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ROMBANO I MOTORI

Automobilismo: al via lo Slalom città di Luzzi

Oltre 90 piloti per la quinta edizione della manifestazione sportiva organizzata da Asa Castrovillari, valida per il Campionato Challenge Slalom Calabria

Sono oltre 90 i piloti iscritti al 5° Slalom Città di Luzzi, manifestazione sportiva che si terrà oggi 17 e domani, domenica, 18 giugno. Organizzata da ASA Castrovillari, guidata dal Presidente Massimo Minasi, la quinta edizione della gara sportiva sarà valida per il 4° round del campionato Challenge Slalom Calabra 2023 oltre che per il Memorial dedicato a Vittorio Minasi. Un evento atteso, questo di Luzzi, che ha attirato un gran numero di piloti provenienti da tutto il Meridione d’Italia.

Si parte stamane con le verifiche tecniche e sportive dalle ore 15:00 alle 19:00 ma lo start sarà domenica 18 giugno, a partire dalle ore 9:30. Prevista per le 16, invece, la premiazione presso l’Anfiteatro Tebe di Luzzi.

Come sempre, anche questo evento di ASA Castrovillari è patrocinato dall’Ente provinciale di Cosenza e da ACI Sport e ACI Storico oltre che dall’Automobile Club Cosenza e dal Comune di Luzzi.

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VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

Nasce la rete museale della Sibaritide e del Pollino

Siglato un accordo di valorizzazione integrato tra enti pubblici, musei privati, la realtà del parco archeologico di Sibari per realizzare un modello di sviluppo attorno ai marcatori culturali

I rappresentanti istituzionali del Parco archeologico di Sibari, di quattordici comuni della Sibaritide (ricadenti nelle aree del Pollino, dell’Alto e del Basso Ionio), di una Arcidiocesi e di una Diocesi, di un Museo d’impresa, di tre Musei privati, di un Parco Nazionale e di un Ente gestore di due Riserve ambientali, si sono dati appuntamento mercoledì al Parco archeologico di Sibari per formalizzare l’adesione all’accordo che porterà alla nascita della Rete dei Musei della Sibaritide.

Nello specifico, oltre al direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma, erano presenti i sindaci o i delegati dei comuni di Altomonte, Amendolara, Cariati, Cassano All’ionio, Castrovillari, Civita, Corigliano-Rossano, Frascineto, Lungro, Paludi, Saracena, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari e Trebisacce; dei Musei afferenti dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e alla Diocesi di Cassano All’Ionio; i referenti dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, delle Riserve del Lago di Tarsia e del Fiume Crati, del Museo d’impresa Amarelli, e dei Musei privati Il Nibbio di Morano, del Museo Etnico Arbëresh “Placco” di Civita e del Museo dell’Arte olearia e Cultura contadina “Noia” di Trebisacce.

Nel salutare i presenti, il direttore Filippo Demma- incaricato della direzione del Parco di Sibari per conto del Ministero della Cultura guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – ha ribadito come «con le firme di oggi si da seguito a quell’obiettivo comune che ci eravamo posti quando qualche mese fa ci siamo incontrati e si era deciso di costruire insieme, su input del Parco archeologico di Sibari, un accordo di valorizzazione integrato che gettasse le basi per una stretta e proficua collaborazione tra enti pubblici e privati all’insegna della cultura. È chiara – ha sottolineato Demma – la volontà di fare finalmente sistema. Ora si passa ad una seconda fase, più operativa, dove lavoreremo per creare una rete unica di operatori culturali. Ringrazio tutti i presenti, dai sindaci ai direttori dei musei passando per i referenti dei vescovi e degli altri Enti coinvolti nell’accordo di valorizzazione – ha chiuso il suo intervento – per essere qui dimostrando, ancora una volta, la convinta partecipazione a questo progetto che ha come unico scopo quello di valorizzare la bellezza che ci circonda».

