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SERIE D

Castrovillari -Licata termina a reti inviolate (0-0)

Nel deserto del Mimmo Rende, i lupi del Pollino non riescono a conquistare la loro prima vittoria stagionale nonostante importanti segnali di ripresa. In settimana dovrebbero arrivare novità di mercato.

Castrovillari – Licata 0-0
CASTROVILLARI Rugna; Anzillotta, Olivieri (43′ st Scognamiglio sv), Aceto, Atteo; Candilio, Cosenza, Abbenante; Khoris, Novello (19′ st Jawara ), Izco. A disp.: Aprile, Visciglia, Arrigucci, Andreassi, Marrone, Serafino, Figliuzzi. All.:Tricarico.
LICATA Valenti; Calaiò, Orlando, Cappello (19′ st Francia ); Giannone, Garau, Murgia, Haberkon (37′ st Minacori sv), Rotulo (42′ st Rotulo sv); Lanza, Saito. A disp.: Perkons, Giuliana, Graci, Curro’, Cipriano, Vari. All.:Romano
ARBITRO: Calzolari di Albenga
NOTE:Al 40′ st espulso Calaiò(L) per doppia ammonizione. Spettatori 100 circa.
Ammoniti:Orlando (L).  Rec.:0′ pt;5′ st

Sicuramente ci sono dei segnali di ripresa importanti ed evidenti. Ma per provare veramente a scalare la montagna serve ben altro al Castrovillari ancora a secco di vittorie in questo campionato. Contro il Licata finisce con un classico risultato ad occhiali, troppo poco se si vuole veramente pensare a compiere un miracolo, ma se si considera che i siciliani viaggiano nei piani alti della classifica, questo punto può anche essere accolto positivamente. Dopo la figuraccia di Portici non era facile rimettere gambe e testa in campo, ed alla fine se si pensa che il Castrovillari ha ben retto il campo si può anche essere soddisfatti.

C’è sicuramente qualcosa di positivo. Sulle corsie difensive Abbenante e Anzillotta (rientrato in rossonero) hanno dato garanzie a mister Tricarico, con il primo miglior in campo insieme a Izco, quest’ultimo devastante in alcune sue incursioni centrali. Cosenza rimane ancora sacrificato nelle retrovie, mentre in avanti manca ancora quella qualità che possa incidere sul rendimento della squadra. Serve un difensore centrale e un ulteriore attaccante per garantire quantità e qualità ad una squadra che deve provare a compiere una impresa. E per fare ciò non si può rimanere cosdì. Lo stesso tecnico rossonero in sala stampa, dopo aver elogiato i ragazzi per l’ottima gara disputata, ha evidenziato come sia mancato in fase offensiva quel guizzo importante da far cambiare le sorti della gara rimarcando d una precisa domanda che questa squadra ancora attende di essere completata. Vedremo cosa accasdrà in settimana.

Cronaca:  quella odierna è stata una gara molto equilibrata, in particolare nella prima frazione di gioco con i padroni di casa pericolosissimi nel primo minuto con Izco. Il numero 11 rossonero dribbla un paio di avversari e si proietta in area di rigore dalla destra. Tiro potente di un soffio a lato. Occasionissima per i rossoneri. Ancora Izco si rende pericoloso dalla distanza con un tiro al volo alla mezz’ora che sfiora la traversa. Sulla corsia di destra l’asse Azzillotta-Novello funziona, ed in un paio di occasioni quest’ultimo scodella al centro palle interessanti che non vengono però sfruttate. Il Licata prova a fare la partita ma è ben imbrigliato da Aceto e compagni. Ma quando Rotulo sul finire del primo tempo ha la palla per il vantaggio, ci pensa Rugna a opporsi e deviare in angolo.Nella ripresa i gialloblù provano ad orchestrare una manovra offensiva più intensa, ma il Castrovillari trova una discreta compattezza difensiva che lo rende poco vulnerabile e solo in un caso rishcia qualcosa, quando al minuto 57 Cappello insacca da due passi. Ma ci pensa l’arbitro a rimettere la gara in parità annullando la rete per un fallo in area del giocatore siciliano. A cinque minuti dalla fine il Licata rimane in dieci uomini: espulso Calaiò. Il Castrovillari accenna a un forcing finale che si spegne però sui piedi di Khoris che in piena area non sfrutta una ghiotta occasione calciando debolmente. Nel deserto del Mimmo Rende (poche decine di paganti) termina così 0-0 questa sfida. Ora basta appelli e proclami, servono fatti e risorse umane importanti.

