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INIZIATIVA NELLA SCUOLA MEDIA

Safer Internet Day. NO” al bullismo e al cyberbullismo

In coincidenza con la Giornata europea della sicurezza in rete le istituzioni scolastiche hanno dedicato la mattinata ad azioni di sensibilizzazione rivolte agli studenti e a tutta la comunità.

Il 7 febbraio, in coincidenza con la Giornata europea della sicurezza in rete indetta dalla Commissione europea, dal 2017 le istituzioni scolastiche italiane sono state chiamate a dire il loro “NO” al bullismo e al cyberbullismo, dedicando la mattinata ad azioni di sensibilizzazione rivolte agli studenti e a tutta la comunità. Non poteva mancare l’iniziativa della Scuola Secondaria di I grado di Castrovillari, sempre attenta ed attiva nella lotta contro il bullismo e cyberbullismo, alla richiesta ministeriale promuovendo una iniziativa didattica di tre ore che ha coinvolto tutte le classi dell’istituto.

Gli oltre 500 studenti, guidati dai loro docenti, hanno avuto modo di lavorare su un fascicolo autoprodotto dalla scuola, stimolati a riflettere, a confrontarsi sulle tematiche della giornata, leggendo, colorando, risolvendo cruciverba, rispondendo on line ad un questionario anonimo, realizzando elaborati grafico-artistici sulla gentilezza, che, al termine della giornata, sono stati appesi in ogni classe.

Inoltre i ragazzi sono stati inviati a riempire il barattolo dei pensieri gentili, che l’azienda Torre di Mezzo di Castrovillari ha donato, credendo nell’efficacia dell’iniziativa.
“Con la gentilezza si può scuotere il mondo” diceva Gandhi e per combattere bullismo e cuyberbullismo a scuola abbiamo non solo scelto di parlare della gentilezza, ma di praticarla, renderla visibile e farla nostra.
Il barattolo custodirà, fino al termine delle attività didattiche, i pensieri gentili, le frasi rispettose scritte per ringraziare qualcuno, per far notare qualche bel gesto o semplicemente scritte per ricordarci di essere gentili. In questo modo, parola dopo parola, la gentilezza si diffonderà.

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FESTA INCLUSIVA

I Lions portano il Carnevale nel reparto di Pediatria

Un gruppo di soci insieme alla presidente Filomena Ferrari in collaborazione con il primario Riccardo Scudo e la Pro Loco di Castrovillari hanno organizzato una mini festa per i bambini ricoverati

Una festa che sia inclusiva e per tutti. Con questo spirito il Lions Club di Castrovillari, presieduto da Filomena Ferrari, ha regalato ai bambini e le bambine ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Castrovillari un momento di festa e gioia. In collaborazione con il primario Riccardo Scudo, e la sinergia con la Pro Loco di Castrovillari, presieduta da Eugenio Iannelli, alle porte dell’unità operativa ospedaliera ha bussato Re Carnevale (impersonificato da Rosario Rummolo).

«Siamo felici e ringraziamo la pediatria e la Pro Loco per averci permesso di essere qui oggi e regalare un sorriso a questi bimbi che non meriterebbero di essere in questo ambiente» – ha dichiarato Filomena Ferrari a nome dello storico club Lions – Da sempre attivi sul territorio i lionisti da tempo collaborano in sinergia con la Pediatria anche per altre iniziative come lo screening per il diabete «e tanti altri service abbiano in progetto anche per il futuro» ha aggiunto la Ferrari.

Vestiti in maschera i soci Lions e i medici del reparto hanno offerto ai bambini coriandoli, stelle filanti, mascheramenti e dolcetti per rompere le monotonia del ricovero e far arrivare il clima di festa fin dentro le corsie dell’ospedale.

Soddisfatto anche il primario del reparto ospedaliero, Riccardo Scudo, che ha sposato questa iniziativa per «far superare il trauma del ricovero ai bambini. Cerchiamo di fare tanta attività ambulatoriale su determinate patologie proprio cercando di ridurre i ricoveri ad un periodo quanto più limitato, ma quando questo si rende necessario lavoriamo per far superare l’evento traumatico del reparto sdramatizzando le cure, in modo da non conservare un evento lacerante ma, per quanto possibile, di gioco».

