occhiuto, se c’è e sappiamo che c’è, batta un colpo…».

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MADE IN ITALY

Giornata della ristorazione: il 18 maggio l’evento diffuso per promuovere il cibo e le ricette della tradizione

Laura Barbieri presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Cosenza rivolge l'invito ai colleghi per aderire alla giornata nazionale

«Continuare a rendersi protagonisti di quella ospitalità capace di promuovere la scoperta dei luoghi attraverso il cibo e le ricette della tradizione è una responsabilità che quanti operano nel settore devono sposare con convinzione ed orgoglio». È quanto dichiara Laura Barbieri che nella veste di presidente provinciale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) rivolge un invito ai propri colleghi a voler aderire da protagonisti alla Giornata della Ristorazione in programma per il prossimo 18 maggio.

L’obiettivo della Giornata promossa da Confcommercio Cosenza, guidato da Klaus Algieri, è quello di riunire ristoratori di ogni livello per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana. La Giornata della ristorazione è anche solidarietà. Aderendo, infatti, gli esercizi potranno promuovere l’iniziativa Charity promossa da FIPE, che si impegna a devolvere fondi per finanziare iniziative di natura sociale della Caritas.

https://www.giornatadellaristorazione.com/adesione/È, questo, l’indirizzo sul quale iscriversi, indicando il piatto o il menu dedicato alla Giornata.

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DOVE TUTTO E' COMINCIATO

La lunga storia del vino in Calabria protagonista del Vinitaly 2024

Regione Calabria e parchi archeologici di Sibari e Crotone in sinergia per recuperare i fasti del passato e creare un nuovo modello di sviluppo a base culturale

La lunga storia d’amore tra il vino e la Calabria è stata raccontata al Vinitaly, nel padiglione 12, anche attraverso l’archeologia. “Dove tutto è cominciato” – questo il claim ideato dalla Gagliardi Associati per il racconto dell’esperienza vitivinicola regionale per l’evento fieristico veronese 2024 – ha voluto sottolineare come la Calabria del vino sta arricchendo con vigore e consapevolezza l’eredità del passato. Ha riscoperto l’orgoglio della propria identità, ha messo a dimora un ritrovato amore per le sue origini con slancio contemporaneo.

Sensibilità e visioni sono in fermento anche grazie alla forte impronta culturale offerta dalla sinergia tra la Regione Calabria e la direzione dei musei di Sibari e Crotone che hanno permesso di portare a Verona delle riproduzioni di reperti provenienti dal Museo archeologico Nazionale di Sibari e collegati alla plurimillenaria storia del vino in quella che oggi è la Calabria.

Nell’area centrale del padiglione 12 della Regione Calabria è stato possibile osservare la riproduzione delle Coppe da vino (Broglio di Trebisacce 1200-1100 a.C.), l’anfora da trasporto di tipo Miceneo (Broglio di Trebisacce 1200.1100 a.C.),  l’anfora da trasporto di tipo Corinzio (Francavilla Marittima 450-400 a.C.), il cratere a campana a figure rosse con decorazione sovradipinta (350-300 a.C.), la ccppa da vino (Kylix) del Gruppo del cigno rosso (350-300 a.C.) i cui originali sono custoditi  presso Museo archeologico Nazionale della Sibaritide.

Dove tutto è cominciato

Mai claim fu più azzeccato per sottolineare la forte identità della Calabria come terra del vino per eccellenza. «La vinificazione ed il consumo di vino, infatti, – ha spiegato il direttore del museo di Sibari, Filippo Demma protagonista a Verona della giornata di apertura insieme al presidente Occhiuto e l’assessore Gallo – approdano nel Mediterraneo occidentale, provenendo da Oriente, nella tarda età del bronzo (circa 3.400 anni fa). Sono probabilmente i greci ed i fenici a portare sulle proprie navi il nettare degli dei, ma anche le tecniche per la sua produzione, come testimoniano una serie di reperti tra cui le anfore micenee rinvenute in buon numero nell’alto Jonio cosentino. Importate dalla Grecia o prodotte localmente da artigiani emigrati, esse sono associate al vino e costituiscono le più antiche testimonianze del suo consumo nella penisola Italica».

