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GIOCHERA' NEL GIRONE CAMPANO Basket serie C, la Pollino si presenta ai suoi tifosi

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OGGI SI E' RIPARTITI Buon anno scolastico a tutti

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SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE 21 novembre, giornata nazionale degli alberi

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BASKET SERIE D

La Pollino riparte puntando sulla linea giovane

Novità importanti nel roster che affronterà il prossimo campionato di serie D è l’arrivo ai piedi del Pollino da Belvedere di Paolo (2005) e Vincenzo Perrone (2003)

E’ iniziata in questi giorni la preparazione della Pollino Basket Castrovillari di coach Silella. Diverse le novità per la società rossonera che anche quest’anno punterà a valorizzare il settore giovanile, a tal proposito è in programma a settembre un open-day per continuare ad avvicinare i giovani al mondo della pallacanestro. Novità importanti nel roster che affronterà il prossimo campionato di serie D è l’arrivo ai piedi del Pollino di Paolo (2005) e Vincenzo Perrone (2003). I due giovani cestisti arrivan o da Belvedere e sono figli di Andrea che per anni ha indossato la canotta castrovillarese. Al gruppo sono stati aggregati cinque under, Ammirati , Astorino , Bonifati, Caligiuri e Bellizzi tutti classe 2008 a conferma di quella linea “green” che la società continua a di quanto la società punti sulla linea giovane. In attesa del recupero di Aloisio, operato a luglio ed a cui va il nostro in bocca a lupo, la società sta lavorando per avere nuove figure dirigenziali con l’ingresso di nuovi soci. Il campionato dovrebbe iniziare entro il 16 ottobre, ma non si conosce ancora la data certa, e soprattutto si aspetta di capire quale sarà la formula dello stesso che lo scorso anno ha lasciato molto a desiderare.

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IN PENSIONE DAL 1 SETTEMBRE

Il Preside Bruno Barreca saluta la sua scuola

"Siete stati tutti speciali, mentre vi saluto già sento la vostra mancanza, ma spero che non vi “liberiate” di me, significherà poter godere ancora della straordinaria bellezza dell’umanità vissuta lungo il cammino che, insieme, abbiamo percorso in tutti questi anni".

“Dal prossimo primo settembre anch’io andrò in pensione e inizierò a scrivere e a leggere un’altra pagina del libro della mia vita.
Dopo quarant’anni di servizio, non sarà facile staccarsi dalla scuola che, soprattutto nei sedici anni svolti come Dirigente Scolastico, mi ha impegnato totalmente e sempre con il doveroso senso di responsabilità che chi è chiamato a dirigere una scuola deve sempre avere.
Gli anni di docenza sono stati bellissimi e mi hanno fatto maturare sia a livello umano che professionale. Nel rapporto con gli alunni ho avuto modo di crescere come persona, è stato fantastico incontrare lo sguardo dei ragazzi, soprattutto di quelli più fragili, quelli che ti facevano capire di aver bisogno di te, quelli che quando raggiungevano anche un piccolo traguardo ti facevano nuotare nelle acque chiare della gratificazione.
Con i colleghi ho avuto, quasi sempre, buoni rapporti riuscendo talvolta anche a superare il mero rapporto di colleganza per instaurare legami affettivi intensi e duraturi.

Negli anni svolti come vicepreside ho invece iniziato a percorrere la difficile strada che, all’inizio degli anni duemila, ha delineato per la scuola un orizzonte aziendalistico il che, per la stessa scuola, forse non è stato proprio un bene.

Il servizio di Dirigente Scolastico l’ho svolto tutto a Castrovillari, solo un anno in reggenza al comprensivo di Montegiordano-Roseto. Ho iniziato alla “Fortunato” poi sono stato alla “De Nicola”, all’ Alberghiero, al Liceo Scientifico, reggente un anno all’ITCG e, infine, all’IIS Mattei-Pitagora-Calvosa formato unendo giustappunto il Liceo e l’ITCG.

Ho avuto sempre un forte senso di appartenenza per le scuole che ho diretto, le ho sentite “mie” e ho cercato di operare sempre per il bene comune ponendo, come è giusto che sia, gli alunni al centro; sicuramente avrò commesso errori e scontentato qualcuno, ma siano gli altri a giudicare.

