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SCACCO AL CLAN

Ndrangheta, arrestato Leonardo Abbruzzese: si nascondeva in una villa a Bari

L'uomo si era reso irreperibile dal 30 giugno scorso quando era stato coinvolto nell'ambito dell'indagine "Athena" condotta nella Sibaritide contro i potenti clan

E’ stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri, 6 novembre, a Bari Leonardo Nino Abbruzzese, ritenuto membro della omonima cosca di Cassano allo Ionio. I carabinieri del comando provinciale di Cosenza, con il costante coordinamento della D.D.A. di Catanzaro, lo hanno localizzato nel capoluogo pugliese in una ampia villa dove aveva trovato ospitalità e sostegno logistico.

Una lunga attività di indagine articolata attraversi plurimi strumenti di investigazione, nella ricostruzione dei movimenti dei soggetti gravitanti nella rete di relazione della quale poteva godere, ha consentito l’individuazione e la cattura dell’uomo che era stato oggetto della  misura cautelare in carcere, a suo tempo adottata dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed eseguita in data 30 giugno 2023 nei confronti di numerosi altri indagati, nell’ambito del procedimento penale convenzionalmente denominato “Athena”.

In quella data l’uomo si rese irreperibile, iniziando il periodo di latitanza conclusasi ieri grazie all’azione congiunta dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Cosenza e Bari, con il supporto specialistico dei militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Puglia” e del 6° Nucleo Elicotteri di Bari.

L’uomo è ritenuto con ruolo di rilevo appartenente all’associazione di tipo ‘ndranghetista riconducibile ad esponenti della famiglia Abbruzzese di Lauropoli e all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle finalità mafiose, operante sotto l’egida del medesimo sodalizio di ‘ndrangheta.

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LA SCULTURA

Una scultura di Sancineto nella caserma regionale delle Fiamme Gialle di Bari

L'opera in ferro e lamiera smaltata è denominata "Il vento - La Tenacia" raffigura una barca che solca il mare a vele spiegate

Sarà inaugurata fra qualche giorno a Bari, all’interno della caserma del Comando Regionale della Guardia di Finanza della Puglia, la scultura in ferro e lamiera smaltata denominata “Il Vento – la Tenacia” che il maestro Mimmo Sancineto ha realizzato per farne omaggio agli uomini delle Fiamme Gialle proprio nel luogo dove il figlio dell’artista, Francesco, ha prestato servizio fino a qualche tempo fa come ufficiale.

L’opera, ideata, progettata e realizzata raffigura una grande barca che, a vele spiegate, solca il mare insieme ad altre simbolicamente rappresentate da un insieme di alberi che le fanno da sfondo.

«Questa imbarcazione speciale, realizzata in lamiera zincata dall’artista Mimmo Sancineto, è in realtà una metafora – come spiega Isa Laudadio nella presentazione di questo lavoro – una sorta di licenza poetica che l’autore, dando libero sfogo alla sua fantasia ed al suo desiderio di “sognare”, si è voluto concedere per rendere onore e merito al grande lavoro che svolgono costantemente  i Reparti Aeronavali della Guardia di Finanza utilizzando mezzi velocissimi e tecnologicamente evoluti e performanti».

Anche le sue dimensioni (lunghezza 210 cm., larghezza 120 cm. e altezza 350 cm.) hanno una loro chiara motivazione  perché la lunghezza dello scafo, l’imponenza delle vele, l’altissimo albero principale e gli altri sullo sfondo sui quali i gabbiani si posano leggiadramente nonché il desiderio di superare gli ostacoli per fare trionfare il bene comune.

«Ogni particolare racconta un mondo – sottolinea ancora Isa Laudadio – quello di tanti uomini e donne che hanno scelto di mettersi al servizio della collettività per svolgere un lavoro dedicato  e pericoloso, per contrastare una delinquenza dai mille volti, per garantire il rispetto della legalità e per assicurare alla giustizia i responsabili di reati di tipo economico e finanziario».

Alla inaugurazione dell’opera prenderanno parte le più alte cariche della Guardia di Finanza oltre ad autorità civili, militari e religiose per rendere il dovuto omaggio al lavoro di un artista, Mimmo Sancineto, che ha inteso esaltare il lavoro che giornalmente svolgono le Fiamme Gialle nelle cui fila opera con orgoglio, dedizione ed attaccamento anche suo figlio, il maggiore Francesco Sancineto.