L’esemplare esposto in copia al Vinitaly nello stand Calabria proviene proprio dall’area di Sibari, dove furono rinvenute in antiche capanne diverse serie di vasi fatti per contenere, versare e bere vino, come le coppe in argilla grigiastra che si possono ammirare sempre esposte in copia nello stand, che si datano a circa 3.200 anni fa. «Ma il fortissimo legame fra il vino e la terra che oggi chiamiamo Calabria – spiega il direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma – è testimoniato dal nome stesso che gli antichi Greci in età storica attribuirono a gran parte di questa regione: Enotria, dal greco oinos – che significa appunto vino – o da “Oinotron” che è il palo secco della vigna».

Dopo la fase pionieristica dell’età del Bronzo, infatti furono ancora i greci, attraverso le colonie in occidente, a diffondere capillarmente la produzione, il consumo e la cultura del vino in Italia. Nelle colonie greche come Sibari e Crotone – fondata intorno al 720 a.C. – o Thurii, che visse a partire dal 444 a.C., il vino veniva prodotto, consumato, ma anche importato, come testimoniano migliaia di anfore da trasporto provenienti dal mediterraneo orientale, come quella corinzia esposta in copia al Vinitaly e rinvenuta nella Sibaritide. Particolarmente famoso il vino di Sibari, dove la produzione era così abbondante che, pare, a un certo punto il vino prodotto in vigna venisse trasportato in città ed al porto direttamente tramite condutture in terracotta. Dei veri e propri “enodotti”.

«Perché è importante il recupero di questa tradizione», si chiede Demma? «Oltre che per ragioni storiche – spiega il direttore del Parco archeologico sibarita – soprattutto perché nel nostro passato si possono trovare le radici di un nuovo sviluppo locale su base culturale che parta dalla Sibaritide e dal Crotonese coinvolgendo la Calabria e i territori che componevano la Magna Graecia». Il tema, e le prospettive future ad esso collegate, sono state oggetto di un ampio confronto svoltosi proprio al Vinitaly, presenti e protagonisti, insieme a Demma, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo: «Come i documenti archeologici attestano – sottolinea Gallo – la nostra terra ha sempre occupato una posizione di preminenza nello scenario vitivinicolo nel cuore del Mediterraneo, in termini commerciali e di progresso tecnologico».

«Sensibilità e visione sono in fermento: nel solco degli intendimenti programmatici confermati anche a Verona dal Presidente Occhiuto, possiamo parlare di una nuova era in divenire basata sulle eccellenze vitivinicole calabresi – ha concluso Gallo –  È l’obiettivo che perseguiremo attraverso specifiche iniziative, già nei mesi a venire, d’intesa con il Parco archeologico di Sibari e Crotone».

 

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IL DRAMMA

Muore dopo la risonanza con mezzo di contrasto: la Procura di Castrovillari apre indagine

Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sul decesso di una 54enne romena avvenuto a Corigliano Rossano

Quattro medici indagati dalla procura di Castrovillari a causa del decesso di una 54enne di origine romena, dopo aver effettuato una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. La donna, dopo aver svolto l’esame presso un istituto clinico privato di Cosenza, è tornata a Corigliano Rossano, luogo in cui risiedeva, ed il suo cuore ha cessato di battere dopo circa sei ore.

Gli uomini della Procura, competente per territorialità, vogliono approfondire le cause della morte e hanno cosi disposto l’esame autoptico. Il conferimento e l’esecuzione dell’incarico peritale è stato espletato ieri a Castrovillari. L’obiettivo è quello di fare piena luce sulla vicenda giudiziaria che ora è nella fase preliminare e gli atti irripetibili sono svolti a tutela delle persone sottoposte a indagine.

Causa del decesso

Quello che si vuole capire innanzitutto e se esista un nesso di causalità tra la somministrazione del mezzo di contrasto e l’evento mortale o se il decesso sia giunto per altri motivi. I medici legali dovranno fornire una risposta adeguata in seguito alla quale il pubblico ministero titolare del procedimento penale si determinerà in un senso o nell’altro per le successive attività investigative.