Per quanto mi riguarda, posso dire di aver conosciuto fior di professionisti, ma anche chi è stato ottimo solo a predicare. Ho incontrato docenti innamorati del proprio lavoro, capaci di instaurare rapporti straordinari tra loro e con gli alunni, ma ho anche conosciuto alcuni, pochi per fortuna, che forse avrebbero dovuto cambiar mestiere. Ho verificato in tanti la disponibilità a collaborare, ma ho incontrato anche qualche signor “non mi compete”, qualcuno che diceva “no” a prescindere.

Insomma nella scuola ho trovato quel che si trova nella vita: l’empatia e l’incapacità di incontrare l’altro, la flessibilità e la rigidità di pensiero, la mediazione e lo scontro, “i piromani e i pompieri”, l’io e il noi, da tutti però ho ricevuto insegnamenti, soprattutto da quelli che hanno creato problemi con le loro posizioni/richieste pretestuose.
Ora che il percorso lavorativo si conclude, lascio il servizio dopo aver diretto negli ultimi nove anni il Mattei-Pitagora-Calvosa. Per me inizia un’altra stagione, ma il MATPICA rimane e in esso, spero, si continui a operare secondo quell’idea condivisa di scuola comunità educante, di scuola luogo di cura dell’apprendimento, di scuola inclusiva, contaminata e contaminante.

Con l’auspicio che il dimensionamento che si sta programmando per l’anno scolastico 2024-25, sia frutto di scelte coraggiose e ragionate rivolgo il mio saluto, ai docenti, al personale amministrativo, al personale ausiliario, ai genitori, agli alunni e, soprattutto al neo Dirigente Scolastico, Vincenzo Tedesco. A loro auguro di trovare le strategie più idonee, le giuste affinità e le intese più significative, per continuare a tenere alto il buon nome del “MATPICA” che dovrà ancora essere luogo di crescita personale e sociale per i giovani di Castrovillari e per quelli delle comunità della Calabria citeriore.

Siete stati tutti speciali, mentre vi saluto già sento la vostra mancanza, ma spero che non vi “liberiate” di me, significherà poter godere ancora della straordinaria bellezza dell’umanità vissuta lungo il cammino che, insieme, abbiamo percorso in tutti questi anni”.

                                                                                                                                                             Bruno Barreca

I migliori auguri di una meritata quiescenza anche dalla redazione di abmreport

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L'EPISODIO

Truffa ad anziani: arrestato uomo di origine napoletana grazie alla prontezza di una potenziale vittima

La donna ha ricevuto una chiamata da un sedicente nipote che l'avvisava dell'arrivo di un pacco a suo nome da pagare in contanti. Rintracciato il vero parente ha scoperto la truffa ed ha avvisato i Carabinieri che hanno fermato l'uomo in flagranza di reato

E’ accusato di tentata truffa aggravata un uomo di origini napoletane di 45 anni, fermato dagli uomini della compagnia Carabinieri di Castrovillari all’esito di indagini e di elementi raccolti dopo un episodio che ha riguardato un’anziana della città.

Nel fine settimana la donna, nelle prime ore del pomeriggio, ha ricevuto una chiamata telefonica durante la quale l’interlocutore, identificandosi nel nipote, la avvisava che di lì a breve sarebbe passato un corriere per la consegna di un pacco, al quale avrebbe dovuto corrispondere un’ingente somma di denaro non avendo avuto modo di pagarlo in anticipo. La signora però ha pensato bene di non fidarsi immediatamente e nonostante l’interlocutore cercasse di tenerla occupata telefonicamente, è riuscita a chiamare direttamente il proprio nipote che, intuendo si trattasse di un tentativo di frutta, ha subito avvisato i Carabinieri.

Ed è in questo modo che i militari dell’Arma sono prontamente intervenuti presso l’abitazione dell’anziana dove hanno sorpreso il soggetto che aveva appena citofonato al campanello. Fermato e condotto in caserma, al termine dei primi accertamenti coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari l’uomo è stato arrestato e portato presso la Casa Circondariale di Castrovillari, dove permarrà in attesa dell’udienza di convalida. L’attività svolta è il segno concreto dell’attenzione rivolta dall’Autorità Giudiziaria di Castrovillari e dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza nei confronti del particolare e tedioso fenomeno, in continua evoluzione.