Ad accompagnare l’allegra compagnia di adulti che hanno portato la festa mascherata tra i piccoli degenti c’era anche il presidente della Pro Loco Eugenio Iannelli: «quella che stiamo svolgendo oggi è una iniziativa molto importante e ringrazio i Lions per avere avuto questa splendida idea a cui non potevamo non credere». L’organizzazione della 66ª edizione del Carnevale di Castrovillari è stata subito vicina ai Lions seguendo lo spirito di una festa inclusiva – come già avviene da anni anche coinvolgendo le associazioni di diversamente abili – perchè «tutti hanno diritto nel divertimento di esprimere le loro potenzialità, qualunque esse siano».

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MALTEMPO

Annullata la sfilata del Carnevale di Castrovillari: ma la festa non si ferma

Da mattina a sera sarà il Pala Organtino ad ospitare l'animazione per i bambini, il folklore e la musica popolare dei Castrum e Taranta Nova

Il consiglio di amministrazione della Pro Loco di Castrovillari ha deciso di annullare la prima sfilata della 66ª edizione del Carnevale più antico di Calabria prevista per domani 11 febbraio.  Troppo sfavorevoli le condizioni climatiche che prevedono rovesci importanti proprio sull’area del Pollino. Ma il presidente Eugenio Iannelli, il direttore artistico, Gerardo Bonifati, e tutto lo staff organizzativo ha deciso di non cedere al maltempo ma di trasformare la prima domenica di Carnevale in una giornata no-stop di festa e animazione che sarà ospitata nel Pala Organtino presso l’area mercatale.

Dalle ore 11:00 infatti la festa di carnevale con animazione e concerto per i bambini sarà trasferita nell’area mercatale dove si proseguirà alle ore 13:00 con la musica di Rosario Rummolo non stop fino alle ore 15:00 quando sul palco del Pala Organtino saliranno i partecipanti al festival internazionale del folklore. Poi alle 18:00 la musica popolare dei Castrum e alle 19:30 i Taranta Nova continueranno ad esibirsi in una staffetta fino alle ore 21:00 quando tutti in maschera si potrà partecipare alla festa di Carnevale.

Resta confermata invece la sfilata di martedì 13 febbraio. Mentre la sfilata prevista per domani sarà trasferita a domenica 18.

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L'INDAGINE

Castrovillari, un laboratorio di marijuana in casa: arrestati madre e figlio

Scoperta una serra indoor con 85 piantine in coltivazione, altri locali adibiti all'essiccazione con sistemi di ventilazione, lampade e termostati, una pressa ed altro materiale per il confezionamento e 1,8kg di sostanza stupefacente

Un vero e proprio laboratorio artigianale per la coltivazione della marijuana è stato scoperto all’interno di una abitazione di Castrovillari. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Castrovillari hanno tratto in arresto, nei giorni scorsi, madre e figlio per il reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente. C.B., 65 anni, e il figlio F.G. di 30 anni sono finiti nelle maglie della giustizia dopo approfonditi e prolungati servizi di osservazione che hanno permesso a militari di ritrovare all’interno dell’abitazione, composta da più piani, una vera e propria fabbrica di produzione di marijuana sofisticamente costruita, allestita al piano seminterrato dello stabile.

All’interno infatti è stata ritrovata una serra indoor in cui erano in coltivazione 85 piantine di marijuana dell’altezza di 30 cm circa, ed inoltre piccoli locali ricavati con cartongesso adibiti all’essiccazione, con sistemi di ventilazione, lampade alogene e termostati accuratamente installati, nonché una pressa ed altro materiale necessario per il confezionamento.  Nello stesso seminterrato i militari dell’Arma hanno trovato varie buste e barattoli contenenti marijuana in infiorescenza già pronta ed hashish.

Durante la perquisizione degli altri piani, all’interno del congelatore collocato nella cucina sono state trovate altre buste con all’interno marijuana, mentre al primo piano 2 grammi circa di semi della stessa pianta.

Al termine della ricognizione, sono stati trovati circa 1,8 kg di marijuana e 17 grammi di hashish che verranno poi trasportati presso il laboratorio analisi di sostanze stupefacenti di Vibo Valentia per i conseguenti accertamenti tecnici qualitativi in modo da stabilire il quantitativo di principio attivo presente.  In considerazione degli elementi raccolti ed in attesa dei successivi sviluppi, in virtù dell’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari i Carabinieri hanno arrestato i due soggetti in flagranza. Al termine dell’udienza svoltasi presso il Tribunale, gli arresti sono stati convalidati.

