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UNESCO GLOBAL GEOPARK

Il Pollino accoglie gli ispettori dell’Unesco per la rivalutazione come Geoparco

Nei prossimi cinque giorni la commissione internazionale, capeggiata da un irlandese e uno sloveno, visiterà i geositi dell'area protetta e incontrerà le realtà locali.

Il Parco nazionale del Pollino osservato speciale. E’ iniziata ieri la visita degli ispettori Unesco per la rivalidazione dell’area protetta calabro lucana tra i geoparchi mondiali. Il riconoscimento per il Pollino arrivò nel 2015 e come da procedura ogni 4 anni, per rimanere nel Global Geoparks Network, le aree che hanno ricevuto l’inserimento nella rete internazionale sono sottoposti a una procedura ispettiva che produce un report redatto dai due valutatori che effettuano la missione di controllo. Richard Watson dall’Irlanda e Bojan Rezun dalla Slovenia sono stati accolti ieri nella sede di Rotonda dell’Ente Parco nazionale del Pollino e saranno accompagnati e guidati, nei prossimi cinque giorni alla scoperta del ricco patrimonio geologico, naturale e culturale del Parco del Pollino. Durante la permanenza tra le montagne calabro lucane avranno modo di visitare i geositi presenti nel territorio, incontrare le realtà locali dove, grazie al patrimonio presente, sono riusciti a creare un’economia e una fruizione sostenibile e compatibile con la tutela.

I commissari avranno modo di incontrare i vertici dell’Ente Parco, il Consiglio direttivo, i funzionari referenti delle aree tutela e conservazione del territorio.
I valutatori verificheranno che le ragioni che hanno portato a includere il Pollino nella rete mondiale dei Geoparchi siano tuttora valide e sottoporranno un report all’UNESCO Global Geoparks Council che deciderà se il Geoparco esaminato possa rimanere nella rete. Durante le giornate di lavoro saranno affiancati dai referenti del Parco, Luigi Bloise ed Egidio Calabrese che, sin dalla candidatura, hanno curato le relazioni con la Commissione Unesco e con il territorio al fine di dare spazio e risalto al prestigioso riconoscimento ricevuto.

La visita coincide con un momento particolarmente significativo per la  storia dell’Ente Parco nazionale del Pollino, poiché quest’anno si celebra il trentennale della sua istituzione e pertanto, «si avverte la necessità di rafforzare le conoscenze e di sensibilizzare chi abita questo territorio di grande pregio per una fruizione più attenta e consapevole. Fruire consapevolmente vuol dire capire il valore di un territorio e cogliere il fine ultimo delle regole che lo tutelano».

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RIFERIMENTO PER LA COMUNITA'

Cerimonia a Cosenza per i 209 anni dell’Arma dei Carabinieri

Questa mattina presso la Caserma “Paolo Grippo”, storica sede dell’Arma Bruzia, si è svolta la festa che si celebra in tutta Italia il 5 giugno di ogni anno a perenne ricordo del conferimento della prima Medaglia d’oro al valor militare avvenuto il 05 giugno 1920

Questa mattina, a Cosenza, presso al Caserma “Paolo Grippo”, storica sede dell’Arma Bruzia, è stato celebrato il 209° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ricorrenza che si celebra in tutta Italia e fissata il 5 giugno di ogni anno a perenne ricordo del conferimento della prima Medaglia d’oro al valor militare – avvenuto il 05 giugno 1920 – per il contributo fornito dall’Arma all’Italia durante la Prima Guerra Mondiale. La cerimonia è avvenuta al cospetto delle più alte autorità militari e civili cittadine e dei rappresentanti di tutte le associazioni militari e combattentistiche d’arma.