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SCEMPIONS LEAGUE

Calcio a 5 UISP. Vince l’Autoscuola Armentano

Un avvincente torneo che ha visto le sei formazioni partecipanti sfidarsi per ben tre volte tra di loro. A fine maggio le fasi regionali nel catanzarese.

Si è conclusa l’edizione 2023/2024 del torneo di calcio a 5 UISP “Scempions League”. A vincere questa edizione che si è tenuta presso il rettangolo di gioco “Tiki Taka” è stata la formazione dell’Autoscuola Armentano con 37 punti davanti all’Havana Club (33) e Gigastore (27). Un avvincente torneo che ha visto le sei formazioni partecipanti sfidarsi per ben tre volte tra di loro. Capocannoniere del torneo è stato Matteo De Leo dell’Havana Club che ha realizzato ben 73 reti, miglior portiere è invece stato premiato Antonio Fazio dell’Autoscuola Armentano che ora, in qualità di vincitrice, approderà alle finali regionali che si terranno a fine maggio a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio nel catanzarese. Complimenti alla formazione dell’Autoscuola Armentano composta da: Domenico Armentano, Valerio Ciardullo, Paquale Coscarelli (25 reti) , Antonio Fazio, Massimiliano Lombardi (17 reti), Michele Maradei, Domenico Massa, Mattia De Franco,Alessandro Di Gregorio (23 reti) , Cristian Nicolao, Mattia Storino e Luca Tucci.

 

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FESTIVAL DI LETTURE

Pollicino Book Fest: nella prima giornata l’autrice di Giulio Coniglio

Domani Nicoletta Costa aprirà la prima giornata dell'evento disegnando dal vivo per i bambini delle scuole dell'infanzia

Sarà Nicoletta Costa, autrice di uno dei personaggi più conosciuti e amati dai bambini, Giulio Coniglio, ad aprire domani la prima edizione del Pollicino Book Fest in programma fino al 23 aprile a Castrovillari. Nel 1999, su richiesta del suo agente Marcelo Ravoni per l’editore Panini ragazzi, disegnò il personaggio che è diventato un cult per la letteratura dell’infanzia. Timido e pauroso di carattere Giulio Coniglio nella sua semplicità manda ai bambini, ma anche agli adulti che leggono le storie ai bambini, un messaggio di inclusione e condivisione: avere tanti amici, la solidarietà e la fratellanza tra “animali” di diverse specie.

L’autrice Costa sarà al Teatro Sybaris domani mattina alle ore 10:30 per il primo appuntamento del festival cittadino raccontando e disegnando dal vivo per i bambini delle scuole dell’infanzia, tenendo cosi a battesimo l’evento che per cinque giorni animerà la città con appuntamenti in teatro, librerie, gelaterie e caffè bistrot.

Per il compleanno di Giulio Coniglio, nel pomeriggio, bambini e famiglie potranno festeggiare con il gelato coniglio pensato per l’occasione dalla Gelateria Capani dove a partire dalle 16:30 si celebreranno i 25 anni del simpatico personaggio delle storie.

Emozioni e manga invece nel laboratorio delle 19:00 presso Emy’s Bakery al quale prenderanno parte Beniamino Sidoti e Davide Sarti prendendo spunto dal libro “Stati d’animo”.

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TUTTI IN SELLA

Trecento chilometri a cavallo: partito da Frascineto il Viaggio nei parchi del sud

Promosso dall'associazione Natura a Cavallo, porterà decine di cavalieri dal Pollino all'Alta Murgia alla scoperta dei geositi

Si chiama “Viaggio nei Parchi del Sud. Dal Pollino all’Alta Murgia, incontrarsi nei Geositi” il tour a cavallo che decine di cavalieri dell’associazione “Natura a Cavallo Asd” hanno intrapreso da ieri e che li condurrà per circa 300 km tra le bellezze naturalistiche di Calabria, Basilicata e Puglia. La partenza da Frascineto dove sono stati accolti dal Centro Ippico Iannibelli, diretto da Vincenzo Iannibelli e referente per la Calabria dell’Asd NAC presieduta a livello nazionale da Mauro Ferrari che ha fortemente voluto questa iniziativa.