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LIONS CASTROVILLARI

Progetto “Martina”, parliamo ai giovani dei tumori

La storica iniziativa del club di servizio ha fatto tappa all'IPSIA. Domani sarà la volta del Liceo Classico e Liceo Artistico

Sensibilizzare i giovani sulla necessità di fare prevenzione. Questa la finalità del progetto “Educazione promozione alla salute”, inserito all’interno del POF dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Garibaldi-Alfano-Da Vinci”, di Castrovillari, di cui è Dirigente scolastico, Elisabetta Cataldi, il quale ha organizzato, a tal riguardo, alcuni incontri, in collaborazione con il “Lions Club” del capoluogo del Pollino. Uno di questi, storicamente conosciuto come “Progetto Martina”,  si è tenuto ieri mattina, nell’Aula Magna dell’Ipsia “Leonardo Da Vinci” ed ha visto la presenza dei dottori Filomena Ferrari, Benedetta Alberti e Gesualdo Panebianco, che hanno spiegato agli studenti l’importanza della prevenzione oncologica e sulle precauzioni da adottare. Destinatari dell’iniziativa sono stati gli studenti delle classi quarte dell’istituto: IV Manutenzione ed Assistenza Tecnica, IV Made in Italy, IV Odontotecnico A e B e IV Ottico, i quali, accompagnati dai rispettivi docenti, si sono mostrati attenti e partecipi. Una significativa iniziativa, che dimostra la stretta sinergia esistente tra la scuola ed i club di servizio (nello specifico i Lions) i quali concorrono insieme alla crescita umana e culturale delle future generazioni. Va detto che l’incontro sarà replicato domani,  anche per gli alunni delle classi quarte delle altre due sedi: il Liceo Classico “G. Garibaldi” ed il Liceo Artistico “A. Alfano”.

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CARNEVALE IN CITTA'

Maschere e gastronomia: ecco Pantuocchio e gli altri personaggi che raccontano il territorio

L'Ipseo "Karol Wojtyla" ha presentato il personaggio protagonista dell'opera di don Oratio Pugliese del 1697 e focalizzato l'attenzione sulla correlazione con le eccellenze alimentari

L’importanza della gastronomia nel panorama carnascialesco è stata più volte rimarcata oggi dagli intervenuti nel corso della presentazione della maschera “Pantuocchio” tenutasi presso dell’Ipseoa “Karol Wojtyla” di Castrovillari. Una maschera (nella foto con Re Carnevale), protagonista assoluta della commedia “Lo sfratto e testamento di Carnevale”, opera pubblicata nel 1697 dal sacerdote castrovillarese don Oratio Pugliese, che rappresenta un servo furbo e un cuoco sopraffine al servizio di padron Carnevale.

A ciò si sono ispirati il dirigente scolastico, Immacolata Cosentino che oggi ha fatto gli onori di casa, e i docenti della scuola che, in occasione, del 66° Carnevale di Castrovillari, hanno presentato questa maschera di cartapesta che racchiude e rappresenta i profumi ed i sapori del territorio. Dalla cipolla bianca di Castrovillari, al grano, passando per il vino e il pepe rosa. Al fianco di “Pantocchio” la serva Cecca, bellezza del nostro paesaggio, e il mezzemaniche pedante Girannola, il leguleio saccente Arleo, il retorico e venale dottore Silvero.

Tutti impersonati dagli studenti della scuola a cui va il merito, insieme al corpo docenti, di aver saputo mettere in risalto la ricerca storica dei personaggi abbinata a quello che è l’importante indirizzo gastronomico della scuola. A spiegare e introdurre la figura di “Pantuocchio”sono stati i docenti Ines Ferrante, Michele Messina e Luigi Blotta. Da qui bisogna partire, hanno ribadito il Sindaco Mimmo Lo Polito, il Vice Presidente della Provincia di Cosenza Giancarlo Lamensa e il Presidente della Pro Loco Eugenio Iannelli evidenziando le capacità e le eccellenze di questo storico istituto cittadino rapportate in un contesto come quello odierno del carnevale, dove il cibo è sempre stato espressione viva e concreta di un tripudio delle eccellenze del territorio.