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ACCORPATE ANCHE SCUOLE MEDIE ED ELEMENTARI

Dimensionamento scolastico. Castrovillari può diventare un caso

Nella delibera sull'approvazione del piano regionale del dimensionamento scolastico, nelle nuove modifiche riportate per la Provincia di Cosenza ed effettuate dalla Regione, non vi è alcun riferimento alla città di Castrovillari. Ciò lo si evince solo dagli allegati

La Giunta regionale della Calabria ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2024/25. Un nuovo passo indietro per la città di Castrovillari che perde ben tre autonomie scolastiche. Quella che venne definita una “proposta indecente”nel mese di ottobre, rivista subito dopo dalla stessa Provincia di Cosenza con il “recupero” di una autonomia, è diventata nuovamente una dura realtà da digerire.

Una operazione di “razionalizzazione” che penalizza ulteriormente il capoluogo del Pollino che rischia ora di diventare un caso politico che si protrarrà nei prossimi mesi. Nella “nuova” dipartizione della Regione, oltre alla perdita di una autonomia nelle scuole “superiori” (autonomia unica per il Fermi e il Pitagora, un polo tecnico, costituito dall ’Ipsia “Leonardo Da Vinci” e l’Ipseoa ed un polo liceale, formato dal liceo classico “G. Garibaldi, l’istituto d’arte “A. Alfano, il liceo scientifico “E. Mattei” e il liceo scientifico di Mormanno) si avrà anche l’accorpamento per la Scuola Secondaria di I grado e la Direzione Didattica 1 e Direzione Didattica 2 con questo accorpamento la scuola avrà ben 1649 alunni. Ed è proprio questa l’ulteriore novità rispetto a quanto deliberato dalla Provincia, in seconda battuta,  infatti il giorno dopo l’annuncio si era rivista l’ipotesi di accorpamento lasciando inalterata la “scuola media” e la “scuola elementare” con la perdita così di “solo due autonomie a Castrovillari. Ora le cose sono nuovamente cambiate.

La vice presidente della Regione Calabria con delega al ramo, Giusi Princi, hai in queste ore chiarito come “le parziali modifiche operate dalla Regione rispetto al piano deliberato dalle Province, sono state legate alla non coerenza con le linee guida e comunque a ciò che era stato già evidenziato, agli stessi enti, con dei rilievi. Anche in questo caso, le operazioni sono state concertate con gli stessi enti provinciali a cui la legge rimanda le prerogative di fusione e di aggregazione”. Pertanto non si è quindi tenuto conto di quanto deliberato dalla Provincia di Cosenza per le motivazioni di cui sopra.

Appare però strano, forse frutto di una distrazione, come nell’atto deliberativo numero 719 che riguarda appunto il piano regionale del dimensionamento scolastico approvato ieri, nelle modifiche riportate per la Provincia di Cosenza, non ci sia alcun riferimento alla città di Castrovillari e quindi al nuovo accorpamento tra Scuola Secondaria di I grado e DD1 e DD2. Ciò lo si evince solo dagli allegati alla delibera che è l’atto normativo.

Inoltre, appare subito evidente, come di 29 autonomie scolastice da tagliare nella Provincia di Cosenza (79 in Regione) ben 21 sono reggenti, come la Direzione Didattica 2 di Castrovillari. Ne rimanevano quindi solo 8 da “tagliare”, ben 2 di queste sono quelle di Castrovillari. Una scelta che certamente rischia di far “congestionare” la macchina amministrativa scolastica e continuerà a suscitare polemiche e ricorsi, oltre ad un probabile disagio logistico ed identitario che il tutto comporterà a famiglie e docenti.

