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PROGRAMMA G.O.L.

Lavoro e inclusione: al via i tirocini gratuiti per soggetti svantaggiati

Il centro per l'impiego di Castrovillari, con il supporto di Sviluppo Lavoro Italia Spa e il comune, presenterà l'offerta del programma Garanzia Occupabilità Lavoratori

Il Centro per l’impiego di Castrovillari, con il supporto di Sviluppo Lavoro Italia Spa e in collaborazione con il Comune di Castrovillari, ha organizzato per giovedì 7 marzo 2024 alle ore 10,30, nella Sala Consiliare, in Piazza Municipio 1, il workshop di approfondimento sul Percorso n.4 “Lavoro e Inclusione” del programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (G.O.L.), finalizzato al miglioramento dell’inserimento lavorativo e alla ridefinizione dei servizi del lavoro.

Il percorso “Lavoro e inclusione” è specificamente dedicato ai beneficiari del cosiddetto cluster 4 – come da risultato della fase di profilazione e assessment – ed è quindi attivabile nei casi di bisogni complessi, con ostacoli che vanno oltre la dimensione lavorativa.

L’incontro, aperto a tutta la rete territoriale dei servizi educativi, sociali, di conciliazione e agli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e alla formazione, sarà occasione per presentare e confrontarsi sull’Avviso 3 di GOL per l’attivazione dei Tirocini di Inclusione Sociale (T.i.s.), previsti nel percorso 4 e fortemente promossi dalla Regione Calabria.

I tirocini rappresentano anche un’opportunità significativa per le aziende del territorio comunale di accogliere come tirocinanti soggetti svantaggiati di età compresa tra i 15 e i 64 anni, presi in carico dai servizi sociali e/o sanitari competenti in risposta a bisogni complessi che richiedono interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, attivazione di prestazioni sociali.

I beneficiari della misura saranno supportati dalla suddetta rete territoriale, la quale si propone di facilitare il processo di transizione verso il mondo del lavoro.

Ai tirocinanti ammessi è riconosciuta dalla Regione Calabria un’indennità di partecipazione mensile per una durata massima di sei mesi. A carico dell’azienda sono le spese assicurative.

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L'INDAGINE

Castrovillari: scoperti altri 7 chili di marijuana, armi e munizioni

Erano nascosti tra la vegetazione nei pressi dell'abitazione di un ventunenne all'interno di alcuni bidoni di plastica.

Si allarga l’indagine che nei giorni scorsi ha portato i Carabinieri di Castrovillari a smantellare un gruppo di sette persone considerate un riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area del Pollino. Durante l’operazione dei Carabinieri coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari all’esito della perquisizione domiciliare delegata dalla Procura di Castrovillari nei confronti di S.L., di 21 anni, il prezioso contributo offerto dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e dal fiuto del cane anti-droga del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia ha portato al rinvenimento di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, armi e munizioni.

Dopo aver accuratamente ispezionato tutta l’abitazione del ragazzo, gli infallibili Cacciatori di Calabria, specializzati ed addestrati nella ricerca in zona impervie e di difficile raggiungimento, si sono letteralmente calati in una scarpata adiacente l’immobile, caratterizzata da fitta vegetazione composta per lo più da canne di bambù.

Rovistando tra gli alti arbusti, i Carabinieri hanno trovato tre bidoni in plastica con all’interno diverse buste contenenti marijuana, tutta già in infiorescenza e pronta per essere immessa nel mercato al dettaglio. La forma, il colore e gli adesivi dei contenitori era coincidente con un ulteriore bidone trovato nella piena disponibilità del soggetto. È a questo punto che le operazioni di ricerca si sono allargate in tutta l’area dove, al termine della ricognizione, sono stati trovati ulteriori 3 bidoni, al cui interno vi erano in totale più di 7 chili di marijuana.

Ma non è tutto. In altri secchi da vernice ancor più nascosti tra la vegetazione, i Cacciatori hanno rinvenuto due pistole: si tratta di un revolver calibro 11, modificato in calibro 36, ed una pistola Beretta con matricola abrasa. Entrambe le armi erano ben oliate, in buono stato di conservazione ed avvolte tra indumenti, carta di giornale e cellophane. Oltre a ciò anche 191 munizioni di vario calibro, sia per armi lunghe che per armi corte.