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SANITA'

Elisoccorso, a Castrovillari e Rossano si volerà anche di notte

Prevista entro dicembre 2023 l’attivazione del servizio. Avviata la gara da oltre due milioni di euro per il rifacimento delle piste e illuminazione avveniristica

Entro la fine di quest’anno, a Castrovillari l’elisoccorso potrà volare in orario notturno. A darne notizia è il direttore generale dell’Asp, Antonello Graziano, il quale ha comunicato che «è stata avviata gara da oltre due milioni di euro per far volare l’elisoccorso anche di notte. Nel nostro territorio le piste coinvolte sono quelle relative al “Giannettasio” di Rossano e all’ospedale “Ferrari” di Castrovillari. Il tracciato utilizzato sarà lo stesso di quello già esistente, ma il percorso verrà perfezionato secondo criteri tecnici più validi e reso adatto anche al traffico notturno».

«In entrambi i siti – prosegue Graziano – è già venuta una commissione al fine di fare tutti i rilevamenti e le valutazioni per fare istallare un apparato di luci all’avanguardia. Quella che verrà istallata su tutte le piste individuate per far volare l’elisoccorso anche di notte è un’illuminazione di ultima generazione e siamo noi i primi in Italia a metterla in campo. Il sistema dell’emergenza urgenza è come un mosaico – afferma il direttore generale. Sono arrivate le ambulanze, sono stati aperti concorsi per autisti, ma anche per il personale sanitario. Stiamo cercando di rendere più tecnologici i nostri ospedali con strumentazioni all’avanguardia e adesso l’obiettivo è far volare l’elisoccorso anche di notte. Quello che non è stato fatto in dieci anni – conclude Graziano- lo stiamo facendo in 15 mesi».

 

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L'ARRESTO

Sorpreso con la droga in casa, tenta di gettarla dalla finestra

L'uomo di 51 anni è stato fermato dalla Polizia a Cosenza e sottoposto alla misura dei domiciliari

Cerca di disfarsi della droga, gettandola dalla finestra. Protagonista del fatto un uomo di 51 anni, il quale è stato arrestato dalla Polizia a Cosenza. Nel corso di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto 11 sfere avvolte da carta stagnola, di cui lo stesso proprietario dell’abitazione ha cercato di disfarsi.

Da accertamenti effettuati da personale del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, si è risaliti alla natura della sostanza stupefacente rinvenuta all’interno delle sfere, che è risultata poi essere eroina. L’uomo è stato, quindi, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e posto ai domiciliari, dove attualmente si trova.

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SERIE D

Castrovillari. Rossetti regala tre punti alla Reggina

Il Castrovillari cede di misura alla LFA di Reggio Calabria che trova la rete della vitotria nella ripresa. Non basta la volontà nel primo tempo dei lupi del Pollino. Serve lavorare e stringere i denti per conquistare la salvezza.

Castrovillari – LFA Reggio Calabria 0-1
CASTROVILLARI (4-3-3): Patitucci; Giacalone, Abbenante, Aceto (34′ st Serafino sv), Alfano; Atteo, Romeo (17′ st Izco ), Cosenza; Varela, Teyou (40′ st Jawara sv), Scognamiglio (14′ st Festa ). A disp.: Aprile, Olivieri, Toziano, Basile, Andreassi. All.: Donato

REGGIO CALABRIA (4-4-2): Valentin; Dervishi, Kremenovic, Girasole, Martiner; Mungo, Salandria, Barillà (28′ st Provazza sv); Ricci (40′ st Bianco sv), Rosseti (43′ st Bontempi sv), Perri (28′ st Zucco sv). A disp.: Fecit, Ingegneri, Marras, Bright, Coppola. All.: Trocini
ARBITRO:Bonci di Pesaro
MARCATORI:18′ st Rosseti (RC),
NOTE:Spettatori 600, Ammoniti: Ricci (RC), Rosseti (RC), Cosenza (C), Barillà (RC), Girasole (RC).
Rec.:1′ pt;5′ st