Lo stesso Sindaco Mimmo Lo Polito, attaccando il Governo Regionale per le scelte fatte nella sua città ha augurato che “il centro destra di questo territorio prenda atto degli “schiaffi” inferti dalla loro giunta regionale e si schieri al fianco dell’amministrazione comunale nella difesa dei diritti (non favori e neppure mance elettorali) fondamentali, come sanità e scuola, dei nostri cittadini. Ci rivolgeremo alla giustizia amministrativa ove la giunta regionale non corregga immediatamente la delibera sul dimensionamento scolastico”. Il Piano del Dimensionamento, lo ricordiamo, sarà operativo da settembre 2024. Staremo a vedere cosa accadrà ancora.

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SANITA' TERRITORIALE

Medici cubani negli ospedali di periferia: la soddisfazione del sindaco di Mormanno

L'annuncio del direttore sanitario dell'Asp di Cosenza, Martino Rizzo, è stato commentato favorevolmente: «potremo dare risposte al diritto di salute che il territorio chiede da sempre»

«Ho registrato con grande favore le dichiarazioni del direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, riportate da un quotidiano cosentino in merito alla volontà di assegnare una parte del nuovo contingente di medici cubani negli ospedali di periferia. La pandemia ci ha insegnato che la questione sanitaria si gioca sul piano glocal e se con i sanitari italiani non siamo riusciti a dare risposte al bisogno di salute che richiedono i territori, allora ben venga la sinergia internazionale messa in piedi dalla Regione Calabria con i medici del golfo del Messico per assicurare il diritto di cure e prestazioni sanitarie alle nostre popolazioni».

Lo afferma il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra, riprendendo con favore le dichiarazioni di oggi che annuncia l’arrivo di nuovo gruppo di medici Cubani che presteranno servizio non solo negli Spoke della provincia ma anche negli ospedali di San Giovanni in Fiore, Lungro, Cariati, Trebisacce, Mormanno.

«La sanità è un ambito – ha affermato il primo cittadino di Mormanno – sul quale le istituzioni pubbliche e i comuni si giocano la credibilità nei confronti dei cittadini. Per troppo tempo abbiamo assistiamo al depauperamento dei presidi ospedalieri delle aree interne e lavorare in sinergia con la Regione Calabria e il coordinamento dell’Asp di Cosenza, come stiamo facendo da tempo nei tavoli di confronto ai quali siamo protagonisti con i sindaci del territorio, ci permette oggi di intravedere un orizzonte di rinascita per un comparto strategico non solo per le risposte in ambito di diritto alla salute, ma per l’intera vivibilità del territorio. Sapere che avremo linfa nuova capace di assicurare la risposta ai bisogni di cure che arriva dai cittadini è per noi un ottima prospettiva per programmare il rilancio dell’ospedale di Mormanno, sul quale come amministrazione stiamo investendo energie e risorse per renderlo riferimento della Calabria superiore e della vicina Basilicata».

In queste ore il sindaco Pappaterra ha anche sentito il suo collega di Lungro, Carmine Ferraro, che ha espresso altresì soddisfazione per la presa di posizione dell’Asp per territori «troppo spesso poco considerati nell’ottica globale della sanità pubblica regionale».

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TAGLI ALLA SCUOLA

Dimensionamento scolastico, Lo Polito attacca le scelte regionali: al servizio dei loro rappresentanti politici

Dura la critica del Sindaco di Castrovillari che evidenzia come le scelte regionali non coincidano con i diritti di tutti i territori

Alla fine ha vinto la forza dei numeri, quelli dei tagli. Il panorama della scuola regionale esce con le ossa rotte dopo l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025. Ben 79 le autonomie soppresse che disegnano una nuova mappa della scuola pubblica segnata da un «numero elevato» di scelte di accorpamento rispetto ad altre regioni d’Italia perchè – spiegherà il vice presidente della giunta Regionale, Giusi Princi – «l’ultimo dimensionamento in Calabria risale al 2012. Nei criteri di predisposizione dei piani provinciali proposti dalla Regione, che abbiamo fortemente voluto con il presidente Occhiuto, è stato evidenziato di salvaguardare le aree interne e i comuni isolati».