Presenti, tra le autorità civili Sua Eccellenza il Prefetto Vittoria Ciaramella, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dott. Mario Spagnuolo, il Procuratore della Repubblica di Paola, Dott. Ernesto Sassano, il Dott. Antonino Iannotta, Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, il Dott. Giancarlo Lamensa in rappresentanza della presidente della Provincia di Cosenza, Dottoressa Rosaria Succurro, il Sindaco della Città di Cosenza, avvocato Franz Caruso ed il Questore Michele Maria Spina. Tra le autorità militari il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza con la gradita presenza del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco. È stato rivolto, inoltre, un deferente pensiero alle autorità religiose diocesane ed in particolare agli Arcivescovi di Cosenza-Bisignano, di San Marco Argentano, di Rossano-Cariati, di Cassano all’Ionio l’Arcivescovo di San Marco Argentano ed all’Eparca di Lungro.

La cerimonia, presieduta dal Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Cosenza, Colonnello Agatino Saverio Spoto, ha preso il via alle 10.30 con lo schieramento di una formazione in armi, composta da un’aliquota di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale e, in particolare, tre blocchi composti da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della linea Territoriale, dei Comandanti di Stazione del comparto Forestale, nonché un’aliquota di Carabinieri sciatori, artificeri, motociclisti ed effettivi al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale.

A seguire, sulle note della “Marcia del Piave” e del “Silenzio d’Ordinanza”, il Comandante Provinciale dei Carabinieri unitamente al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella ed ai Presidenti dell’ANC di Cosenza e dell’ANFOR, ha officiato il toccante momento della deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti, a cui è conseguita la lettura solenne del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.

Al termine, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza ha voluto rivolgere a tutti i Carabinieri in servizio, alle Autorità ed ai numerosi cittadini presenti, il proprio personale ringraziamento per le attestazioni di vicinanza all’Arma, richiamando l’indissolubile unione tra le comunità locali ed i presidi territoriali della Benemerita testimoniato, una volta ancora, dal concorso nelle operazioni di soccorso in occasione dei tragici eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia Romagna. Il Colonnello Spoto ha quindi tracciato un sintetico bilancio delle attività istituzionali svolte nell’ultimo anno. Sono stati evidenziati i successi sul fronte della lotta alla criminalità, nonchè il prezioso e quotidiano rapporto con le autorità giudiziarie distrettuali ed ordinarie, con le quali si è saldato un rapporto di univocità e condivisione finalizzato al raggiungimento di obiettivi programmatici di contrasto al crimine organizzato e comune. Al di là dei significativi dati statistici riepilogati in chiave preventiva e repressiva, che affermano il pieno e costante impegno dei Carabinieri cosentini e la piena sinergia tra tutte le componenti territoriali e specialistiche, il Colonnello Spoto ha voluto sottolineare la rinnovata capacità dell’Arma dei Carabinieri di percepire ed analizzare le continue evoluzioni della delinquenza, adeguando il proprio modello ordinativo con flessibilità e duttilità, ponendo a caposaldo della struttura ordinativa la Stazione Carabinieri, sensore di prossimità e sensore incisivo nella comprensione dei mutevoli fenomeni sociali. Il Comandante Provinciale ha inteso sottolineare, inoltre, il significativo contributo offerto dalle componenti provinciali e regionali dell’Arma Specialistica (NAS, NIL, NOE, Carabinieri Forestali, TPC) a tutela della salute, della tipicità e genuinità dei prodotti alimentari, del lavoro, della biodiversità e dell’intero patrimonio boschivo e naturale. Nell’anno in corso, ha proseguito il Colonnello Spoto, l’Arma è stata impegnata nella sua globalità a rendere al cittadino una preziosa funzione sociale a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione in piena sinergia e coinvolgimento con tutte le componenti della società, famiglie, Scuola, Chiesa ed Enti Pubblici e Sociali.