Costituendo una delle priorità per l’Arma dei Carabinieri, sono state svolte mirate e diffuse campagne di informazione presso Chiese e luoghi di incontro per anziani nel corso delle quali sono stati illustrati gli elementi caratterizzanti del reato ed i metodi maggiormente utilizzati dagli autori, in modo da fornire un quadro d’insieme necessario per comprendere preventivamente il tentativo posto in essere e segnalarlo immediatamente al 112. L’invito è proprio quello di prendere tempo durante la chiamata ricevuta per contattare il numero unico europeo per le emergenze, così da attivare subito le Forze di Polizia che interverranno in supporto, anche in casi di dubbi, al fine di accertare la legittimità o meno della richiesta di denaro.

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INTERVISTA ALL'ATTORE

Cinema. Continua il sogno Holliwoddiano di Giuseppe Bonifati

A Natale infatti uscirà nelle sale americane il film “Ferrari” di Michael Mann che vede l’attore castrovillarese in un ruolo chiave della pellicola. Bonifati infatti interpreterà l’amico e collega di Enzo Ferrari, Giacomo Cuoghi.

Si sono nuovamente aperte le porte di Hollywood per Giuseppe Bonifati. A Natale infatti uscirà nelle sale americane il film “Ferrari” di Michael Mann che vede l’attore castrovillarese in un ruolo chiave della pellicola. Bonifati infatti interpreterà l’amico e collega di Enzo Ferrari, Giacomo Cuoghi. Nel film che sarà presentato in anteprima mondiale e in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Adam Driver sarà il volto di Enzo Ferrari, mentre la splendida Penelope Cruz ha il ruolo della moglie Laura Ferrari. Un film con un cast importante come Shailene Woodley, Patrick Dempsey, Jack O’Connell, Sarah Gadon e Gabriel Leone. Abbiamo fatto due chiacchiere, sempre con piacere, con Giuseppe che ci racconta dell’ultima esperienza e ci lascia con una speranza di rivederlo presto nella terra d’origine.

Come nasce il “progetto” Ferrari e che sensazioni hai avuto nell’avere accanto il tuo “amico” Enzo Ferrari ….Adam Driver
E´ stata un´ esperienza sicuramente arricchente, essendo la seconda partecipazione ad un film Hollywoodiano di alto livello (dopo Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott) e la serie BBC “US” (con Tom Hollander), direi quasi una masterclass dove ho potuto lavorare al fianco di un regista che ha una cura meticolosa di ogni dettaglio: la postura, la tensione di un gesto o come afferrare un oggetto in maniera non scontata. E´ da ammirare inoltre il fatto che Michael Mann sia riuscito a realizzare un film che desiderava fare da almeno vent´;anni. Una lezione di cui sicuramente farٍ tesoro anche per il mio lavoro di regista. Nel lavoro con il cast, principalmente con Adam Driver, mi sono sentito molto a mio agio, già durante le prove, nonostante avessi davanti uno degli attori più richiesti dallo star system internazionale. Il fatto che Michael Mann abbia poi deciso di mettermi al fianco di Adam Driver e Penelope Cruz per la table read, ha sicuramente aiutato a rompere il ghiaccio prima dell’inizio delle riprese.

Non ti definisci maestro… ma allievo, non si smette mai di imparare in questo lavoro?  
Mai, come non si é mai arrivati, in nessuna professione. Nemmeno quando un tuo maestro (Renato Carpentieri) che si definisce sempre allievo alla sua veneranda età, ti invita ad insegnare nella sua scuola (Teatro di Napoli). Non si finisce mai di imparare, neanche dopo traguardi come questi. E vale forse dappertutto il detto nemo profeta in patria. Non si hanno meriti qui, ma sempre lى.

Giuseppe Bonifati è anche l’ideatore insieme alla moglie di un progetto chiamato “Teatro Volante”, un palcoscenico tra le nuvole. Un gruppo teatrale residente in un aeroporto, a Billiund in Danimarca, il primo aeroporto al mondo con un catalizzatore culturale come il Teatro Volante.