Coordinati direttamente dallo stesso Procuratore della Repubblica, Alessandro D’Alessio, il giovanissimo, al quale era stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, è stato immediatamente arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari. Il soggetto, da considerare comunque presunto innocente fino a sentenza passata in giudicato, è indagato per i reati di detenzione illegale di armi ed arma clandestina, nonché di sostanza stupefacente.

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CONVEGNO

“Il randagismo canino a Castrovillari: corretta gestione del fenomeno”

Nello specifico saranno presentati i risultati di un’indagine tecnico-scientifica sulla popolazione canina vagante a Castrovillari realizzata dal Gruppo “Passione Animali” dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione”.

Si svolgerà a Castrovillari sabato 9 marzo alle ore 18 presso il Centro di formazione ALAS il convegno “il randagismo canino a Castrovillari: risultati di un anno di studio tecnico scientifico nel territorio di Castrovillari e corretta gestione del fenomeno”. Il convegno è organizzato dal Gruppo “Passione Animali” dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione” di Castrovillari.

Tema del convegno è il randagismo canino. Nello specifico saranno presentati i risultati di un’indagine tecnico-scientifica sulla popolazione canina vagante a Castrovillari realizzata dal Gruppo “Passione Animali” dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione”. L’associazione castrovillarese ha svolto, attraverso i suoi volontari, coordinati da Mariella Buono, un censimento del randagismo canino a Castrovillari.  Il monitoraggio (fa seguito ad altri due monitoraggi svolti sempre dall’associazione nel 2011 e nel 2016) ha avuto la durata di un anno (da ottobre 2022 a settembre 2023) nell’intento di contribuire alla riduzione del randagismo canino fornendo dati reali attuali del fenomeno randagismo canino nel territorio del comune di Castrovillari agli enti preposti per legge (nello specifico Comune di Castrovillari e Azienda Sanitaria locale) ad affrontare il problema randagismo canino. Questi dati del censimento saranno utili per la pianificazione e lo sviluppo di programmi di controllo delle popolazioni canine.

Relatori del convegno saranno il Presidente di “Solidarietà e Partecipazione” nonché consigliere regionale della Calabria Ferdinando Laghi; la biologa Mariella Buono e l’avvocato Francesco Martire dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione; l’assessore all’ambiente Pasquale Pace e Debora Salvaggio del Comune di Castrovillari; il Veterinario Pierpaolo Avolio dei Servizi Veterinari di Castrovillari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

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CONSEGNATA LA CHARTER

Nasce il Lions Club Castello Aragonese

La cerimonia ufficiale si è tenuta ad Altomonte nel salone Razetti. Per l'occasione consegnato anche il premio Ferdinando D'Aragona a Pippo Callipo.

Si è svolta nel salone “Razetti” di Altomonte, la cerimonia di presentazione della nascita del Lions Club Castello Aragonese Pollino-Sibaritide- Valle dell’Esaro. In questa occasione il Club, sponsorizzato dal Lions Club Padula Certosa, ha ricevuto dal governatore del distretto 108 Ya Pasquale Bruscino,  la sua “ Charter”, la carta costitutiva ufficiale dello storico club nato oltre cento anni addietro in america. A presiedere il nuovo club Luigi Postorivo, medico chirurgo del nosocomio castrovillarese, che nel suo discorso ha augurato di poter proseguire in un clima di amicizia e armonia il percorso del gruppo affiancato nella costituzione, dai Lions Guida Achille Morcavallo e Rodolfo Trotta.

Durante la serata tutti i 31 soci hanno ricevuto dal governatore e dal neo presidente, la spilla dei Lions, simbolo di appartenenza al club, il   Governatore Bruscino ha anche donato ai soci un Angelo custode. A sottolineare l’importanza del nuovo club, si legge in una nota stampa, la presenza dei sindaci di Altomonte, Gianpietro Coppola, di Castrovillari, Domenico Lo Polito, di Roggiano Gravina Salvatore De Maio di Giancarlo Lamensa vice presidente della Provincia di Cosenza e di S.E. Mons. Francesco Savino Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio e vice presidente CEI.

La serata è stata anche l’occasione per il nuovo club di consegnare a Filippo Callipo il premio “Ferdinando D’aragona” per i suoi meriti imprenditoriali. Il premio in argento, realizzato dall’orafo Vincenzo Linardi, di Altomonte, rappresenta lo stemma degli Aragonesi posto all’ingresso del Castello Aragonese di Castrovillari.