Non la pensa cosi il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, che all’indomani della scelta varata dalla giunta regionale attacca a muso duro le scelte di Occhiuto e della sua maggioranza colpevole, secondo il sindaco della città del Pollino, di aver attuato scelte «al servizio dei territori si, ma quelli dei loro rappresentanti. La delibera sul dimensionamento scolastico dimostra ancora una volta come gli interessi politici di parte di questa giunta regionale non coincidano affatto, anzi incidano profondamente in maniera negativa, sui diritti di altri territori».

La delibera regionale penalizza Castrovillari e «lo fa – aggiunge il sindaco – in barba alla legge di bilancio, alla logica, ai loro stessi criteri validi per alcuni territori e dimenticati per altri. La politica non è interesse di alcuni a discapito di altri e questa giunta regionale, con i provvedimenti che mette in campo, dimostra la propria parziarietà. Se intendono capitalizzare consensi elettorali nei comuni dove nella prossima primavera si vota deve farlo con azioni positive e non discriminatorie».

Lo Polito ha già annunciato di volersi rivolgere alla giustizia amministrativa ove la giunta regionale «non corregga immediatamente la delibera sul dimensionamento scolastico» intanto il sindaco della città si augura che il centro destra di questo territorio «prenda atto degli “schiaffi” inferti dalla loro giunta regionale e si schieri al fianco dell’amministrazione comunale nella difesa dei diritti (non favori e neppure mance elettorali) fondamentali, come sanità e scuola, dei nostri cittadini».

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TUTTI AL CINEMA

Ferrari, il film diretto da Michael Mann è finalmente al cinema: tra gli attori un castrovillarese

Giuseppe Bonifati interpreta Giacomo Cuoghi, amico e collega di Enzo Ferrari

L’attesa è finita. Il film su Enzo Ferrari diretto dal candidato al premio Oscar Michael Mann e con nel cast un nugolo di attori di altissima qualità, a partire da Adam Driver (nei panni di Enzo) e Penelope Cruz è di quelli da non perdere, soprattutto per i calabresi. Tra gli attori italiani presenti nel ricchissimo cast della pellicola c’è anche Giuseppe Bonifati, castrovillarese ormai non nuovo ad esperienze professionali di altissimo livello che nel lungometraggio impersona Giacomo Cuoghi, amico e collega di Enzo Ferrari.

Queste biografie su pellicola alle quali ci ha ormai abituati il cinema hanno come scopo prioritario quello di delineare in modo scrupoloso le personalità dei vari personaggi affrontati, tratteggiare il loro carattere, la loro indole, descrivendo al meglio le loro vicende, tra successi e fallimenti, paure e speranze. Anche in “Ferrari” la formula viene ripetuta in modo efficace, perché vengono narrati fatti risalenti al 1957 quando il patron del Cavallino Rampante vive il suo momento più delicato, dopo la morte prematura del figlio Dino, scomparso a 24 anni per distrofia muscolare.

Dalla sua pagina social l’attore castrovillarese invita ad andare a vedere al cinema questa produzione per scoprire «l’amore profondo per Emilia, l’ossessione per il motore e il suo suono primordiale».

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TURISMO DI RITORNO

Turismo delle radici: Mormanno pronta a svolgere ruolo da protagonista

Oggi l'incontro con il Ministro Antonio Tajani, il presidente nazionale della Fitp, Gerardo Bonifati, e quello regionale Calabria, Marcello Perrone, per costruire il percorso attorno ad un evento di grande spessore culturale e aggregativo

Un grande evento identitario che abbia la capacità di attrarre turismo di ritorno, valorizzando il folklore, l’enogastronomia, gli attrattori culturali, monumentali e paesaggistici. Sono gli ingredienti che condiranno la proposta che il comune di Mormanno è pronto a lanciare in sinergia con la FITP nazionale e la FITP Calabria per l’anno del “Turismo delle radici”.