I dettagli dell’accordo firmato

Con la sottoscrizione dell’accordo di valorizzazione, di durata triennale, tutti i soggetti coinvolti passeranno ora a definire una comune strategia per la valorizzazione e la promozione dei beni culturali e ambientali della Sibaritide, anche per il tramite di iniziative e attività di rilievo nazionale ed internazionale, nonché per la programmazione delle attività connesse all’attivazione del sistema museale regionale e nazionale integrato.
Nel dettaglio, gli aderenti individueranno le azioni e gli interventi necessari al fine del perseguimento degli obiettivi fissati, le modalità di integrazione e coordinamento delle attività per il loro coerente sviluppo, le modalità di attuazione per la efficace realizzazione degli interventi e le condizioni di sostenibilità economico-finanziaria nel breve e nel medio termine; provvederanno ad acquisire strumenti, risorse finanziarie – anche attraverso il ricorso alle opportunità offerte da Piani Programmi e Iniziative a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitarie (programmazioni 2014–2020, 2021–2027) – e assetti organizzativi per favorire la promozione e la valorizzazione condivisa del patrimonio culturale e ambientale nell’area della Sibaritide; attivare collaborazioni con altri istituti, enti e università nel campo della ricerca, della conoscenza e valorizzazione del patrimonio naturalistico, demo- etnoantropologico, archeologico e storico-artistico presente nel territorio regionale, nazionale ed internazionale; promuovere azioni che favoriscano l’accessibilità dei parchi, dei musei e dei luoghi della cultura, la partecipazione culturale e l’inclusione di tutti i cittadini, di tutte le categorie in particolar modo di soggetti fragili e/o con disabilità.

Ai fini dell’attuazione e del monitoraggio dell’accordo sarà istituito un tavolo tecnico composto dai rappresentanti legali dei soggetti sottoscrittori o propri delegati. Questo definirà i temi, i metodi e gli strumenti dei percorsi attuativi di valorizzazione territoriale, di proporre e sostenere azioni e attività congiunte in coerenza con le finalità e di agevolare la conclusione di protocolli attuativi tra le parti per la tempestiva realizzazione degli interventi.
Le modalità di funzionamento del tavolo tecnico saranno oggetto di successivo accordo e, in ogni caso, ciascun Ente, manterrà l’autonomia nel provvedere alla gestione della propria programmazione e dei propri progetti culturali.

Il primo degli strumenti già individuato dai firmatari è un protocollo che consenta la nascita della rete museale della Sibaritide e del Pollino, obiettivo che il costiuendo tavolo tecnico si prefigge di raggiungere entro la fine dell’anno. «Siamo di fronte ad una svolta nei modi di concepire le relazioni tra pubblico e privato nel campo della gestione dei beni culturali e paesaggistici, assistiamo per la prima volta alla nascita di un soggetto nuovo che ha come scopo lo sviluppo locale su base culturale di un’importante fetta di territorio, in linea con le strategie e gli obiettivi nazionali e comunitari. Qualcosa che in Italia non si è ancora vista e che sono orgoglioso di poter dire, nasce per la prima volta in Calabria» dichiara Demma.

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IL SOPRALLUOGO

Morte Denise Galatà, oggi il primo sopralluogo tecnico: verificata portata e velocità dell’acqua

Nei pressi di "ponte di ferro" i consulenti della procura e quelli di parte per gli indagati insieme ai Vigili del Fuoco sono ritornati sui luoghi del Lao in cui perse la vita la studentessa di Rizziconi

E’ durato circa sei ore il primo sopralluogo tecnico sul fiume Lao, dove il 30 maggio scorso perse la vita Denise Galatà, dopo essere stata sbalzata fuori da un gommone sul quale effettuava una discesa in rafting nel corso della gita scolastica con l’istituto Recchici di Polistena. Sul fiume, nei luoghi in cui ci è consumata la tragedia, si sono ritrovati per una perizia il consulente nominato dalla Procura, l’ingegnere Giuseppe Viggiani, e il suo collaboratore, l’ingegnere Francesco Cruscomagno.

Insieme a loro anche i consulenti di parte, professor ingegnere Franco Calomino, dottor Andrea Gatti e ingegnere Danilo Algieri Ferraro (indicati dai difensori degli indagati appartenenti all’associazione di Rafting), e il geologo Giuseppe Campanella e l’ingegnere Pasquale Saladino (Consulenti di parte nominati dai difensori del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo). Ad accompagnarli sul fiume sono arrivati da Cosenza gli uomini dei Vigili del Fuoco del comando provinciale. In località “ponte di ferro” sono state effettuate alcune misurazioni riguardanti la sezione, la portata e la velocità dell’acqua.