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PROTAGONISMO DEI GIOVANI

Mormanno: i tamburi di Monte Cerviero diventano associazione

Il nuovo sodalizio consolida l'esperienza ventennale di un gruppo di appassionati che ha scelto come presidente Giuseppe Cirelli. Pappaterra: «auguriamo un futuro radioso e pieno di successi a tutti i membri».

Realizzare e promuovere attività culturali in ambito medievale e non, relativamente all’attività principale di spettacoli musicali e artistici tramite l’utilizzo e la pratica dello strumento musicale principale: il tamburo. E’ lo scopo della neonata associazione di Mormanno “Tamburi di Monte Cerviero”, tenuta a battesimo nei giorni scorsi all’interno della sala conferenze della galleria d’Alessandro. In realtà un sodalizio con oltre vent’anni di esperienza che si concretizza in associazione affidando la prima presidenza a Giuseppe Cirelli che guida questo gruppo di appassionati per le percussioni ed il Medioevo fino dal 2001.

«La costituzione dell’associazione, dopo una ventennale esperienza, vuole dare un nuovo impulso e nuove energie per intraprendere percorsi di crescita rivolti soprattutto alle nuove generazioni di Mormanno e dintorni, con il coinvolgimento dei giovani in varie attività in essere» ha spiegato il presidente intervenendo al momento di presentazione ufficiale con il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra, il presidente nazionale della Fitp, Gerardo Bonifati, e Marcello Perrone, presidente comitato regionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari.

Per il sindaco Pappaterra l’ufficializzazione dell’associazione Tamburi di Monte Cerviero è «una pietra miliare per la Comunità di Mormanno». Il sodalizio che raduna diversi giovanissimi «si proietta verso un futuro luminoso pieno di promettenti opportunità di crescita. In soli pochi mesi dalla loro costituzione, hanno già fatto parlare di sé grazie alle loro eccellenti doti artistiche, al profondo impegno culturale e alla notevole capacità di attrarre risorse esterne, come dimostra la loro partecipazione e successo ad un bando regionale».

Al nascente sodalizio Paolo Pappaterra ha augurato «un futuro radioso e pieno di successi» estendendolo «a tutti i membri di questa nascente realtà». L’obiettivo dell’associazione che si è anche affiliata alla FITP è quello di crescere numericamente e qualitativamente con l’ambizione di diventare un gruppo di riferimento del panorama medievale e culturale calabrese.

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IL MERCATINO

Vintage market: a Castrovillari ritorna l’esperienza per ridare nuova vita a vecchi oggetti

Nel Protoconvento Francescano domenica 3 marzo dalle 10 del mattino fino a sera sarà possibile vendere, scambiare oggetti, dischi, riviste, abiti e chincaglierie. Una iniziativa di Oikos Pollino con il patrocinio dell'amministrazione comunale

Partito in forma ridotta è già diventato un appuntamento nutrito di collezionisti e privati pronti a mettere in mostra il meglio della roba usata, che prova a riprendere nuova vita. Ritorna domenica 3 marzo nel Protoconvento Francescano il Vintage market, organizzato da Oikos Pollino con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Castrovillari. Sostenuto anche da alcuni sponsor privati l’evento è nato dall’idea di alcuni privati per riciclare prodotti che per un motivo o per un altro erano accantonati in un cassetto o in una soffitta e farli ritornare utili per qualcun altro.

Una opportunità anche per stare insieme in modo da realizzare un’edizione mensile. Sono molte le iniziative del genere nate in Italia e nel mondo negli ultimi anni che hanno assunto i nomi più disparati ma l’obiettivo è unico: far rivivere oggetti che se hanno perso un senso per noi, per altri lo possono riacquistare nel segno della condivisione e soprattutto dei rapporti umani. Dalle 10:30 alle 20.30 si potrà vendere, scambiare oggetti, dischi, riviste, abiti e chincaglierie varie spesso anche amate, ma ormai inutili, dormienti e impolverate, da anni accumulate negli angoli delle soffitte.

L’utile e il dilettevole si incontrano: consumare eticamente, reciprocità e interazione tra la gente, diventano ingredienti fondamentali di un nuovo modo di creare aggregazione. Non mancherà la zona hobbisti e antiquariato.