Come si pensa a creare una cosa del genere all’interno di un aeroporto?
Dopo la Danimarca, punto ad altri pianeti! Sono impegnato ad immaginare in questi mesi come i passeggeri possano ammazzare il tempo in un aeroporto, cosى come sulla luna. Quello del Teatro Volante é un format unico al mondo, iniziato attraverso un progetto pilota di due anni presso l´aeroporto di Billund (Danimarca), io e mia moglie Linda Sugataghy, la produttrice creativa del teatro, ci siamo persino sposati in un hangar. Dallo scorso febbraio abbiamo messo su un teatro studio. Con la nostra crew composta da attori, cantanti e danzatori, l’obiettivo é quello di interagire come una compagnia aerea con i passeggeri provenienti da tutto il mondo e sorprenderli con esperienze artistiche uniche e indimenticabili: performances e opera ai gates, ai terminals e ritiro bagagli; eventi come spettacoli teatrali o di danza negli hangar. Stiamo esportando il format in Europa e presto voleremo anche lى da voi…

In Italia una cosa del genere la si è mai pensata?
Penso nemmeno nel mondo, ma forse le invenzioni più sorprendenti hanno spesso un marchio di fabbrica italiano.

Hai sempre ricordato Giuseppe Maradei, ora dopo tanti anni di gavetta ed esperienza chi ti porti nel cuore artisticamente?
Nessuno dei famosi, guardo con più modestia a Linda, mia moglie. Mi sta al fianco ogni giorno, supportando ogni mia idea e mi insegna a mettere radici in terra, non solo sulle nuvole. Io dal mio canto le ho dato dimostrazione di non sapere ancora manovrare un aereo, ma sى di poter volare sempre più in alto, con la sola fantasia.

Cinema o teatro?
Entrambi sono per me una una via di fuga da una triste realtà. Dopo il Corona ci hanno restituito un mondo più malato, inquinato, combattuto e povero, soprattutto di arte e cultura. Il valore dell’artista ed il suo peso specifico nella società sono scesi nettamente in basso, e lo si puٍ constatare in tutta Europa, anche attraverso le esperienze di colleghi. L’arte e la cultura non sono una priorità all’ordine del giorno dell’agenda politica, mentre rappresentano invece un bene primario da tutelare a ogni costo. Teatro o cinema, in conclusione l’importante é conservare intatta la capacità di costruire sogni e renderne partecipi gli altri, nonostante tutto.

Progetti futuri dopo Ferrari?
Uno, nessuno e centomila. A proposito di questi ultimi, ho iniziato a scrivere la sceneggiatura di un lungometraggio che potrebbe essere il mio film d’esordio da regista, ambientato tra la Danimarca e la Calabria. La vendetta é un piatto che va servito freddo, un film vagamente ispirato alla tragedia di Amleto, un revenge movie rivisto in chiave contemporanea e attraverso i luoghi dell´immaginario che sono stati da sfondo principale nel mio percorso artistico degli ultimi vent´ anni. Mi sono prefissato come data il 2025. Vediamo se riuscirٍ a farmi questo regalo per i miei …anni tondi.

Ci lasciamo con Giuseppe con una promessa. Quando ci rivedremo a Castrovillari?
C´é chi prova da diversi anni ad invitarmi per un festival che seguo solo a distanza, forse il prossimo ci riusciremo finalmente o ha promesso di venire a prendermi lui stesso in Danimarca! Non siamo parenti, ma omonimi, vi lascio immaginare chi sia!