Il consulente della procura, l’ingegnere Giuseppe Viggiani, e il suo collaboratore, l’ingegnere Francesco Cruscomagno, con il supporto dei vigili del fuoco, hanno anche raggiunto e visionato la sponda adiacente al luogo dell’incidente per raccogliere elementi utili a comporre il fascicolo che verrà inoltrato al Procuratore Alessandro D’Alessio e il pm competente, Simona Manera, che intendono accertare le eventuali responsabilità penali per la morte della diciottenne. Nel registro degli indagati ad oggi sono iscritte dieci persone.

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BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA

Morano Calabro celebra la Notte romantica: spettacoli e street food tra i vicoli del centro storico

Sabato 24 giugno i Borghi più belli d’Italia accolgono in festa l’agognato arrivo dell’estate astronomica. Lo fanno con una manifestazione, La notte romantica, divenuta da qualche anno apripista della programmazione lugliesca e agostana.

I vicoli di Morano Calabro da vivere tra musica e street food, passeggiando all’ombra della luna in una Notte Romantica. Sono gli ingredienti dell’evento annuale che i Borghi più belli d’Italia celebrano per l’arrivo dell’estate. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con la Pro Loco, la Scuola di ballo Star Dance, gli animatori del quartiere San Nicola, il Gruppo Folkloristico Coro del Pollino, e su impulso del Club dei Borghi, propone una serie di appuntamenti concentrati nelle ore serali e notturne.

«Il programma», spiegano l’assessore Francesco Soave e il consigliere Mario Donadio, impegnati nella pianificazione dell’evento, «è studiato per coniugare in maniera leggera ed efficace il desiderio di svago, innato nei giovani, con le esigenze di socializzazione, classiche degli adulti ma tanto utili a tutte le generazioni. Vogliamo provare a incoraggiare» dicono i due esponenti l’esecutivo locale «l’incontro tra persone che amano la vita e che, pur dissimili nel dato anagrafico, si sentono accomunati dalla medesima voglia di condivisione. Ma sarà soprattutto occasione favorevole per riscoprire gioiosamente le piazzette, i vicoli, le architetture cariche di mistero del centro storico di Morano, in particolare dell’antico rione San Nicola, e le bellezze della nostra Morano Straordinaria»

«In un’atmosfera magica, si potranno gustare le prelibatezze dello Street Food a chilometro zero: sarà sufficiente acquistare un ticket per provare l’armonia dei sapori e dei profumi del passato; mentre le caratteristiche stradine del quartiere si trasformeranno in palcoscenici naturali all’interno dei quali chiunque potrà mostrare autonomamente il proprio talento in modalità unplugged. Non mancherà, per la gioia degli appassionati, la musica rock: dalle 22.30 in Piazza Giovanni XXIII, con un tributo a Ligabue di Radioking. Insomma» concludono Soave e Donadio, se è vero che per conoscere la storia, l’arte e le tradizioni del nostro borgo non bastino poche ore, è certo che in una notte d’estate se ne possono percepire le emozioni, la dinamicità, lo spirito d’accoglienza, espressioni autentiche dell’essere comunità».

Dal sindaco Nicolò De Bartolo l’invito a non mancare: «Ci ritroveremo trascorrendo insieme momenti di divertimento nella splendida cornice dell’abitato antico, lo stesso che ha segnato la quotidianità dei nostri padri e che noi stiamo provando a rigenerare sia dal punto di vista culturale sia sotto l’aspetto sociale e architettonico. Il nostro grazie, in questa circostanza, a tutti i soggetti, nessuno escluso, che a vario titolo, si stanno prodigando instancabilmente affinché l’iniziativa abbia successo e possa realmente concorrere alla conoscenza della nostra Morano».

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IL FESTIVAL

Cipolla bianca di Castrovillari: modello di recupero e valorizzazione di biodiversità

L'1 e 2 luglio ritorna nella città del Pollino il festival che ne esalta le peculiarità e versatilità in cucina. Triplicata la produzione rispetto allo scorso anno, così come sono in aumento gli ettari coltivati e i produttori iscritti alla De.Co. promossa dall'amministrazione comunale.

Non c’è più solo la rossa a far gola agli chef e i professionisti del settore della ristorazione. All’ombra del Pollino la cipolla bianca di Castrovillari, legata alla tradizione agricola della zona dei “giardini” che rischiava di scomparire, è divenuta un modello di recupero e valorizzazione della biodiversità.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Domenico Lo Polito, attraverso l’assessorato alle attività produttive affidato a Nicola Di Gerio, ha creduto nelle potenzialità di questa identità alimentare del Pollino, dando vita ad una De.Co. che in poco meno di un anno ha prodotto la diffusione sul territorio del prodotto, la moltiplicazione della quantità coltivata grazie ad una rete sempre più numerosa di produttori, molti dei quali giovani, che hanno scelto di valorizzare l’ecotipo ormai ricercato dagli chef della zona e anche fuori regione.