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NUOVI COLPI

Topi d’appartamento: ritorna a crescere l’allarme sociale tra i cittadini

Nei giorni scorsi l'intervento di alcune guardi giurate di Assipol hanno sventato un furto presso l'abitazione privata. Indagano i Carabinieri di Castrovillari

Sembra non avere fine l’odissea dei furti in appartamento che da diversi mesi e a cicli continui sta interessando la città di Castrovillari. Dopo una fase di calma, seguita all’ondata di colpi andati a segno alcuni dei quali con i proprietari all’interno delle proprie abitazioni, la banda o le bande di topi d’appartamento sembra essere ritornata alla carica.

Da alcuni giorni infatti sono diverse le segnalazioni di cittadini che denunciano colpi messi a segno dai malviventi o tentativi di furto. Come quello dell’altra sera quando a mettere in fuga l’arrivo degli uomini senza volto e nome hanno contribuito il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e delle guardi giurate di Assipol. E’ l’ora di cena quando con i proprietari all’interno di un’abitazione privata si accorgo che qualcuno sta tentando di entrare nella proprietà e lanciano l’allarme. Una pattuglia di Assipol in concerto con i Carabinieri del Comando Compagnia di Castrovillari si recano nella proprietà e mettono in fuga i malintenzionati. Per fortuna nessun oggetto è stato trafugato, ma per i proprietari tanto lo spavento per quanto accaduto.

Sul caso indagano i Carabinieri di Castrovillari da mesi impegnati nelle indagini a tutto campo per dare un volto e un nome a questa banda di ladri. Dalle prime informazioni sommarie la banda agirebbe utilizzando una Lancia Delta e sarebbe composta da almeno quattro persone. Sono stati gli occhi elettronici delle telecamere di sorveglianza installati per difendere il perimetro dell’abitazione ad aver raccolto le informazioni preziose che ora sono al vaglio degli inquirenti.

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RADICI MAI DIMENTICATE

Gli arbereshe di Calabria tornano in Albania per celebrare l’eroe Scanderbeg

Una delegazione composta da diversi sindaci delle comunità regionali, insieme al presidente della Fondazione delle comunità albanesi Ernesto Madeo e all'assessore alle minoranze linguistiche, raggiungeranno a Tirana il presidente albanese, Bajram Begaj

Si terrà domani, nella capitale Tirana e nella storica città di Lezhë, un doppio appuntamento di alto profilo istituzionale con il Presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, che vedrà protagonista una delegazione di rappresentanza arbëreshe della Calabria, guidata dall’assessore alle Minoranze Linguistiche, Gianluca Gallo, e dal Commissario straordinario della Fondazione “Istituto Regionale per le Comunità Arbëreshe di Calabria”, Ernesto Madeoper l’evento che celebra la nobile storia dell’eroe Giorgio Castriota Scanderbeg.

Ai due eventi parteciperanno per la prima volta anche i Prefetti di Catanzaro, Cosenza e Crotone, a cui si affiancheranno i Presidenti delle Province ed i sindaci (o loro delegati) delle comunità di Caraffa di Catanzaro, Carfizzi, Falconara Albanese, Firmo, Lamezia Terme, Lungro, Maida, Marcedusa, Pallagorio, San Basile, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Nicola dell’Alto e Santa Sofia d’Epiro. “Conosce –  afferma l’assessore Gallo – un’altra importante tappa il percorso di rafforzamento dei legami storici, culturali e istituzionali tra l’Albania, la Calabria e la sua comunità arbëreshe: l’invito del Presidente Begaj ne rappresenta il simbolo evidente. Esprimiamo gratitudine – aggiunge – per questo nuovo passo, perché siamo convinti che esso possa rappresentare un’ulteriore opportunità da cogliere per rinsaldare le radici di una relazione antica, mai dissoltasi nei secoli, nonostante varie difficoltà, e che tocca a noi tutti, adesso, irrobustire e rilanciare, perché giunga intatta alle giovani generazioni».

Grazie al coordinamento organizzativo e logistico della Fondazione Arbëreshe di Calabria, per come espressamente richiesto dal Presidente Begaj, sono state invitate a partecipare all’evento tutte le altre comunità residenti nelle varie regioni d’Italia. All’appello hanno risposto con entusiasmo i sindaci e le comunità di Casalvecchio di Puglia, Maschito (Basilicata), Montecilfone (Molise), Palazzo Adriano (Sicilia), Piana degli Albanesi (Sicilia) e Ururi (Molise). «Con le sue attestazioni di fiducia e attenzione continuamente rivolti nei confronti della Fondazione – dichiara il Commissario straordinario Ernesto Madeo – il Presidente della Repubblica di Albania dimostra di essere un amico fraterno degli arbëreshe di Calabria e di tutte le comunità diffuse in regioni e luoghi del mondo che vedono nel nostro sangue sparso la forza dell’unità e della condivisione di una storia e di una nobiltà di sentimenti fraterni».