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SERIE D

Castrovillari calcio, Ferrante pronto a questa nuova avventura

Il Neo Direttore Generale: Sono qui esclusivamente per dare una mano al Castrovillari cercando di coinvolgere tanti soggetti imprenditoriali e mettendo a disposizione quella che è la mia esperienza nel mondo calcistico. Oggi esordio in Coppa contro il Rotonda

E’ alla sua prima esperienza in serie D ma il suo curriculum sportivo è già degno di nota nel panorama calcistico calabrese. Giovanni Ferrante, neo direttore generale del Castrovillari calcio, è il volto nuovo della società castrovillarese che questo pomeriggio farà il suo esordio nella gara interna di Coppa Italia con il Rotonda con inizio alle 16. Tra i sostenitori del progetto Villaggio Europa, e dirigente della Luzzese calcio, ha raccolto record su record nel mondo pallonaro dilettantistico calabrese. Incredibile e vincente la cavalcata con il Real Montalto con la conquista di uno storico triplete, coppa, campionato e supercoppa. L’imprenditore cosentino è arrivato quest’anno alla corte dei lupi del Pollino, fortemente voluto da Andrea Musacco, con il quale in passato ha anche giocato. “Ho accettato con entusiasmo la chiamata del Castrovillari. Non ho mai operato in serie D e questa è per me certamente una sfida ma ancor di più una esperienza importante dal punto di vista professionale” ha affermato il DG Ferrante che si è subito fatto trovare pronto alla chiamata del Castrovillari.

Quando l’amico Andrea Musacco mi ha proposto questa opportunità, non ho esitato. Questa è una piazza storica del calcio calabrese ed una occasione per dimostrare ancora una volta che si può fare bene partendo da un gruppo unito che si sta impegnando quotidianamente per la realizzazione di un progetto”.

Ferrante chiarisce anche un aspetto importante del suo ruolo. “Non ho assolutamente ruoli tecnici, questi competono e sono affidati ad altre persone che godono della mia stima e stanno operando nel migliore dei modi. Sono qui esclusivamente per dare una mano al Castrovillari cercando di coinvolgere tanti soggetti imprenditoriali e mettendo a disposizione quella che è la mia esperienza nel mondo calcistico”. Ora finalmente tocca al calcio giocato. Il Castrovillari ha ancora bisogna di qualche ritocco probabilmente e già oggi lo si potrà vedere all’opera in campo. “Si parte con l’esordio in Coppa, il mio in bocca a lupo ai ragazzi ed a Marco Colle- afferma Giovanni Ferrante, . Oggi inizia una nuova annata calcistica, ci auguriamo ricca di soddisfazioni”.

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210 ATLETI PARTECIPANTI

Tutto pronto per la nona edizione della StraCassano

La corsa partirà dalla foce del Crati e attraverserà i luoghi più suggestivi della pianura di Sibari, snodandosi lungo un percorso interamente pianeggiante, senza alcuna asperità, su una distanza di 9,8 km

E’ tutto pronto a Cassano all’Jonio per la nona edizione di StraCassano, in programma domenica 27 agosto, partire dalle 16. Ben 210 gli atleti partecipanti, i quali riceveranno la medaglia raffigurante il Toro Cozzante, fra le icone più distintive dell’antico impero sibarita. La corsa partirà dalla foce del Crati e attraverserà i luoghi più suggestivi della pianura di Sibari, snodandosi lungo un percorso interamente pianeggiante, senza alcuna asperità, su una distanza di 9,8 km. Partner ufficiale dell’iniziativa sarà Omnia, il cui amministratore delegato, Vincenzo D’Agostino, ha dichiarato: “Siamo onorati di sostenere iniziative sportive, come quella promossa dalla Polisportiva Magna Graecia Asd Cassano, ospitate in un territorio così pregno di storia, riconosciuto su scala internazionale e tra i Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria”.” Per un’azienda –ha aggiunto- che ha fatto della riduzione dei costi energetici e della ricerca di eco-sostenibilità la propria missione d’impresa da oltre 20 anni è naturale investire su manifestazioni territoriali che ambiscono a condividere messaggi e valori pedagogici anch’essi di sostenibilità fisica ed ambientale, come la promozione della pratica sportiva e dei corretti stili di vita, tanto più in una regione come la Calabria che è purtroppo tra le prime in Europa per obesità infantile”. Va detto che la gara podistica è valevole quale ottava Prova C.D.S. – Campionato Regionale Fidal Calabria – Master M/F.