Alla “bianca” con il ciuffo dorato, made in Castrovillari, l’amministrazione comunale e la rete dei produttori di Cipolla Bianca dedicheranno l’1 e il 2 luglio, il festival alimentare che vuole avvicinare sempre più consumatori al prodotto locale, ma anche valorizzarne l’esperienza produttiva e il potenziale economico che rappresenta per il territorio. Due giorni di street food, con chef locali e calabresi, convegni, tanta buona musica e una varietà di ricette che avranno come protagonista l’ecotipo locale, sostenuto anche dall’azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese (ARSAC) che attraverso gli uffici territoriali ha contribuito a scrivere il disciplinare che è il cuore pulsante della De.Co.

Oggi sono 16 gli ettari coltivati nella zona di Castrovillari (rispetto ai 7 dello scorso anno), per un totale di 120 quintali (erano un terzo nel 2022) prodotti grazie ad una rete di circa 30 produttori tra aziende agricole e singoli appassionati. Numeri in crescita che segnano il trend positivo di un modello di recupero della biodiversità alimentare, diffusa negli anni ’70 e che oggi riprende vigore e vuole conquistare i mercati con le sue qualità.

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TRAGEDIA SENZA FINE

Incidente nel reggino: muore anche la figlia tredicenne, famiglia distrutta

La ragazza viaggiava con il fratello 11enne e la madre, morti sul colpo, mentre stavano raggiungendo una festa di matrimonio. Sono precipitati con l'auto in una scarpata lungo la strada che collega Bovalino e Natile.

Dolore si aggiunge a dolore per la famiglia reggina distrutta dall’incidente gravissimo registratosi nel tratto di strada che collega Bovalino a Natile. Neanche la piccola di 13 anni che questo pomeriggio è rimasta coinvolta in un incidente stradale nella Locride, insieme alla mamma e al fratello di 11 anni, morti sul colpo, è riuscita a sopravvivere al tremendo impatto dell’auto. I tre erano a bordo di una Panda lungo la strada provinciale quando, per cause ancora in corso di accertamento, sono precipitati in una scarpata profonda circa tre metri finendo la loro corsa nell’alveo di una fiumara.

Nulla da fare per la mamma, Caterina Pipicella di 39 anni, di Natile Vecchio, e per il figlio minore, G. M. di 11 anni. La bambina, G. M. di 13 anni, era stata portata prima a Locri con il 118 e poi, vista la gravità delle ferite, trasferita in elisoccorso al Riuniti di Reggio Calabria. Qui è spirata dopo poche ore dall’incidente. Una giornata che doveva essere di festa per l’intera famiglia ma che si è trasformata in un’autentica tragedia: la giovane mamma e i due bambini stavano infatti raggiungendo un ristorante ad Ardore per partecipare a una festa di matrimonio. Il padre non era in auto con loro.

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L'OPERAZIONE

Cassano, controlli anti prostituzione: quattro persone identificate e allontanate

La Polizia municipale di Cassano e gli uomini del commissariato di Polizia di Castrovillari hanno svolto un capillare controllo lungo la statale 106.

Quattro persone identificate per le quali è scattato il protocollo di allontanamento dal comune di Cassano all’Jonio e il relativo divieto di farvi ritorno per i prossimi 3 anni oltre all’obbligo di presentarsi alla loro ambasciata entro il prossimo 19 giugno. E’ il risultato dell’operazione congiunta contro la prostituzione che stamane ha visto impegnati il personale della Polizia Locale di Cassano – guidato dalla comandante Anna Maria Aiello – e quello del Commissariato di Polizia di Castrovillari – diretto dal vicequestore Giovanni Arcidiacono – lungo la Statale 106 in quelle aree ricadenti in agro del comune jonico.

Il lavoro di oggi trae origine nel lontano 2019 quando, dopo l’elezione, il sindaco Giovanni Papasso e la sua amministrazione comunale, decisero di emanare una apposita ordinanza per combattere la prostituzione e la presenza delle meretrici sul territorio comunale. «La lotta contro il commercio di esseri umani a fini sessuali è da sempre una priorità l’amministrazione comunale cassanese – spiega una nota stampa – soprattutto in vista della stagione estiva, quando la presenza turistica aumenta e quando è più necessario del solito controllare e difendere il decoro urbano».