Un grande focus su identità, folklore, territorio che è stato discusso nel corso di una mission romana dell’amministrazione comunale di Mormanno, guidata dal sindaco Paolo Pappaterra, che ha incontrato presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nuovamente  il Ministro Antonio Tajani, in compagnia del Presidente della FITP Nazionale, Gerardo Bonifati, e del presidente di FITP Calabria, Marcello Perrone, e altri sindaci con i quali si lavora alla proposta di un anno incentrato al nuovo filone del turismo delle radici, toccando le corde dell’appartenenza e dell’identità, legami forti che conserva chi è partito per terre lontane in cerca di fortuna e sviluppo.

«Per noi la visione è chiara – ha dichiarato il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra – costruire attraverso un evento identitario la possibilità di attrarre un turismo di ritorno. La ricetta dovrà avere all’interno le straordinarie eccellenze tradizionali come il nostro Gruppo Folkloristico Miromagnum e tutte le altre eccellenze legate al territorio: enogastronomiche, culturali, monumentali e paesaggistiche. Ancora una volta siamo stati protagonisti di un grande incontro di spessore con la consapevolezza che la Calabria ha un grande know-how importante per poter realizzare al meglio – nell’anno 2024 – il turismo legato alle nostre radici, ai nostri antenati, ai nostri avi. Legato a coloro che sentono ancora il cuore battere per il nostro Paese».

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SANITA' A RISCHIO

Lungro, la minoranza incalza: «salviamo l’ospedale dall’oblio»

La minoranza punta il dito contro l'amministrazione per attivare una strategia che eviti la perdita del presidio sanitario territoriale

«La denuncia della Uil Flp di Cosenza che descrive la drammatica situazione in cui versa l’ospedale di Lungro è una cosa che ci preoccupa e ci vede responsabilmente al fianco del sindacato per la salvaguardia del presidio sanitario territoriale, che va difeso con ogni mezzo democratico per la tutela del diritto alla salute dei cittadini lungresi e di tutto il comprensorio».

Lo afferma a nome della minoranza in consiglio comunale Elisabetta Santoianni che in alcune occasioni si è resa disponibile per partecipare ad incontri presso l’Asp ai quali era presente la rappresentanza sindacale, proprio per ribadire la necessità di accendere i riflettori sulle carenze strumentali e di personale del Capt di Lungro.

«Dispiace evidenziare – aggiunge Santoianni – come a difendere la sopravvivenza dell’ospedale di Lungro non sia scesa in campo in primo luogo l’amministrazione comunale che sembra sorda ai bisogni di un così importante servizio sanitario per i cittadini ed il territorio. Ormai da mesi la dialisi va avanti solo per l’attaccamento e la passione dei pochi medici rimasti in servizio, senza che nessuno si preoccupi di battagliare per averne di più ed evitare turni massacranti agli eroici due professionisti che resistono per dare assistenza ai pazienti. Così come nulla è stato fatto per il fantomatico progetto di medicina di prossimità sbandierato in campagna elettorale e mai di fatto realizzato. A Lungro stiamo depauperando quel poco che era rimasto, nel disinteresse della politica locale. Si paventa la chiusura del punto di primo intervento, la radiologia è chiusa da Giugno e se non fosse per il sindacato e per il nostro impegno al loro fianco tutto sarebbe già andato perduto. Serve una inversione di rotta, sapendo che la sanità non ha colore politico ma tutti insieme bisognerebbe lavorare per salvaguardarla a beneficio della cittadinanza».

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TUTELA DEI CONSUMATORI

Nasce Aico, l’associazione al fianco dei consumer: a Cosenza la presentazione ufficiale

Nata dalla volontà dell'Associazione Italiana Coltivatori si pone l'obiettivo di tutelare i consumatori soprattutto inquietante questa fase di rincari e passaggio al mercato libero dell'energia

Un’associazione consumatori per orientare e difendere i consumatori, vessati da un periodo di grandi rincari in tutti i settori e soprattutto rispetto al costo di beni e servizi. Nasce per questo Aico (associazione italiana consumer) all’interno della più ampia cornice dell’Associazione Italiana Coltivatori che da oltre mezzo secolo salvaguardia, tutela e valorizza il comparto agricolo in tutte le sue componenti.