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INIZIATIVA

Mnemosyne al centro della conferenza del Gruppo Archeologico del Pollino

Domenico Lo Polito: “è necessario restituire a Sibari il ruolo di guida, in quanto culla della nostra civiltà, e creare una rete mettendo insieme tutte le realtà del territorio”

Mnemosyne, dea del ricordo, dà il titolo alla conferenza a cura del Gruppo Archeologico del Pollino e SiMuCCà (Sistema Museale della Città di Castrovillari) tenutasi ieri nel Protoconvento Francescano ed inserita nel cartellone del Castrovillari Film Festival. Il primo a prendere la parola è stato il direttore del Museo Archeologico della nostra città, Claudio Zicari, che ha ringraziato tutti i partecipanti e ha sottolineato l’importanza dei siti presenti in zona, in particolar modo quella del parco di Sibari. Ha ribadito ciò il sindaco Domenico Lo Polito, affermando che “è necessario restituire a Sibari il ruolo di guida, in quanto culla della nostra civiltà, e creare una rete mettendo insieme tutte le realtà del territorio”. È stato poi proprio il direttore del Parco della Sibaritide, Filippo Demma, a ribadire la rilevanza del sito citando la collaborazione con l’Università della Basilicata; gli studenti frequentanti quest’ultima infatti svolgono il loro tirocinio all’interno degli scavi precedentemente menzionati. L’intervento del direttore si è poi sviluppato analizzando una serie di tombe ritrovate tra Calabria, Campania e Basilicata (una delle quali è possibile visitare all’interno del Parco da lui diretto), per arrivare poi a delle conclusioni grazie agli elementi comuni. Le tombe erano strutturate in modi molto diversi tra loro, poiché appartenute a persone di ceti sociali differenti; quelle di Favella della Corte, Metaponto e Hipponion (l’attuale Vibo Valentia) erano semplici buchi nel terreno coperti da cilindri di terracotta tagliati a metà, mentre quelle di Thurii (una colonia nei pressi di Sibari) e Cuma, in provincia di Napoli, erano molto più elaborate e vantavano di un corredo sfarzoso, poiché erano state costruite per persone divinizzate. Il particolare in comune che ha poi portato alla conclusione del discorso è stato la presenza in tutte le sepolture di una piccola lamina d’oro con delle incisioni.  Demma ha poi spiegato che “poiché imbevuti nella cultura cattolica, è per noi difficile comprendere il fatto che in ogni poleis ci fosse un particolare pensiero sulla religione”, ma grazie a questi ritrovamenti è stato possibile accertarsi che tutti i defunti appartenessero alla corrente orfica, ovvero una dottrina che credeva che la beatitudine eterna potesse essere raggiunta bevendo del fiume Mnemosyne nell’aldilà, per ricordare la propria vita terrena.

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FUOCO SUL DOLCEDORME

Il Soccorso Alpino in supporto dell’attività antincendio nel Pollino

Questa mattina i tecnici del CNSAS Calabria sono saliti nell'area impervia oggetto da giorni di un incendio e dopo aver individuato diversi focolai ed averne comunicato le coordinate geografiche al Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) hanno concluso la loro attività con il rientro in sicurezza alla base

Nella mattinata, su attivazione del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria sono intervenuti a supporto di enti ed associazioni preposti all’ Attività Antincendio Boschivo (AIB) della Regione Calabria nell’area del Serra Dolcedorme – Parco Nazionale del Pollino – interessata già da un paio di giorni da un vasto incendio tra i comuni di Castrovilalri e Morano Calabro

L’intervento richiesto dei tecnici appartenenti alla Stazione Alpina Pollino del CNSAS Calabria, già presenti sul territorio per il servizio di Guardia Attiva – attività promossa dall’Ente Parco Nazionale del Pollino – era finalizzato all’individuazione di ulteriori eventuali focolai in parti estremamente impervie  e difficili da raggiungere se non con attrezzature e tecniche alpinistiche.

Intorno alle 16.30 di oggi, dopo aver individuato diversi focolai ed averne comunicato le coordinate geografiche al Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS), i tecnici del CNSAS Calabria hanno concluso la loro attività con il rientro in sicurezza alla base e restando a disposizione per eventuali ulteriori attivazioni da parte del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria. 