Dopo ripetuti controlli e le relative misure applicate nel corso degli altri anni, stamane è scattata la mano pesante delle autorità per tramite della nuova operazione condotta in sinergia dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato che ha mirato a debellare la mafia della prostituzione che opera sul territorio, proteggendo allo stesso tempo le potenziali vittime coinvolte in questa forma di sfruttamento.

«L’operazione – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – è partita in mattinata e sono state controllate una serie di persone accusate di svolgere l’attività di meretrice. In sinergia, Polizia Locale e Polizia di Stato, hanno agito contro la mafia della prostituzione soprattutto in vista della stagione estiva. Soggetti che volevano usare i territori e i villaggi turistici per adescare clienti deturpando l’immagine del Comune e delle stesse località turistiche e balneari. Abbiamo scongiurato questo piano diabolico della mafia della prostituzione – ha detto ancora in chiusura il primo cittadino – e ringrazio la comandante Aiello e le sue collaboratrici per il lavoro fatto e la delicatezza osservata nei confronti di queste donne che più che colpevoli sono delle vittime dei loro aguzzini che speriamo vengano assicurati alla giustizia. Mi complimento con il vicequestore Arcidiacono per aver dato ascolto alle nostre segnalazioni e aver organizzato l’intervento congiunto nel giro di poco tempo. Un ringraziamento, infine, va anche al questore di Cosenza Michele Spina che ha autorizzato l’intervento e firmato i relativi provvedimenti. Oggi è arrivato un chiaro segnale: Comune e forze dell’ordine vanno nella stessa direzione».

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TRAGEDIA DELLA STRADA

Due morti per incidente stradale nel reggino: mamma e figlio di 11 anni precipitano dal viadotto, grave l’altra figlia

La vettura sbandando, per cause in corso di accertamento, è precipitata in fondo ad una scarpata profonda circa 3 metri.

E’ di due morti e di un ferito il bilancio di un incidente stradale, verificatosi questo pomeriggio sulla strada provinciale che da Bovalino conduce a Natile, in provincia di Reggio Calabria. Per cause ancora in corso di accertamento, un’autovettura è precipitata in una scarpata profonda circa 3 metri, all’interno dell’alveo di una piccola fiumara. A perdere la vita un bimbo di 11 anni e la madre di 39, mentre la figlia tredicenne è rimasta gravemente ferita.

Purtroppo l’impatto non ha lasciato scampo a due dei passeggeri, che sono rimasti incastrati fra le lamiere contorte dell’abitacolo. Sul posto sono giunti, immediatamente, le squadre dei vigili del fuoco di Bianco e Siderno, che hanno provveduto ad estrarre i tre occupanti e mettere in sicurezza l’autovettura, nonché il personale del 118, che, purtroppo, però, non ha potuto fare altro che constatare il decesso delle due persone che si trovavano all’interno dell’automobile. La ragazza ferita è stata, invece, trasportata in elisoccorso all’ospedale di Locri, a causa delle gravi ferite riportate. Saranno ora le indagini ad accertare le cause di quest’ennesima tragedia della strada.

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CUSTODITO NEL MUGEPA

Rotonda, l’Elephas antiquus italicus eletto fossile rappresentativo della Basilicata

Il riconoscimento arriva dalla società italiana di Paleontologia che in questi giorni, in Puglia, ha concluso le giornate "Paleodays" giunte alla XXIII edizione, dove hanno preso parte oltre 100 paleontologi provenienti da tutta Italia e dall’estero

L’Elephas antiquus italicus, risalente al Pleistocene medio superiore (400.000 – 700.000 anni fa) uno, se non il più importante ritrovamento a livello nazionale, custodito nel MUGEPA di Rotonda è stato eletto come fossile rappresentativo della Basilicata dalla società italiana di Paleontologia che in questi giorni, in Puglia, ha concluso le giornate “Paleodays” giunte alla XXIII edizione, dove hanno preso parte oltre 100 paleontologi provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Questo importante riconoscimento, per il museo di Rotonda, fa parte dell’iniziativa “Fossili Regionali” della SPI, Società Paleontologica Italiana, che punta alla promozione capillare del valore del patrimonio paleontologico nazionale e a una maggiore consapevolezza sull’argomento da parte del pubblico generale.