In una gara condizionata dal forte vento il Castrovillari cede di misura ai più quotati ospiti. Dopo tre turni favorevoli la compagine del Pollino non riesce ad allungare la serie e deve, ancora una volta, arrendersi ai propri avversari sul terreno amico del Mimmo Rende. Nonostante la nota positiva del ritorno dei suoi tifosi e di una ritrovata tranquillità societaria, l’undici rossonero esce a mani vuote dal rettangolo di gioco al termine dei 90 minuti. Bene i padroni di casa nella prima frazione di gioco dove sulla corsia di sinistra si rendono pericolosi con Scognamiglio e Teyou. Al 15’ il Castrovillari sfiora il vantaggio con una punizione dai 25 metri battuta da Romeo, la barriera tocca la traiettoria e Valentin viene spiazzato, palla di un soffio a lato. Gli ospiti si fanno vedere al 31’pt con Dervishi il cui diagonale trova pronto Patitucci che si supera e devia. Il primo tempo termina con un colpo di testa di capitan Barillà alto sulla traversa.
Nella ripesa arriva la rete dei reggini. Mungo apre dal limite Ricci prova al tiro, sulla respinta la palla resta nell’area piccola dove è lesto Rosseti che si gira di destro ed insacca. Il Castrovillari, apparso con i soliti limiti in fase offensiva prova a trovare il pareggio che per poco non viene confezionato da Girasole che in spaccata su cross di Varela sfiora il clamoroso autogol. I reggini potrebbero chiuderla in contropiede ma non sono precisi nelle giocate in profondità e allora è il Castrovillari che prova il forcing finale ma senza trovare la via del gol.

SALA STAMPA : Trocini: “Avevamo l’obbligo di vincere e così è stato contro una squadra che a mio avviso non merita assolutamente la classifica che ha ed oggi ha ritrovato anche il suo pubblico. In più il vento ha condizionato non poco la sfida. Sono contento di tutti, era una partita in cui c’era tutto da perdere. Sono felice per la prova di tutti e permettetemi di fare un in bocca al lupo a questo Castrovillari visto oggi che non è inferiore a tante altre squadre che sono presenti in questo girone.

Per il Castrovillari arriva Giuseppe Donato che oggi si è seduto in panchina al posto di Campanella il cui tesseramento dovrebbe arrivare in settimana. Donato: “Sapevamo che la Reggina arrivava da una serie di partite in cui ha cambiato qualcosa a livello tattico. Una squadra con grosse individualità, ma credo che possiamo essere contenti perché se andiamo ritroso, partendo dalla sfida contro la Sancataldese c’è stato uno scatto morale, i ragazzi hanno ritrovato fiducia in loro stessi anche in virtù delle ultime vicende societarie. Ci tenevamo a fare bene e a continuare una striscia positiva perché sarebbe stata una situazione anche diversa, vitale per noi se avessimo vinto. Ma sono fiducioso, per raggiungere l’obiettivo salvezza ci vuole fame ci vuole quella “cazzimma” per poter vincere le gare. Ora archiviamo questa gara e pensiamo al prossimo avversario. Dobbiamo costruire la nostra salvezza concretizzando quella mole di gioco che anche oggi si è vista ma che deve essere finalizzati. Non eravamo brocchi prima non siamo dei fenomeni adesso, ora probabilmente in settimana arriverà qualche altro innesto, ma chiunque arriva o rimane deve dare il massimo per cercare di uscire da questo inferno”.

 

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NESSUN RILIEVO SOLLEVATO SULLE EMITTENTI ESAMINATE

Primo monitoraggio del Co.Re.Com. sull’uso di linguaggi poco rispettosi delle differenze di genere

L’esito illustrato nel corso di un incontro con Commissione Pari Opportunità e Ordine dei Giornalisti

“Nessun rilievo è stato sollevato con riferimento all’uso di un linguaggio poco rispettoso delle differenze di genere o che possa turbare un pubblico giovanile”. Ѐ questo l’esito del monitoraggio effettuato dal Comitato per le comunicazioni della Calabria per il periodo 18 – 24 settembre su tre emittenti televisive regionali individuate attraverso il criterio oggettivo del sorteggio. L’iniziativa rientra nelle attività previste nell’ambito dell’attuazione del Protocollo “Pari opportunità e Comunicazioni”.

Il protocollo siglato tra Consiglio Regionale della Calabria, Commissione Pari Opportunità, Comitato Regionale per le Comunicazioni e Ordine dei giornalisti della Regione Calabria lo scorso 14 luglio prevede, infatti, attività di sensibilizzazione da affiancare adazioni di monitoraggio e ricerca volte a individuare criticità e tendenze nelle attività di narrazione (storytelling) del maschile e del femminile, a prescindere dai mezzi e dai generi comunicativi.