Alla prima tappa i cavalieri italiani sono stati salutati dal Direttore del Parco Nazionale del Pollino, Arturo Valicenti, dal Sindaco del Comune di Frascineto nonché consigliere del Direttivo del Parco Nazionale del Pollino, Angelo Catapano, dal consigliere del comune di Castrovillari,  Nino La Falce e dal Parroco di Frascineto Otvos Papa’s Gabriel Sebastian, prima di avviarsi alla scoperta delle bellezze naturalistiche del Parco Nazionale del Pollino

L’evento distribuito su più giornate prevede un itinerario che si snoda, senza soluzione di continuità dalle terre di Puglia, fino all’area Jonica di Calabria, in un territorio ampio che alterna Geositi e GeoPaesaggi variegati “di terra e di acqua”, aree protette e punti di interesse di alto valore non solo geologico ma anche naturalistico, storico e culturale. I partecipanti attraverseranno lungo il percorso i territori e le aree protette del Parco Nazionale del Pollino, del Parco Regionale della Murgia Materana e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. L’iniziativa ha lo scopo molto ambizioso di voler favorire la conoscenza dei siti e delle aree di rilevanza geologica, ecologica e paesaggistica, in particolare nel sistema delle aree protette e dei Geo Parchi e favorirne la fruizione integrata attraverso sistemi di mobilità lenta nella ampia rete del territorio che li contiene; promuovere attività di partnership consolidate tra i territori coinvolti nell’ottica della programmazione turistica integrata e della pianificazione strategica sul tema “infrastrutture verdi in area vasta interregionale”; promuovere l’equiturismo quale forma di turismo lento e sostenibile su itinerari di lunga percorrenza, attento alla qualità e ai valori territoriali; promuovere la creazione di nuove attività e servizi specifici, anche attraverso nuovi operatori economici e protocolli di collaborazione tra le strutture ricettive esistenti sui percorsi; connettere i Parchi attraverso il recupero rete tratturale protetta, delle vie storiche (es. Herculea, Francigena, Traiana, Appia,) dei sentieri (es .Sentiero Italia), delle mulattiere e le antiche vie di transumanza.

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ESCALATION CRIMINALE

Libera Cassano: serve un cambio di mentalità radicale contro la presenza asfissiante della ‘ndrangheta

Dopo gli ultimi atti incendiari nella Sibaritide il presidio "Fazio Cirolla" chiede una rivoluzione sociale a chi abita nei contesti soffocati dalla criminalità organizzata

Due mesi fa don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera, era a Cassano sfilando con Libera tra le strade della città colpita dall’escalation criminale che oggi ancora una volta sembra non fermare la sua corsa. I fatti di questi ultimi giorni dimostrano che «tutta l’area della Sibaritide continua ad essere soffocata dalle intimidazioni». Lo afferma il presidio di Libera Cassano intitolato a “Fazio Cirolla” sottolineando che «auto e attività commerciali incendiati sono il frutto della mentalità violenta della ‘Ndrangheta»

«A questo punto non bastano più gli attestati di vicinanza, di solidarietà alle vittime e agli imprenditori ma serve un cambio di mentalità radicale. Esistono – continua Libera – nel nostro territorio troppe connivenze a tutti i livelli con la ‘Ndrangheta che già tante attività economiche ha avocato a sé. Nessuno si senta offeso quando si dice che nel nostro territorio la presenza della criminalità organizzata è asfissiante. Occorre prenderne coscienza e non nascondere la polvere sotto il tappeto».

Per il presidio cassanese dell’organizzazione di don Ciotti contro le mafie «bisogna evitare di girarci dall’altra parte, senza aspettare che siano sempre gli altri a denunciare e prendere iniziative a tutela della legalità, termine tanto abusato. La scelta di don Ciotti di marciare per le strade di Cassano non è stata casuale e, purtroppo, i fatti degli ultimi mesi confermano tutte le nostre preoccupazioni e i nostri timori».