Un riconoscimento che premia il lavoro svolto in questi anni dall’Amministrazione Comunale di Rotonda, guidata dal sindaco Rocco Bruno e dall’assessore al Turismo e Marketing, Donatella Franzese che insieme al direttore scientifico, Fabrizio Mollo del MUGEPA, non si è risparmiata in incontri, laboratori, formazione, proprio presso il Museo dove lo ricordiamo, al suo interno è possibile ammirare tra i reperti fossili, la mandibola, pressoché completa, di Hippopotamus antiquus rinvenuta nell’identico sito dell’Elephas e, verosimilmente, vissuto in epoche ancora più remote (Pleistocene medio-inferiore) oltre alle tante altre testimonianze fossili di tipo animale e vegetale, e minerali che testimoniano la storia della zona.

Ricordiamo che lo scorso anno, l’Elephas antiquus italicus, ha festeggiato i 40 anni dal ritrovamento e tante le attività che si sono svolte tra le quali la realizzazione di un prototipo di mazzo di «carte per narrare» seguendo il modello del Paesaggio infinito (o Myriorama) partendo proprio dai reperti custoditi nel Museo, progetto dal titolo “Un’altra storia”, realizzato dal Comune di Rotonda in collaborazione con l’associazione ArtePollino APS, che ha visto il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementari, nella realizzazione di un mazzo di carte sulle quali principalmente compaiono gli animali i cui resti sono attualmente conservati nel Museo che,  ha avuto uno dei massimi esperti in giochi con le storie, lo scrittore Beniamino Sidoti e l’illustratore  Ignazio Fulghesu.

“In questi anni di mandato, una particolare attenzione ha per me il museo” afferma  l’Assessore Donatella Franzese. “Credo fortemente che debba diventare, più di quanto lo sia già, un attrattore. Potenziare un Museo non è un semplice atto di restyling, ma creare condizioni di crescita, dal punto di vista culturale. Immaginare un museo che non sia semplice contenitore, ma fucina di idee, di dinamicità, di vitalità. Le istituzioni non hanno solo il compito di tutelare e preservare, ma soprattutto quello di valorizzare e rendere fruibile attraverso più linguaggi il Patrimonio che c’è. Ringraziamo il prof Mollo, il dott. Maurizio Lazzari con cui è in essere una collaborazione mediante il Cnr di Basilicata e la Dott.ssa Angela Girone per aver coordinato la candidatura del fossile della quale attendiamo con orgoglio la visita per la consegna ufficiale della targa, come riconoscimento di questo bel risultato. Infine, un caloroso ringraziamento a quanti hanno votato per il nostro fossile permettendoci questo bel risultato”.

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FORZA ITALIA

Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi gli azzurri cosentini rilanciano l’attività

Il coordinatore provinciale Gianluca Gallo: «Avanti con determinazione lungo la strada tracciata»

Se ne parlerà a lungo vista la portata del personaggio che ha fatto la storia imprenditoriale e politica degli ultimi trent’anni in Italia. La scomparsa del Presidente Silvio Berlusconiha aperto un vuoto umano e politico di non poco conto, ma andare avanti è un dovere”. Ad affermarlo è il coordinatore provinciale di FI Cosenza, nonché assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo. “In queste ore – afferma Gallo – forte è il dolore di una comunità politica che ha sempre avuto in Berlusconi il suo saldo punto di riferimento. Una sensazione diffusa, come testimonia anche l’abbraccio riservato dagli italiani a Berlusconi, con un trasporto ed una commozione che dicono quanto fosse forte il rapporto del Presidente con il Paese”. Aggiunge Gallo: “Di fronte ad un dolore così grande non può esservi reazione diversa dal portare avanti il proprio lavoro politico secondo il percorso sin qui seguito: Forza Italia continuerà ad assolvere il compito di rappresentanza dell’area liberale e moderata e questo anche qui in Calabria, dove il partito è forza di governo seria e responsabile a vari livelli istituzionali ed ha nel presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, una guida sicura”. Da qui, chiosa Gallo, la scelta di convocare già per i prossimi giorni il coordinamento provinciale bruzio, “sentiti lo stesso presidente Occhiuto, i parlamentari e di consiglieri regionali del territorio, per definire insieme le attività future e dare un segnale di forte valenza anche simbolica: Forza Italia prosegue nel suo cammino, nel solco della strada tracciata da Silvio Berlusconi”.