L’esito del monitoraggio è stato illustrato nei giorni scorsi nella sede del Co.Re.Com. alla presenza del presidente Fulvio Scarpino, e componenti Mario Mazza e Pasquale Petrolo, nell’incontro con la presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale della Calabria, Anna De Gaio; collegato in remoto il Presidente dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri.

Dopo un’attenta revisione delle trasmissioni, il Comitato ha constatato con soddisfazione che nessuna di esse ha mostrato criticità significative. In particolare, sono stati presi in esame i contenuti riguardanti temi sensibili quali i “femminicidi e le violenze di genere”, sia all’interno dei notiziari sia all’interno delle programmazioni sportiva. L’assenza di segnalazioni o rilievi rilevanti ha sottolineato il rispetto degli standard etici e la sensibilità dimostrata dalle emittenti calabresi nell’affrontare tali tematiche delicate e cruciali.

“Con questa iniziativa abbiamo avviato concretamente ilpercorso di crescita ed emancipazione  necessario per abbattere ogni tipo di discriminazione di genere, a partire da quelle ancora presenti nelle comunicazioni e nei media – ha dichiarato il presidente del Co.Re.Com., Fulvio Scarpino -. Nei prossimi mesi svilupperemo altre attività importanti, puntando l’attenzione alla formazione attraverso master e corsi finalizzati a promuovere ilrispetto della differenza di genere, non solo nel linguaggio”.

La presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale della Calabria, Anna De Gaio, si è detta soddisfatta dell’avvio del percorso collaborativo sancito dal protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi che “si riempie di contenuti. Un percorso per la cui realizzazione assicuriamo la massima collaborazione. E siamo davvero soddisfatti del fatto che in questo primo monitoraggio nessun rilievo è stato sollevato con riferimento all’uso di un linguaggio poco rispettoso delle differenze di genere o che possa turbare un pubblico giovanile”.

Apprezzamento tanto per l’iniziativa quanto per l’esito del monitoraggio è stato espresso dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, che ha sollecitato il Comitato ad estendere il monitoraggio anche alle trasmissioni e alle pubblicazioni diffuse sul web, registrando la disponibilità del presidente Scarpino a procedere in tale direzione.

 

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ENNESIMO TAGLIO AI PIEDI DEL POLLINO

Medici cubani spostati. Laghi: “è inaccettabile, ai limiti del provocatorio”

Anche il capogruppo in consiglio regionale di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, esprime il proprio rammarico a margine della notizia dello spostamento di due medici all'ospedale di Corigliano-Rossano

Anche il capogruppo in consiglio regionale di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, esprime il proprio rammarico a margine della notizia dell’ennesimo taglio alla sanità del Pollino, con lo spostamento di due midici cubani all’ospedale di Corigliano-Rossano.

“Ancora uno scippo nei confronti dell’ospedale di Castrovillari attraverso un ordine di servizio per cui due chirurghi cubani, recentemente assegnati al nosocomio del Pollino, saranno spostati, lunedì, “transitoriamente” -come sempre si scrive-, presso l’ospedale di Corigliano-Rossano. E questo, tra l’altro, senza alcun preavviso né notifica neanche al Referente per la Calabria dei Medici cubani”.

“È incredibile come si continui a pensare di poter operare impunemente interventi di questa natura -afferma il Consigliere Laghi-, dei veri e propri colpi di mano, come troppo spesso è avvenuto e sempre a danno dello spoke di Castrovillari. Non si deve fare la guerra tra poveri, ma come non ricordare che al momento dell’assegnazione dei Medici cubani, allo Spoke di Corigliano Rossano sono toccate esattamente il doppio delle unità (ben 16), rispetto a quelle inviate a Castrovillari che, lo sottolineo con forza, ha, o almeno dovrebbe avere, pari dignità.