«Un percorso di costruzione di relazioni e conoscenza reciproca reso possibile – conclude – dalla visione del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e del lavoro di rinnovamento e rilancio dell’assessore Gianluca Gallo, con cui stiamo lavorando con sinergico entusiasmo e comune senso prospettico per il perseguimento dei fini statutari e istituzionali che la Fondazione ha la missione di perseguire».

 

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CHIESA NEL MIRINO

Un bossolo recapitato al vescovo Attilio Nostro

«Gli attacchi che come comunità ecclesiale stiamo subendo in questi giorni sono un'offesa contro Dio e la società civile. In silenzio e con grande dolore stiamo pregando affinché immediatamente si ponga fine a queste azioni criminali che stanno creando tanta disperazione nella nostra Diocesi» ha dichiarato il presule della chiesa di Mileto

Ancora un’intimidazione ai danni della Chiesa vibonese. Dopo i parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, questa volta è toccato direttamente al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, al quale, ignoti, hanno lasciato nella cassetta delle lettere un bossolo di pistola all’interno della curia vescovile di Mileto. È stato lo stesso presule a darne notizia oggi ai fedeli, in occasione della messa per il santo patrono di Vibo, San Leoluca, celebrata nel duomo.

«Anche io – ha detto monsignor Nostro – sono stato minacciato. Con le mie mani ho raccolto il bossolo che mi è stato inviato per intimorirmi. Gli attacchi che come comunità ecclesiale stiamo subendo in questi giorni sono un’offesa contro Dio e la società civile. In silenzio e con grande dolore stiamo pregando affinché immediatamente si ponga fine a queste azioni criminali che stanno creando tanta disperazione nella nostra Diocesi. Certamente – ha aggiunto – non saranno questi fatti di inaudita criminalità a farci piegare la testa. Al contrario reagiremo con forza, pregando per questi fratelli che stanno portando lacrime e disperazione».

Il vescovo, nel ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo per risalire agli autori dei gesti intimidatori, ha poi invitato la gente a «liberarsi in maniera definitiva di tutto ciò che in maniera vigliacca, anonima, criminale, delinquenziale stringe questo territorio in una povertà che non è soltanto economica ma anche culturale».

«Dobbiamo avere il coraggio – ha detto monsignor Nostro – di venire allo scoperto e dire il nostro no a tutte le forme di violenza, di mafia e di altre le cose che le somigliano. Noi dobbiamo urlare la nostra voglia di una società nuova, migliore e libera da ogni forma, nascosta o evidente, di oppressione o di schiavitù- Noi siamo – ha concluso – il popolo più bello del mondo, dobbiamo soltanto dimostrarlo».

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L'OPERAZIONE

Piazze di spaccio: sette arresti tra Castrovillari e Cassano all’Jonio

Il gruppo era riuscito a costruire canali di rifornimento tra Cassano e Rosarno. Alcune delle persone coinvolte erano ritenute vicine a Maurizio Scorza, ucciso a colpi d'arma da fuoco nell'aprile 2022 in contrada Gammellone a Castrovillari.

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno eseguito una misura di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di 7 persone e notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad ulteriori 4 soggetti, tutti ritenuti gravemente indiziati, in virtù degli elementi raccolti ed in attesa dei successivi sviluppi considerata l’attuale fase del procedimento, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. 

L’operazione scattata alle prime luci dell’alba tra i Comuni di Castrovillari e Cassano all’Ionio, in cui sono stati impegnati oltre 60 militari appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza e compiuta con il prezioso supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, ha interessato un totale di 11 soggetti che, dall’attuale stato del procedimento in fase di indagini preliminari, è emerso, a livello di elevata probabilità e salve le verifiche nelle fasi successive del procedimento, come si occupassero in modo sistematico e continuativo dello smercio di sostanze stupefacenti riuscendo a soddisfare la diffusa domanda nelle diverse piazze di spaccio.

L’attività di indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Castrovillari coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari ha avuto origine a seguito di vari servizi di osservazione, controllo e pedinamento all’esito dei quali nell’ottobre del 2021 nei pressi dell’abitazione di T.E. – sottoposto alla misura cautelare in carcere – veniva controllato un soggetto subito dopo aver ricevuto una dose di eroina che ingeriva nel tentativo di eludere il controllo dei militari dell’Arma.