L’azione dell’Arma è stata particolarmente attenta alle fasce della popolazione più fragili ed esposte alla criminalità, anziani e ragazzi, aiutando i primi, con il supporto delle Diocesi e delle Parrocchie del territorio, a riconoscere le molteplici truffe realizzate a loro danno ed organizzando, in sinergia con gli istituti scolastici di tutti i livelli d’istruzione, mirati incontri con gli studenti finalizzati ad approfondire le molteplici tematiche connesse con il rispetto della legalità, avvicinare i giovani alle Istituzioni e diffondere principi ed ideali di libertà, uguaglianza e giustizia. Oggi erano presenti le rappresentanze, festose e colorate, degli alunni delle Scuole Primarie “Stancati” di Rende e “Aquilone” di Cosenza, cui il Comandante Provinciale ha rivolto il suo saluto, affermando che ogni Carabiniere sarà sempre al loro fianco per garantire la giusta sicurezza nel godimento dei diritti ed ogni contributo alla formazione di cittadini sempre più consapevoli dei propri doveri.

Infine, prima degli onori finali, il Comandante Provinciale e le più alte cariche Istituzionali presenti, hanno conferito ai militari distintisi in alcune delle tante attività di Polizia Giudiziaria e nelle meritorie azioni di soccorso alla popolazione, le tradizionali ricompense, quale giusto riconoscimento per lo straordinario impegno, la dedizione ed il personale sacrificio evidenziati da alcuni militari in delicate e pericolose circostanze.

Al termine della cerimonia, gli ospiti hanno potuto visitare una mostra, allestita nei locali della Caserma Grippo dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cosenza, ove sono stati presentati alcuni tra i più importanti reperti archeologici illecitamente trafugati e recuperati. I bambini delle scuole, invece, hanno visitato alcuni stand organizzati dai Carabinieri Biodiversità all’esterno del plesso militare, ove sono state fornite informazioni relative alla tutela del patrimonio naturale italiano e della biodiversità.

La cerimonia odierna, restituisce, ancora una volta, alla Provincia di Cosenza, la cifra dell’impegno e della costante abnegazione che i Carabinieri garantiscono alle Istituzioni, servendo con equilibrio le popolazioni e le comunità locali, esprimendo solidarietà a chi ha più bisogno, agendo, nei confronti di chi sbaglia, con umana determinazione e fermezza rispettosa della dignità umana.

Alcuni dati indice dell’impegno profuso in questi mesi.

Un impegno di assoluto spessore, rappresentato dall’aver perseguito oltre 13.600 fatti reato, pari a circa l’88% dei reati commessi su tutto il territorio provinciale, attraverso un dispositivo operativo, capillarmente diffuso sul territorio, che costituisce la vera essenza dell’azione dell’Arma.
Un modello operativo in cui il principale presidio territoriale, la Stazione – soprattutto in quei Comuni ove l’Arma è l’unica Forza di Polizia operante – assume primaria importanza, venendo unanimemente considerato sensore di prossimità e strumento incisivo per tutte le Autorità e le Istituzioni dello Stato. Un modello operativo composto da Donne e Uomini animati da altissimo senso del dovere e spirito di sacrificio, profondamente consapevoli del proprio compito. Militari di elevata professionalità, la cui quotidiana attività di servizio ha consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria oltre 5.100 persone, 711 delle quali in stato di arresto. I dati appena enunciati, esaminati in sistema con quelli della delittuosità di questa provincia, che mostrano una flessione del 9% dei reati complessivi commessi rispetto ai 12 mesi precedenti, testimoniano visibilmente l’efficacia del dispositivo di controllo del territorio. In tale quadro, l’azione dei reparti dell’Arma nell’attività di prevenzione, attraverso gli assetti delle Stazioni e dei Nuclei Radiomobili di Compagnia, è stata fortemente incisiva. Lo testimoniano gli oltre 52.500 servizi di pattuglia e perlustrazione espressi sul territorio provinciale, nel corso dei quali sono state identificate quasi 187.000 persone e sottoposti a controllo circa 142.000 mezzi. Significativi anche i dati relativi al concorso dell’Arma nei servizi di ordine pubblico predisposti in occasione di manifestazioni sportive, eventi culturali e sociali, che attestano un impegno, negli ultimi 12 mesi, pari a oltre 10.200 unità in 5.055 servizi di ordine pubblico, metà dei quali svolti al di fuori del capoluogo.