Senza dimenticare che dei 16 medici ben nove erano Colleghi di Pronto Soccorso, a fronte dell’unico inviato a Castrovillari (portato a due dopo continue insistenze). Ed eccoci ora, puntualmente, ad un film già visto, quello della sottrazione di personale medico dall’ospedale del Pollino, che mai nello stesso ospedale ha fatto ritorno. Non è forse stato questo il motivo della seconda chiusura, di fatto, dell’Ortopedia, quando la stessa cominciava a riprendersi da quella precedente? Questa situazione -lamenta Laghi- è inaccettabile. Ai limiti del provocatorio. Non è più possibile subire questo continuo depauperamento e spoliazione del nosocomio castrovillarese da parte di una direzione generale dell’Asp che, ancora una volta, si mostra di parte, capace solo di garantire precisi ambiti territoriali a scapito di altri. Ma qui non si tratta di aree geografiche. Si tratta invece di cittadini che hanno, o almeno dovrebbero avere, stessa dignità e stessi diritti. Personalmente non assisterò passivamente in silenzio, come spero faranno i rappresentanti delle popolazioni dell’Esaro-Pollino-Sibaritide”.

 

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NUOVA SCUOLA

Saracena: inaugurata la scuola dell’infanzia, moderna e sostenibile

Russo: in pochi anni abbiamo rivoluzionato l'edilizia scolastica, come promesso

«Dall’inizio del nostro mandato abbiamo messo al centro dell’azione politica gli interessi e i bisogni della comunità, partendo innanzitutto dai bambini, che sono il presente ed il futuro di Saracena. Ed oggi possiamo affermare che la promessa di voler rivoluzionare l’edilizia scolastica è stata mantenuta dall’esecutivo che mi onoro di rappresentare e guidare. Consegniamo ai bambini della scuola dell’infanzia un edificio sicuro, sostenibile, moderno, ma soprattutto bello, colorato ed accogliente e per questo esprimo il mio ringraziamento ai tecnici, all’impresa e alle maestranze che hanno lavorato all’esecuzione del progetto, nonché agli uffici comunali e alla scuola per il supporto dimostrato nell’interesse dei bambini».

Sono le parole del sindaco di Saracena, Renzo Russo, che ieri pomeriggio insieme alla dirigente dell’istituto Francesca Nicoletti, e all’assessore alla pubblica istruzione, Adelina Ferrara, ha inaugurato il nuovo edificio che da lunedì accoglierà i bambini della Scuola dell’Infanzia in Via Falcone e Borsellino.

Insieme a loro le famiglie e i bambini che hanno avuto modo di approcciare i nuovi ambienti che li vedranno impegnati didatticamente dalla prossima settimana. «In pochi anni – ha aggiunto il sindaco Russo – abbiamo ristrutturato e messo mano a tutti e tre i plessi scolastici, quello della scuola secondaria di primo grado è attualmente oggetto di lavori di messa in sicurezza. Un risultato mai raggiunto nella nostra comunità».

Ora l’obiettivo è quello di consegnare nel giro di pochi mesi anche l’edificio della scuola secondaria di primo grado, per completare l’opera di riqualificazione e ammodernamento di tutte le strutture comunali che accolgono bambini e ragazzi nei loro anni di formazione.

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FOODSYSTEM

Accademia della Terra: oggi l’ultimo incontro formativo con Alex Giordano

Per l’ultimo appuntamento del progetto di alta formazione promosso dal Centro per la valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale arriva il direttore di Rural Hack e fondatore di Ninjamarketing

Può esistere un percorso possibile per far convivere la dimensione sociale con quella ambientale e tecnologica, redistribuendo valore alle persone e ai territori? E’ la domanda che animerà l’ultimo incontro dell’Accademia della terra, il progetto formativo a partecipazione gratuita ideato e prodotto dal Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale e dalla studio di consulenza Gagliardi Associati in partnership con Vinocalabrese.it che rientra nel programma “Borgo delle Eccellenze Enogastronomiche nel labirinto del Gusto” avviato dal Comune di Saracena finanziato dal bando “Borghi e Ospitalità” della Regione Calabria.

Partito a fine agosto il progetto ha promosso sei incontri con altrettanti formatori di alto profilo, con l’ambizione di voler offrire al tessuto produttivo e sociale delle aree rurali e interne, l’occasione di acquisire conoscenze e competenze attraverso un programma organizzato di lezioni che hanno aperto nuove prospettive affrontando temi caldi e di grande attualità nell’ambito agricolo, economico, ambientale.

Oggi 4 novembre alle ore 17:30 sarà la Sala consiliare del comune di Saracena ad accogliere Alex Giordano, direttore di Rural Hack e fondatore di Ninjamarketing, pioniere italiano della rete tanto da essere considerato uno dei principali esperti di Social Innovation, Agritech e Digital Transformation applicata al settore agroalimentare, che darà vita al settimo appuntamento formativo “Foodsystem 5.0, Agritech, Dieta Mediterranea e Comunità”.