È a questo punto che gli investigatori hanno intrapreso una serie di attività tecniche grazie alle quali sono stati ricostruiti con elevata probabilità dimostrativa, tre distinti ed autonomi filoni riconducibili a diversi soggetti operanti nel territori del Pollino, che cedevano innumerevoli dosi di eroina, cocaina, hashish e marijuana agi vari acquirenti.

I riscontri hanno permesso di ipotizzare come i pusher, nonostante utilizzassero vari escamotage durante le conversazioni per evitare che i Carabinieri capissero le reali illecite condotte, grazie a snodati collegamenti criminosi avessero diversi canali di rifornimento, inquadrati nella vicina Cassano all’Ionio ed anche nel Comune di Rosarno, da cui riuscivano ad attingere più ingenti quantitativi di stupefacente da immettere successivamente nel mercato al dettaglio. In particolar modo D.V. e D.F., entrambi destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, dopo essersi approvvigionati della sostanza stupefacente dalla zona della piana di Gioia Tauro, la occultavano abilmente all’interno di barattoli in vetro che nascondevano tra gli arbusti dei terreni limitrofi alle proprie abitazioni non di loro proprietà. Gli stessi si avvalevano inoltre di più corrieri che, facendo da cosiddetta “staffetta”, cambiavano periodicamente le autovetture utilizzando anche veicoli a noleggio.

Dalle meticolose indagini dirette dalla Procura di Castrovillari, ed in prima persona dallo stesso Procuratore della Repubblica, Alessandro D’Alessio, è emerso, sempre a livello di gravità indiziaria, sin qui condivisa dal giudice ma in attesa delle successive verifiche probatorie, inoltre come molti degli accordi diretti tra venditori ed acquirenti di stupefacente avvenissero anche con altri sistemi di messaggistica istantanea nel tentativo di eludere l’intercettazione. Monitoraggio ad ogni modo assicurato e continuato da parte dei Carabinieri e dai cui è emerso come gli appuntamenti avvenissero quasi giornalmente in tutte le disparate fasce orarie. I vari soggetti indagati, alcuni dei quali contestualmente sottoposti a misure limitative della libertà personale che approfittavano dei permessi orari concessi, incontravano gli acquirenti muovendosi anche a piedi o in biciletta in modo da non destare particolari sospetti e poter consegnare le dosi richieste, per un consistente giro di affari quotidiano.

L’attività investigativa ha anche interessato S.P. (sottoposto alla misura cautelare in carcere), A.L. (sottoposto alla misura cautelare in carcere) S.G. (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari), M.S. (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari) e S.L. (notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari), soggetti ritenuti vicini a Scorza Maurizio, ucciso a colpi d’arma da fuoco nell’Aprile del 2022 in Contrada Gammellone del Comune di Castrovillari unitamente alla compagna Hanene Hedhli, evento a seguito del quale i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cosenza hanno arrestato un soggetto in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Nel corso dell’intera indagine, durata circa un anno, sono stati effettuati 10 arresti in flagranza di reato e 2 deferimenti in stato di libertà, mentre altri 25 soggetti sono stati segnalati alla Prefettura di Cosenza perché consumatori di sostanze stupefacenti. L’intero impianto accusatorio raccolto dalle indagini svolte dall’Arma dei Carabinieri con il coordinamento della Procura di Castrovillari, oltre ad aver permesso di rinvenire e sequestrare oltre 2 kg di droga tra cocaina, eroina, hashish e marijuana, affonda un deciso colpo al mercato della droga nell’area del Pollino coinvolgendo 11 indagati, di cui 5 tradotti presso la Casa Circondariale di Castrovillari e 2 sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, da considerare comunque presunti innocenti fino a sentenza passata in giudicato.

Ovviamente, dato lo stato attuale del procedimento, caratterizzato dallo svolgimento delle indagini preliminari, gli indagati potranno in seguito allegare gli elementi di confutazione dell’ipotesi di accusa che saranno adeguatamente valutati nelle fasi processuali successive.
Anche tale operazione di polizia giudiziaria testimonia la perfetta sinergia tra la Procura della Repubblica e l’ Arma dei Carabinieri e la profonda attenzione dedicata ad ogni forma di criminalità che interessa il circondario del Tribunale di Castrovillari, senza eccezione alcuna.