Sul piano della prevenzione, si evidenzia, inoltre, l’importante contributo offerto dai militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, del Nucleo Antisofisticazione e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza che, grazie alla loro qualificata e specialistica formazione, costituiscono, in autonomia e al fianco della linea territoriale, un importante strumento per la tutela della salute, della tipicità e genuinità dei prodotti alimentari, delle eccezionali testimonianze d’arte e dell’immensa bellezza del paesaggio naturale, nonché della regolare applicazione delle normative in materia giusvaloristica.
E a proposito di assetti di specialità dell’Arma e di tutela dell’ambiente, non si può non citare la componente Forestale. Nel periodo di riferimento, i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza, i reparti Parco della Sila e del Pollino e il Reparto per la Tutela della Biodiversità in località Cupone, hanno eseguito complessivamente ben 16.200 controlli e ispezioni, accertando 758 illeciti in materia ambientale, elevato sanzioni in via amministrativa nei confronti di 355 soggetti e denunciato all’Autorità Giudiziaria 750 persone per violazioni di aree protette e del patrimonio naturale.
Non è stata trascurata, ovviamente, l’azione di contrasto alle forme più complesse di criminalità, che ha visto impegnate le strutture investigative del Comando Provinciale e delle Compagnie dipendenti, sotto la direzione e il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catanzaro e delle competenti Procure Ordinarie, in articolate e importanti attività investigative che hanno consentito di fornire una incisiva risposta dello Stato alle consorterie criminali più agguerrite del territorio.
Nel complesso, negli ultimi 12 mesi, i militari del Comando Provinciale di Cosenza hanno eseguito plurimi provvedimenti cautelari nei confronti di oltre 100 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati che vanno dall’Associazione di tipo mafioso, all’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, omicidi dolosi, tentati omicidi, estorsioni, danneggiamenti a seguito di incendio, detenzione illegale di armi ed esplosivi, detenzione di armi clandestine, molti dei quali aggravati dal metodo mafioso. Nell’ambito di tali attività d’indagine, inoltre, sono stati individuati preziosi elementi che hanno permesso di fare luce su alcuni efferati eventi omicidiari che avevano provocato notevole turbamento nell’opinione pubblica, assicurando alla giustizia i loro presunti responsabili.
Si citano, tra le tante, l’operazione “Reset”, eseguita in sinergia con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, che ha consentito di individuare per la prima volta nelle aree urbane della Città una confederazione di clan, e l’ultima in ordine di esecuzione, l’operazione “Affari di Famiglia”, che ha fatto emergere cointeressenze tra alcune cosche della fascia tirrenica e le ‘ndrine confederate operanti su Cosenza e Rende.
Infine, a testimonianza della caparbietà e della memoria che i Carabinieri conservano nei confronti degli autori di efferati delitti sottrattisi alla giustizia, non si può non ricordare il rintraccio e la cattura del latitante GRECO Edgardo, tratto in arresto a Sant’Etienne lo scorso 2 febbraio dai militari del Nucleo Investigativo, dopo 15 anni di latitanza, condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo per il reato di omicidio doloso aggravato, in concorso.
Intensa anche la lotta allo spaccio di stupefacenti che ha portato all’arresto di ­­­88 persone, alla denuncia in stato di libertà di ulteriori 101 e al sequestro di circa 1.300 kg di stupefacente di varia tipologia.
È un impegno di assoluto spessore, quello appena enunciato, che ci stimola a proseguire con sempre maggior vigore nello svolgimento delle nostre attività istituzionali. Tuttavia, tali risultati, sicuramente apprezzabili, richiedono un ulteriore sforzo. Il contrasto dell’illegalità, infatti, potrà essere pienamente efficace solo con il convinto coinvolgimento di tutte le componenti della società e, in primo luogo, delle famiglie, della Scuola, della Chiesa, degli Enti Pubblici e Sociali, a cui spetta il compito di fornire ai cittadini e, in particolare, ai giovani i mezzi culturali per apprezzare il valore delle norme, riconoscendole essenziali strumenti regolatori dei comportamenti umani. A questa fondamentale funzione l’Arma non si è sottratta, svolgendo centinaia di conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado per trattare con gli studenti le diverse tematiche connesse con il rispetto della legalità. Al riguardo, si ringraziano la Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, gli Istituti di formazione e gli insegnanti che si sono prodigati in programmi per sviluppare e rafforzare la cultura della legalità, con il preciso scopo di avvicinare i giovani alle Istituzioni, allargando il perimetro delle aule e favorendo, nelle nuove generazioni, la crescita di principi e ideali di libertà, uguaglianza e giustizia.
Importantissima anche la collaborazione con i Comuni, le Diocesi e le parrocchie di tutta la provincia, che ha permesso la capillare organizzazione di incontri dedicati agli anziani sul tema della prevenzione alle truffe, realizzando così quel modello di polizia di prossimità, da sempre cifra distintiva dei Carabinieri.