L’innovazione tecnologica sarebbe il nostro miglior alleato nella lotta ai cambiamenti climatici, nel contrasto alla perdita di biodiversità e per il miglioramento della qualità del cibo. In questa equazione, tuttavia, manca quasi sempre un elemento: la persona, la comunità. Si rischia – secondo Giordano – di avere l’ennesima accelerazione che può dare un contributo alla risoluzione di alcuni problemi andando però ad aggravare le disuguaglianze, gli effetti negativi sull’ambiente e la perdita del senso di collettività. Per questo occorre puntare su una dieta mediterranea 5.0: un modello di sviluppo capace di mettere le tecnologie al servizio della società, delineando un percorso possibile per far convivere la dimensione sociale con quella ambientale e tecnologica, redistribuendo valore alle persone e ai territori.

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DISPOSTO DEL GIP DEL TRIBUNALE DI CASTROVILLARI

Brasiliani con sangue moranese, ma era una truffa

Oggi per i 193 brasiliani coinvolti nella nota vicenda del 2017 vi è il “non luogo a procedere”. I cittadini carioca si erano affidati ad una società che prometteva di trovare antenati ai piedi del Pollino

Fu una nota vicenda giudiziaria che coinvolse Morano Calabro e il suo Muncipio nel 2017 per aver dato agli stessi la residenza e la cittadinanza italiana jure sanguinis. Tra questi, ricordiamo, vi era stato precedentemente anche il famoso calciatore di Roma e Milan, Cafù, pure lui brasiliano. Una notizia che destò allora clamore ed interesse. Oggi per i 193 brasiliani coinvolti nella nota vicenda vi è il “non luogo a procedere”. Lo riferisce l’avvocato Livio Faillace che ha seguito il corso storico e legale della vicenda.

I cittadini brasiliani, indagati per uso di atto falso e soggiorno illegale in Italia, giunsero da ogni parte del Brasile tra il 2011 e il 2012 nel Comune ai piedi del Pollino al fine di ottenere la residenza e la cittadinanza italiana tramite la ricerca di un antenato di famiglia e di origini moranesi. Gli stessi avevano dato precedente incarico ad un Studio professionale di Porto Alegre in Brasile denominato “Via Italia” specializzato nelle ricerche genealogiche e quindi nella ricerca di un avo in un paese europeo, quindi anche in Italia, che potesse fungere da collegamento familiare al fine dell’ottenimento della cittadinanza italiana, in aggiunta a quella brasiliana.

Il collegamento jure sanguinis per via delle origini italiane nel Comune di Morano Calabro, infatti, consentiva a molti di essi e ai lori figli di farsi una vita in Europa e di viaggiare liberamente col doppio passaporto, brasiliano e italiano.

Il Comune di Morano, come riferisce l’avvocato Faillace, “si è sempre proclamato estraneo ai fatti di reato, quindi parte offesa costituendosi parte civile e chiedendo la condanna dei brasiliani con richiesta di risarcimento danni”.

Di diverso avviso, invece, il G.U.P. del Tribunale di Castrovillari, dott. Lelio Festa, rispetto alle conclusioni della parte civile: il Gip ha disposto il non luogo a procedere dei brasiliani senza neanche rinviarli a giudizio”.

Nella discussione tenutasi nella giornata di ieri davanti al Gip del Tribunale di Castrovillari l’avvocato. Livio Faillace, difensore di molti degli indagati, ha evidenziato “non solo come i propri assistiti brasiliani erano inconsapevoli del modus operandi degli incaricati di questo studio professionale di Porto Alegre “Via Italia” al fine della ricerca geneaologica dell’avo storico in Europa ma ha dimostrato come fossero stati a loro volta raggirati da coloro a cui avevano dato incarico per aver utilizzato a loro insaputa documenti alterati e/o falsi. L’ingresso in Italia e il ritorno in Brasile, invece, era avvenuto con dei normalissimi visti turistici sul proprio passaporto brasiliano che non aveva nulla di illegale”.

La pronuncia del Gip del Tribunale di Castrovillari era attesa da anni e da numerose persone oltreoceano, oltre che dai loro figli che nel frattempo si sono fatti una vita, anche lavorativa, nelle diverse parti d’Europa.