Un gruppo di esperti che scende in campo a tutela dei consumatori in una fase delicata del mercato. Nel quarto trimestre 2023 si prevede un aumento del costo dell’energia elettrica per la famiglia tipo, in tutela, con una variazione della spesa complessiva del +18,6% rispetto al trimestre precedente; il prezzo del gas, per i clienti ancora in tutela, viene aggiornato ogni mese, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. Assicurazioni, mutui, banche, benzina e gasolio, carrello della spesa e trasporti i settori più colpiti oltre quello energetico. Nonostante ciò l’inflazione a ottobre 2023 sembra aver arrestato la sua corsa, ma i consumatori sono ancora delusi.

Lunedì 18 dicembre alle ore 10:30 presso la sede AIC di Cosenza in corso Umberto I, 91 sarà presentata alla stampa ed ai consumatori AICO il nuovo progetto per la tutela dei consumatori. Una rete di esperti in consumerismo pronta ad impegnarsi per difendere i cittadini da numerosi attacchi derivanti da chi opera nel mercato, sulla base di norme contenute nel codice del consumo, mediante un iter che evolve attraverso diverse fasi arrivando alla conciliazione paritetica. Dopo i saluti del presidente nazionale di AIC, Giuseppino Santoianni, interverranno ad illustrare i contenuti di questa nuova associazioni la presidente di Aico nonché presidente provinciale AIC Cosenza, Elisabetta Santoianni, la vice presidente di Aico, Francesca Tosto, l’avvocato Maria Matrangolo esperta di consumerismo, moderati da Geri Ballo, responsabile comunicazione di AIC.

In questa fase cosi complicata un piccolo spiraglio è offerto dal bonus sociale, previsto per le forniture dirette di elettricità, gas naturale e idriche, diretto a nuclei in condizioni di disagio economico e soggetti con gravi condizioni di salute. L’imminente termine per la fine del mercato tutelato – ossia condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità (ARERA) previsto a gennaio 2024 per il Gas naturale e aprile 2024 per l’energia elettrica – ed il progressivo passaggio al mercato libero che rimarrà l’unica modalità di fornitura rischia di generare confusione.

Secondo un’indagine svolta in Calabria, in tutta la regione è boom di offerte porta a porta aventi ad oggetto contratti di fornitura di energia messe in atto con pratiche aggressive o scorrette tali da indurre il consumatore ad accettare. Una delle strategie più utilizzate è proprio la confusione del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero: occorre fare chiarezza. Le associazioni e l’Autorità sono al fianco dei consumatori nell’ individuazione della migliore offerta per l’energia con portali dedicati alla comparazione delle offerte.

Passando al mondo del web, dalle ricerche sulle truffe online di ANSA arrivano notizie non buone. Le pratiche usate dai cibercriminali sono aumentate di tantissimo negli ultimi mesi, prendono il nome di phishing, vishing, smishing. Il 27,2% degli italiani ha subito una truffa online. È Lo smartphone il vettore delle frodi informatiche che sono aumentate del 70%. Dati a dir poco allarmanti che indicano quanto sia sentita l’esigenza di tutela e orientamento dei consumatori. Esigenza che l’Associazione Italiana Coltivatori ha fatto propria scendendo in campo con AICO associazione italiana consumer con la precisa mission di informare costantemente i consumatori sull’andamento dei prezzi e sui modi di risparmiare e di tutelarli allorchè subiscano disservizi dalle imprese erogatrici di beni e servizi, aiutandoli ad esercitare i propri diritti.