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LA DECISIONE DEI GIUDICI

Duplice omicidio Scorza – Hendli: respinta la richiesta di arresto per i due vigili urbani di Castrovillari

Il Tribunale della Libertà ha respinto l’appello della Dda contro gli agenti della Polizia Municipale che erano stati coinvolti per non aver segnalato la presenza della vettura con i cadaveri delle vittime abbandonata in zona Cammarata

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha respinto la richiesta avanzata dalla Dda di Catanzaro in merito all’arresto di due vigili urbani di Castrovillari accusati di frode processuale penale, depistaggio e favoreggiamento nella vicenda del duplice omicidio Scorza-Hendhli. Le accuse contestate loro dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dal pm antimafia Alessandro Riello andavano in questa direzione: secondo i magistrati i due agenti di polizia locale (un uomo e una donna) erano ritenuti responsabili di non aver segnalato la presenza della Mercedes con i vetri rotti in contrada Gammellone dove all’interno furono ritrovati i corpi di Maurizio Scorza e Hanene Hendhli. Per gli inquirenti, i due, (difesi dall’avvocato Roberto Laghi del foro di Castrovillari), avrebbero percorso la stessa strada degli assassini di Maurizio Scorza e Hanene Hedlhi detta Elena, seppur in direzioni opposte. Per questa vicenda hanno rischiato entrambi di finire in carcere, indagati per favoreggiamento e depistaggio aggravati dalle finalità mafiose. Accusa pesante che gli indagati hanno respinto da subito limitandosi ad affermare di non aver notato il veicolo posto sul ciglio della strada in quel giorno segnato dall’uccisione di Scorza e la sua compagna.

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TROFEO DEI PARHCI NATURALI

Marathon degli Aragonesi, la vittoria è di Emanuele Spica

L'atleta della Rolling Bike Racing Team ha staccato i suoi avversarsi con un grande vantaggio di tempo. Ciancio: una bellissima giornata di sport e di valorizzazione del Pollino   

E’ stato il fango a caratterizzare la nona edizione della Marathon degli Aragonesi, la gara del Trofeo dei Parchi naturali organizzata dall’Asd Ciclistica Castrovillari che a Campotenese quest’anno ha concluso il Pollino Bike Festival organizzato da Catasta.

«Una grande festa di sport – ha sottolineato il presidente dell’Asd Ciclistica Castrovillari – che ancora una volta esalta le nostre montagne territorio ideale per la bicicletta e la mountain bike in particolare».

A trionfare nel percorso Marathon di 60km in un anello attorno a Catasta, passando per valle dell’Erba, i piani di Novacco, Piano di Scifariello, Campolongo e Masistro Park, è stato Emanuele Spica (Rolling Bike Racing Team) che ha chiuso il percorso lungo in 2h:47:40 lasciando a debita distanza i suoi diretti inseguitori Antonio Vigoroso (Team Sword – Cicliialrio) arrivato con 5 minuti di distacco e Adriano  Luciano (Cps Professionale Team) a 6 minuti e 17 secondi. Nella granfondo invece primo posto per Paolo Patti (asd Pianopoli Bike Team) con il tempo di 2h:22:14 sulla media distanza di 44km staccando Antonio De Lucia (team Eracle) con un margine di 4minuti e 46 secondo. Terza piazza sul podio per Edoardo Morabito (Habitat) a 6 minuti e 9 secondi.