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PRESENTAZIONE LIBRO

Il calcio a Saracena raccontato da Antonio Chiaromonte

Antonio Chiaramonte ha voluto raccontare, nella sua pregevole opera di ricostruzione i suoi ricordi personali attraverso fatti e aneddoti, scherzi e schemi, abitudini e scaramanzie sportive del decennio calcistico di calcio amatoriale saracenaro che va dal 1974 fino al 1984,

Domani sera, 26 agosto alle 18,30 in Piazzetta del Piccolo Principe a Saracena sarà presentato il libro di Antonio Chiaramonte “Radio, sorrisi e Palloni”. Un exursus storico sul calcio dilettantistico  di Saracena.
A introdurre i lavori il sindaco della città di Saracena, Renzo Russo, cui seguiranno gli interventi di Pierpaolo Avolio, che ne ha curato la prefazione e di Angelo Filomia, editore del volume.

Concluderà l’autore  Antonio Chiaramonte che ha voluto raccontare, nella sua pregevole opera di ricostruzione i suoi ricordi personali attraverso fatti e aneddoti, scherzi e schemi, abitudini e scaramanzie sportive del decennio calcistico di calcio amatoriale saracenaro che va dal 1974 fino al 1984, arricchito con una raccolta di foto che documenta fatti, personaggi e luoghi di quegli anni di calcio vero a Saracena. L’autore è stato in prima persona attore di sfide bellissime e oggi si augura che questo volume venga inteso come un testimone che passa da una generazione di sportivi che ha le radici nel passato ad altre generazioni di sportivi che porteranno i frutti nel futuro.

Secondo Pierapolo Avolio, che ne ha curato la prefazione « si tratta di un romanzo che paragrafo dopo paragrafo rende vivi gesti, frasi, e profumi della vita a Saracena a cavallo tra gli anni 70 e 80. Una narrazione che ruota attorno a personaggi come Zio Pierino, che ritorna dall’America, o come l’immancabile collezionista di super santos (ne esiste uno in ogni quartiere del mondo!!), il farmacista del paese».

«Un romanzo che colora Saracena – prosegue Avolio – con i colori di un’intrepida gioventù pronta a regalare musica e sorrisi dalla prima radio. Un luogo, il libro, in cui descrivere le emozioni di un figlio, di un fratello, di un amico ed oggi di un padre. Ed il calcio, il gioco del pallone, a regalarci, attraverso azioni avvolgenti e gol spettacolari le passioni e i sogni della gioventù saracenara. Il calcio come pretesto di rinascita, di protagonismo, di felicità in cui l’appartenenza ai colori è prioritario e consente ai giocatori di condividere emozioni come la gioia per un gol, la delusione per una sconfitta, le ansie e i timori prima di una finale. L’amore per “il pallone”».

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TENNIS

Memorial Satriani, si parte il 28 agosto

Una sinergia, quella con diversi sponsor del territorio che ha significato una organizzazione impeccabile e che oggi vede già 75 atleti iscritti.

È ripartita anche quest’anno la macchina organizzativa del secondo Open Memorial “Christian Satriani”, fortemente voluto dal Tennis Club di Castrovillari per rendere, ancora una volta, omaggio alla memoria del giovane tennista scomparso prematuramente nel 2022.  Quest’anno il comitato organizzatore con il supporto di diversi sponsor, è riuscito a mettere in palio un super montepremi da 3500€. 

Il torneo partirà il 28 agosto e terminerà il 10 settembre.

Una sinergia, quella con diversi sponsor del territorio che ha significato una organizzazione impeccabile e che oggi vede già 75 atleti iscritti. Tra loro quest’anno, ancora una volta, il cosentino Andrea Grazioso, già vincitore del I Memorial Satriani e tennista di grande livello nel panorama calabrese.

Ritorna anche la formula delle 3 categorie: singolare maschile, singolare femminile e doppio maschile che vedranno tantissimi tennisti sfidarsi per onorare la memoria di Christian sui campi da tennis del Club di Castrovillari.

Un grazie commosso ai tanti attori protagonisti di questo torneo, è arrivato da Marco, papà di Christian, che ha fortemente voluto, insieme al resto del comitato, ripetere il Memorial nel nome di un atleta castrovillarese che tanto ha amato il tennis.