Durante l’evento, che ha visto anche la presenza del Direttore Artistico del Carnevale Gerardo Bonifati, degli assessori Federica Tricarico e Pasquale Pace e del Vice Presidente dell’associazione dei produttori della cipolla bianca, Francesco Trapani, è stato proposto il “Baroque Carnival Drink“, ideato e organizzato dai docenti di accoglienza,sala e cucina in collaborazione con gli studenti dell’istituto. L’originale drink è stato accompagnato dalla degustazione di un delizioso ed esclusivo bouffet con bevande e dolcetti tipici della tradizione culinaria barocca.

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IL BLITZ

Favorivano l’immigrazione illegale: sei arresti a Cosenza

Sono italiani ed extracomunitari coinvolti in una indagine della Polizia di Stato. Un cittadino straniero è accusato anche del delitto di estorsione nei confronti di alcuni connazionali

Dalle prime luci dell’alba di oggi a Cosenza è in corso una importante operazione che ha portato all’arresto di sei persone, italiani ed extracomunitari, indagate per il reato favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato. Uno di essi, straniero, anche per il delitto estorsione nei confronti alcuni connazionali. Il personale della Polizia di Stato, ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 6 indagati, emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale. Tutti sono accusati di aver presentato false attestazioni presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, per attivare e concludere la procedura di emersione dal lavoro irregolare – che consentiva a costoro di richiedere, e successivamente ottenere, un titolo di soggiorno che ha apparentemente regolarizzato la loro permanenza sul Territorio italiano. Tra di loro un soggetto extracomunitario costringeva alcuni connazionali a consegnargli, in più occasioni, somme di denaro per consentire loro l’occupazione degli spazi pubblici, da utilizzare per la vendita ambulante.

Il provvedimento è l’epilogo di una intensa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e avviata dalla Squadra Mobile sotto le direttive del Questore della Provincia di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro.

Le indagini traggono origine da un episodio di rissa verificatasi la sera nel maggio 2021, in questa Piazza Bilotti ed intercorsa tra alcuni cittadini extracomunitari, tutti venditori ambulanti, perlopiù abusivi, che si erano “affrontati” violentemente al fine di contendersi gli spazi pubblici disponibili. L’origine della violenta colluttazione era da ricercare nella pretesa estorsiva, avanzata da uno di loro nei confronti di alcuni connazionali, rei di aver occupato con i loro espositori alcuni spazi pubblici, senza corrispondere allo stesso la somma di denaro giornaliera, da quest’ultimo pretesa ingiustamente.

Le successive attività di indagine consentivano di far ipotizzare la responsabilità degli odierni indagati in ordine al reato di favoreggiamento della permanenza irregolare sul territorio dello Stato italiano di vari cittadini extracomunitari che a fronte del pagamento di somme di denaro, sono riusciti ad ottenere, mediante dichiarazioni e documenti attestanti falsamente la preesistenza di rapporti di lavoro, il rilascio di permesso di soggiorno ideologicamente falsi perché basati su presupposti inesistenti. Nel corso delle indagini sono emerse le figure di un commerciante di abbigliamento, di un commercialista e di un extracomunitario, i quali fungevano da trait-d’union tra coloro che si prestavano a svolgere il ruolo di datore di lavoro fittizio e gli extracomunitari che aspiravano a regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano, ma impossibilitati a farlo per diverse motivazioni: clandestini o richiedenti protezione internazionale con diniego dello status richiesto dalle competenti Commissioni Territoriali, che esercizio attività lavorative abusive.

Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire numerose fraudolente assunzioni che gli indagati si erano prodigati a realizzare in favore di falsi lavoratori e di fittizi datori di lavoro. Si verificava, altresì, che i medesimi assolvevano a varie incombenze amministrative nell’interesse dei loro clienti atteso che molti di questi ultimi non erano in grado di comprendere la lingua italiana e non sarebbero stati pertanto in grado né di affrontare l’iter amministrativo né di predisporre la documentazione necessaria. E’ stato accertato che gli indagati si prodigavano a fornire il loro contributo in tal senso, non per mera solidarietà diretta a fornire aiuto materiale a soggetti bisognosi di accoglienza, ma per scopi prettamente di lucro, consistente in somme di denaro pagate dai cittadini stranieri che volevano permanere in Italia senza averne i requisiti. Dalle indagini è emerso che ciascuno dei falsi lavoratori corrispondeva agli intermediari, e per il tramite di quest’ultimi anche “al datore di lavoro”, somme di denaro, in alcuni casi quantificabili in circa cinquemila euro, per ottenere, fittiziamente, i requisiti utili per soggiornare in condizione di apparente legalità sul territorio dello Stato italiano.

I positivi riscontri acquisiti dagli Agenti, hanno determinato la Procura Bruzia a richiedere la misura cautelare nei confronti degli odierni arrestati, richiesta che veniva accolta dal GIP presso il locale Tribunale.

A seguito di ciò, la Polizia di Stato, nell’ambito di una complessa operazione che ha impegnato decine di poliziotti della Squadra Mobile, coadiuvati nella fase esecutiva dalla Squadra Mobile di Biella ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Rende, rintracciavano i destinatari del provvedimento cautelare, i quali, al termine degli adempimenti di rito venivano sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

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L'INDAGINE

 Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori: Carabinieri arrestano due persone a Trebisacce

Entrambi hanno aggredito verbalmente e fisicamente le rispettive mogli in due episodi distinti, consumati dinnanzi agli uomini dell'Arma.

Sono ritenuti responsabili dei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori i due uomini, il 38enne F.V. e il 37enne D.R., arrestati nei giorni scorsi dai Carabinieri della Stazione di Trebisacce. L’episodio relativo a F.V. risale alla scorsa settimana, allorquando, a seguito di una richiesta pervenuta tramite 112, l’uomo, già denunciato per fatti analoghi, è stato colto mentre aggrediva verbalmente e fisicamente la compagna convivente all’interno della loro abitazione.

L’arresto di D.R. risale alla serata del 7 febbraio, quando l’uomo si è presentato presso la caserma dei Carabinieri di Trebisacce, all’interno della quale si trovava la moglie per sporgere denuncia per reati di maltrattamenti e atti persecutori. L’uomo ha cominciato ad inveire contro la stessa e ha tentato di aggredirla fisicamente. L’uomo, nell’anno 2022, era stato già attinto da due misure cautelari per reati analoghi.

L’attività investigativa intrapresa dai militari operanti, coordinati dai magistrati della Procura di Castrovillari, ha consentito di ricostruire, a livello di gravità indiziaria ed in attesa dei successivi sviluppi, vista l’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, il comportamento dei due uomini. Comportamenti ricostruiti a livello di elevata probabilità e che si sarebbero sostanziati in episodi di maltrattamenti e atti persecutori in danno delle rispettive mogli.

All’esito delle formalità di rito, F.V. è stato ristretto agli arresti domiciliari presso un’altra abitazione nella sua disponibilità ubicata a Sibari, mentre D.R. è stato associato alla Casa Circondariale di Castrovillari.

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E' CARNEVALE

Re Carnevale prende possesso della città di Castrovillari: che la festa mascherata abbia inizio

Il sindaco Domenico Lo Polito ha consegnato simbolicamente le chiavi della città a Re Carnevale dopo lo Sproloquio di Organtino e il contrasto tra Quaresima e il re dei cinque giorni più pazzi dell'anno.

E’ tempo di fare festa. La città si abbandona alla follia, l’allegria prende il sopravvento. Le maschere regnano indiscusse in ogni angolo della città. Re Carnevale, dopo il contrasto con Quaresima (che attende di arrivare) ha preso possesso della città di Castrovillari: la festa mascherata più antica di Calabria può avere inizio. Sul palco di Piazza Municipio anche il sindaco, Domenico Lo Polito, si è dovuto arrendere – si fa per dire – alla travolgente passione del Carnevale consegnando al protagonista dei prossimi cinque giorni di festa le chiavi della città.