Nell’E-bike sempre sul percorso medio a imporsi sugli avversari è stato Luigi Miccolis (Polisport Ciclo Club Fasano Asd) 2h:40:18, poi Daniele Sinigaglia (Williams Sport Club) a 2minuti e 47 secondo, seguito da Aniello Di Maio (Alfano Bike Elisa 97) a 5minuti e 5 secondi.

«Il percorso di quest’anno è stato davvero molto bello – ha dichiarato il trionfatore della Marathon 2023, Emanuele Spica – Salite brevi ma molto dure che con il fango hanno reso il percorso molto impegnativo. Dopo metà gara avevo già un buon margine di vantaggio e da li ero sicuro di arrivare da solo e dunque ho evitato rischi in discesa guidando più pulito possibile».

La gara di oggi alla quale hanno preso parte 400 partecipanti arrivati da tutta Italia e dall’estero, con il nuovo percorso disegnato attorno all’anello montano dei comuni di Morano Calabro, Saracena, Lungro e San Donato di Ninea, ha regalto suggestivi panorami e paesaggi mozzafiato nell’areale montano che gravita attorno alla Catasta che per quattro giorni è stato il quartier generale del Pollino Bike Festival che ha voluto focalizzare l’attenzione sul cicloturismo e le potenzialità che le due ruote possono avere come volano di sviluppo economico e sostenibile per l’areale calabro – lucano. Una sinergia di successo tra Catasta e Asd Ciclistica Castrovillari che promette di irrobustirsi per la decima edizione della gara per ruote grasse sul Pollino. A salutare i partenti c’erano il sindaco di Saracena, Renzo Russo, e il presidente del consiglio di Morano Calabro, Mario Donadio.

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FESTA DELLA REPUBBLICA

Cavaliere al merito della Repubblica: onorificenza al Vice Ispettore Ruggiero Altimari

Nella giornata di ieri, 2 giugno, in occasione della Festa tenutasi in Piazza 11 Settembre, il Sottufficiale della Polizia di Stato in servizio a Castrovillari ha ricevuto dal Prefetto di Cosenza, dott.ssa Vittoria Ciaramella, l’importante onorificenza

Nella giornata di ieri, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica tenutasi in Piazza 11 Settembre, il Vice Ispettore Ruggiero Altimari ha ricevuto dal Prefetto di Cosenza, dott.ssa Vittoria Ciaramella, l’importnte onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Il sottufficiale della Polizia di Stato, in servizio da anni al Commissariato di Castrovillari, con l’incarico di responsabile dell’Ufficio Investigazioni Generali Operazioni Speciali, è entrato nella Polizia di Stato nel gennaio del 1990, svolgendo il suo promo incarico di servizio presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria sezione di Locri. Nella sua brillante carriera ha partecipato a numerose attività investigative sulla criminalità organizzata che hanno “ha evidenziato elevate capacità professionali, operative e nel mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, svolgendo importanti servizi di Polizia Giudiziaria come responsabile di settore dimostrando notevoli qualità professionali ed umane”. Oltre ad essere rappresentante provinciale del sindacato ha sempre svolto nel campo sociale attività di volontariato mettendo a disposizione, spesso fuori servizio, il proprio operato al servizio della collettività e delle faasce più deboli. A Ruggiero Altimari, gli auguri sinceri della redazione di abmreport.it. e del sindaco Mimmo Lo Polito presente alla cerimonia a Cosenza.