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LA MOBILITAZIONE

Alta velocità, necessario tutelare la provincia di Cosenza: Lo Polito chiama sindaci alla protesta

La provincia di Cosenza, tra quelle più popolose della Calabria, non può essere tagliata fuori dai collegamenti veloci con il resto Paese. Il sindaco di Castrovillari chiede una mobilitazione dei territori interessati dalla «scelte scellerate» che vorrebbero il tracciato indirizzo in altre direzioni

La provincia di Cosenza non «risulti ulteriormente tagliata fuori dai collegamenti veloci con il resto del Paese». Lo chiede a garn voce il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, a nome dell’amministrazione comunale della città del Pollino e forte dell’appoggio del gruppo consiiare di maggioranza. In una missiva indirizzata ai vertici del Paese (dal presidente della Repubblica al presidente del consiglio dei Ministri e al ministro delle infrastrutture, fino al presidente della Regione Calabria) e ai sindaci di tutta la provincia più popolosa della Calabria (tra Pollino, Esaro, area urbana di Cosenza e versante jonico) sottolinea come «la mobilità, specialmente quella di carattere pubblico, deve essere riconosciuta da una società moderna quale diritto individuale e bene fondamentale a disposizione di tutti dato che i trasporti pubblici garantiscono l’accesso al lavoro, alla vita sociale, alla cultura ed allo sviluppo economico di un intero territorio».

Per queste ragioni «la difesa e la lotta per il diritto alla mobilità di qualità iniziano con il coinvolgimento delle popolazioni e istituzioni locali interessate mettendo in atto tutte le forme di protesta civile e di sensibilizzazione pubblica coordinandosi con l’intero territorio e portando la protesta dal livello locale a quello regionale fino al piano nazionale in cui si decidono le strategie di crescita, ed in questo caso, decrescita di intere popolazioni».

La proposta di Lo Polito è che nei prossimi giorni i rappresentanti di tutti i comuni della provincia di Cosenza, «colpiti da queste scelte scellerate, organizzino una giornata di mobilitazione generale in comune che ponga al centro del dibattito politico e delle scelte di governa nazionale e regionale al realizzazione dele reti di alta velocità a servizio di queste aree vastissime delle zone interne, centrali e ioniche della provincia di Cosenza».

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EMERGENZA SANITARIA

La casa della salute di Lungro non diventi un contenitore vuoto: la denuncia della Uil Fpl

La Uil Fpl Cosenza accende i riflettori sulla grave carenza di personale che interessa la struttura ospedaliera del comprensorio arbereshe

La crisi di personale che interessa la sanità regionale rischia di segnare in negativo le prestazioni della residenza sanitaria assistenziale medicalizzata dell’ospedale di Lungro. A denunciare la «insostenibile situazione a casa della carenza di personale» è la Uil Fpl Cosenza che denuncia lo stato dell’arte affermando che quest stallo poteva essere «ampiamente previsto e gestito sicuramente in maniera diversa».

Oggi il numero degli OOSS in servizio è di 4 unità che sono destinate a ridursi dal 1 gennaio 2024, mentre la dotazione di medici è ferma a tre professionisti. Una forza lavoro con la quale è «impossibile prevedere nuovi ricoveri in quanto non è possibile garantire la copertura dei turni di servizio, ma allo stesso tempo non è possibile garantire il diritto alla salute dei pazienti già ricoverati».

Una crisi di personale per la quale il sindacato chiede ai vertici dell’Asp e alla Regione Calabria di «intervenire immediatamente» per «sanare» un defitic importante e riparare alle «gravi ripercussioni in termini di carenza di servizi essenziali alla popolazione».

Anche i dipendenti della Casa della Salute «sono stanchi» di questo andazzo e «pretendono di lavorare in maniera dignitosa» continua il sindacato che si è reso protagonista di tante battaglie ed interventi per salvare il salvabile. Stesso dicasi dei cittadini che chiedono «di avere servizi efficienti». In un contesto sociale con una popolazione in prevalenza di anziani le difficoltà si amplificano proprio per l’assenza dei servizi essenziali.

Tra i punti interrogativi che rimangono in sospeso c’è anche la radiologia del Capt di Lungro a seguito del pensionamento dell’unico dipendente risulta ancora senza personale in sostituzione. Il risultato è un «calo di prestazioni del punto di primo intervento del Capt di Lungro» che si trova a non poter garantire i servizi previsti.