E’ il rituale che simboleggia il via ufficiale della 66ª edizione del Carnevale di Castrovillari che la Pro Loco organizza in patrocinio e sinergia con l’amministrazione comunale della città del Pollino. Il giovedì grasso in città si caratterizza per la Sirinata d’a savuzizza che anima proprio in queste ore “a vanedda a chiazza” ovvero, Via dei Martiri- Piano dei Peri. In ogni “catuio” (magazzino) della zona i gruppi goliardici iscritto al “Concorso delle Serenate” animano con canti e cibo della tradizione l’accoglienza di coloro che scelgono di vivere questo appuntamento di socialità e festa. Un’apposita giuria composta da diverse associazioni di Castrovillari, decreterà il gruppo vincitore che sarà poi premiato nel corso del Gran Galà del Folklore lunedì 12 febbraio.

Ma prima di dare il via alle serenate tradizionali, è andato in scena “Il primo sproloquiare di Organtino”  di Francesco Gallo e Domenico Martire. Ad Organtino, maschera del Carnevale di Castrovillari, è stato affidato uno sproloquio, un discorso inconcludente, per raccontare alcune storture del vivere quotidiano. Presenti Lampreda e il dottor Balanzone, avvocato a cui il ricco massaro. Ogantino, ha chiesto aiuto per difendersi dalle ruberie dei suoi pastori, uno di fianco all’altro, sul balcone della Pro Loco di Castrovillari, luogo dove la festa carnascialesca è iniziata oltre mezzo secolo fa, riprendendo una tradizione ancora più antica (dal 1635) di Cesare Quintana.

Nelle vesti di Organtino, Camillo Maffia, in quelle del Dottor Balanzone, Luca Camastri, in quelle di Lampreda, Marina Aloisio. Su Via Roma ancora si è potuto assistere a “La Fame dello Zanni” con Luca Comastri di Fraternal Compagnia. Prima della consegna delle chiavi da parte del sindaco a Re Carnevale (Rosario Rummolo, nella foto di Giuseppe Iazzolino) ecco il contrasto con la Quaresima (Martina Aloisio) a cura dell’Associazione Menodiunterzo. 

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INIZIATIVA PUBBLICA

Autonomia differenziata, Succurro (Anci Calabria) annuncia manifestazione dei sindaci: «creerà frattura insanabile tra Nord e Sud»

La presidente regionale dell'associazione che riunisce i comuni annuncia una manifestazione dei sindaci per il 13 febbraio e boccia senza appello il Ddl Calderoli: «Provvedimento ingiusto, non ci sono garanzie per i cittadini e nessuno ha mai ascoltato i Municipi»

Tutti i sindaci calabresi si daranno appuntamento il 13 febbraio prossimo alle ore 10:00 presso le proprie prefetture competenti per portare un documento unitario regionale contro l’Autonomia differenziata ai rappresentanti dello Stato sui territori. “No alla divisione dell’Italia” è lo slogan che guida l’iniziativa pubblica promossa da Anci Calabria che attraverso la presidente Rosaria Succurro esprime il «dissenso convinto rispetto al disegno di legge in corso sull’autonomia differenziata».

La presidente dell’Anci Calabria e presidente della Provincia di Cosenza (espressione autorevole di Forza Italia) sarà presso la Prefettura di Cosenza. «Il punto è chiaro: non siamo affatto disposti – spiega in una nota stampa – ad accettare questo provvedimento ingiusto, irragionevole e gravato da evidenti incertezze, che creerebbe una frattura insanabile tra il Nord e il Sud, aumenterebbe le diseguaglianze già esistenti tra le due aree, impoverirebbe il Mezzogiorno e ridurrebbe in misura irrecuperabile i diritti dei cittadini meridionali, a partire da quello alla salute e all’istruzione».

Dall’esame dello stesso disegno di legge, sono emerse – aggiunge la presidente Succurro – «criticità pesantissime, intanto la mancata definizione dei Lep, che per la Calabria valgono otto miliardi di euro, le quali rendono l’articolato una trappola e davanti a cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Infatti, noi sindaci siamo i difensori delle comunità che più subiranno le conseguenze del provvedimento in questione, contrario alle esigenze e alle istanze delle autonomie locali, privo di garanzie e portato avanti a prescindere dalle nostre richieste; posto che abbiamo responsabilità enormi e spesso ci mancano risorse adeguate a garantire i servizi essenziali nei nostri territori».

«Dalla Calabria – conclude Succurro – si alza il grido dei sindaci per tutelare l’eguaglianza dei cittadini e l’unità del Paese».