Insigniti OMRI
Cavaliere Ruggiero Altimari; Cavaliere Paolo De Bastiani; Cavaliere Salvatore De Luca; Cavaliere Luca Fusaro; Cavaliere Carmine Gatti; Cavaliere Antonio Gatto, Cavaliere Antonio Santo Lettieri; Cavaliere Gianpiero Palazzo; Cavaliere Eleonora Aloise Pegorin; Cavaliere Francesco Antonio Provenzano; Cavaliere Agatino Saverio Spoto; Cavaliere Vincenzo Strangis; Cavaliere Roberto Tabaroni; Cavaliere Giuseppe Todaro. Ufficiale Osvaldo Caccuri; Ufficiale Michele Maria Spina. Commendatore Antonella Granata.

Medaglie d’Onore :
a Gregorio Bruno; alla memoria di Cosmo Strigaro; alla memoria di Edoardo Carlino.

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IL RIFIUTO DIVENTA RISORSA

Castrovillari, attivata la macchina mangiaplastica nel centro commerciale Le Vigne

Questo nuovo dispositivo è a disposizione dei cittadini per raccogliere i più pregiati materiali plastici da riciclare erogando in cambio degli sconti da poter consumare presso le attività convenzionate

Il Comune di Castrovillari, nei pressi dell’ingresso del centro commerciale “Le Vigne”, ha attivato la Macchina Magiaplastica acquistata attraverso apposito finanziamento ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). E’ stata installata nella struttura commerciale grazie alla disponibilità e collaborazione fornita dalla società proprietaria dell’area.
Lo rendono noto il sindaco Mimmo Lo Polito e l’assessore all’Ambiente Pasquale Pace sottolineando come questo nuovo dispositivo è a disposizione dei cittadini per raccogliere i più pregiati materiali plastici da riciclare erogando in cambio degli sconti da poter consumare presso le attività convenzionate.
In questa prima fase si desidera ringraziare sia il centro commerciale “Le Vigne” attraverso il direttore di galleria  Pierluigi La Falce che ha consentito ed agevolato l’installazione della macchina, sia il punto IperCOOP, attraverso il suo responsabile dott. Albano che è stato parte attiva nel processo ed ha dato la disponibilità nell’erogare gli appositi sconti; in futuro altre attività commerciali potranno tranquillamente manifestare all’ufficio ambiente del comune di Castrovillari la volontà di essere convenzionate e proporre una loro particolare scontistica.

L’installazione si avvale anche di una composizione di immagini aeree che esaltano la bellezza della nostra città per le quali si ringrazia il giornalista Michele Martinisi. In particolare la macchina è dotata di due ingressi, il primo per ospitare le bottiglie di plastica in PET di qualsiasi dimensione che dovranno essere posizionate non accartocciate in modo che il sistema possa leggere il codice a barra dell’etichetta; il secondo ingresso invece potrà essere usato per conferire i contenitori in polietiline ad alta densità (HDPE) come ad esempio quelli dei detersivi domestici.

Sul monitor della macchina sono comunque presenti tutte le istruzioni ed anche un contatto whatsapp nel caso si riscontrassero particolari difficoltà nell’utilizzo. È inoltre possibile caricare i punti guadagnati sulla propria tessera sanitaria oppure registrarsi e scaricare una apposita APP per smartphone messa a disposizione dalla ditta EgreenBox che ha fornito il dispositivo mangiaplastica.
Gli amministratori hanno infine evidenziato come questo strumento può aiutare la collettività ad aumentare la consapevolezza su come il “rifiuto” si possa realmente trasformare in “risorsa” attraverso piccoli sconti finalizzati ad incentivare tutti a differenziare meglio traendone un immediato vantaggio.

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IL GIORNO DEL DOLORE

Laino Borgo proclama lutto cittadino per i funerali di Denise Galatà

L’amministrazione comunale sarà presente alle esequie in programma a Rizziconi con il gonfalone e una delegazione municipale. Bandiera a mezz’asta e sospensione di tutte le attività

E’ stato proclamato il lutto cittadino per la giornata di domani 4 giugno a Laino Borgo. Nel giorno in cui a Rizziconi saranno celebrati i funerali di Denise Galatà, la giovane studentessa deceduta nel fiume Lao durante una discesa di rafting, l’amministrazione comunale ha «ritenuto manifestare in modo significativo e solenne il dolore e il cordoglio del comune di Laino Borgo per l’immane tragedia che ha colpito la famiglia di Denise e la cittadinanza rizziconese».

Nell’ordinanza (la numero 6 del 3 giugno) del sindaco, Mariangelina Russo, è scritto anche che l’amministrazione comunale parteciperà alla cerimonia funebre con il gonfalone ed una delegazione municipale, che nella sede del palazzo di città sarà esposta la bandiera a mezz’asta, e che saranno sospese ogni tipo di attività lavorativa, sportiva di eventi e manifestazioni dalle ore 16:00 (orario in cui inizierà la funzione funebre a Rizziconi) fino alle ore 19:00.

Una scelta compiuta dall’amministrazione comunale in funzione della «profonda e straordinaria emozione suscitata, in tutta la cittadinanza, dal luttuoso evento» e «in segno di profondo rispetto e di partecipazione al dolore della famiglia della giovane defunta e al fine di consentire iniziative di riflessione e di preghiera».

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TRAGEDIA NEL FIUME LAO

Morte Denise Galatà, parla il presidente del Canoa club indagato: «Adesso è il tempo del silenzio, fiducia nella magistratura»

Giuseppe Cosenza è tra i dieci indagati per la morte della studentesa nel fiume Lao.

«La tragica morte di Denise ci ha sconvolti. Il drammatico evento ha provocato un dolore tanto forte e un vuoto incolmabile per la sua famiglia. È proprio ai suoi familiari che ci uniamo in questo momento così drammatico, esprimendo il nostro sentito cordoglio». Lo scrive in una nota diffusa alla stampa il presidente dell’Asd Canoa Club Lao Pollino, Giuseppe Cosenza, uno tra i dieci indagati per la morte della 18enne di Rizziconi caduta da un gommone della Pollino Rafting mentre effettuava una disceca nel fiume Lao durante la gita scolastica del suo istituto di Polistena.

«L’inchiesta aperta dalla Procura di Castrovillari servirà a fare chiarezza. Anche noi, come la famiglia di Denise, chiediamo che venga ricostruita la dinamica dei fatti». La Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo che ieri ha visto il passaggio cruciale nell’esame autoptico sul corpo della giovanissima di Rizziconi, che ha decretato la morte per annegamento.

«Sin da subito, abbiamo collaborato con gli inquirenti e siamo a loro completa disposizione per qualunque altra cosa utile a fare piena luce su quegli attimi vissuti nel fiume Lao. Riteniamo che adesso sia il tempo del silenzio e del rispetto per un dolore che non conosce eguali: la perdita di un figlio, di una giovane vita. Le indagini faranno il loro corso – com’è giusto che sia – e abbiamo piena fiducia nel fatto che la magistratura restituirà verità e trasparenza su quanto accaduto».

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L'ADDESTRAMENTO

Il Soccorso Alpino Calabria in Trentino per addestramento delle unità cinofile

Ad Andalo, in provincia di Trento, il corso nazionale organizzate dal corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico per il conseguimento dei brevetti di Classe A

Si è concluso martedì 30 maggio ad Andalo, in provincia di Trento, il corso nazionale unità cinofile da ricerca di superficie (UCRS) e molecolari (UCRM) organizzato dalla scuola delle unità cinofile del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS, per il conseguimento dei brevetti di classe A e B di entrambe le specialità. Hanno partecipato al corso le unità cinofile del CNSAS provenienti da vari Servizi Regionali, compreso il CNSAS Calabria che ha visto un suo binomio cane-conduttore conseguire il brevetto “classe A” di Ricerca in Superficie.

Particolare attenzione è stata rivolta ai simulati di ricerca con la partecipazione di più figuranti. Approfonditi anche gli aspetti che riguardano l’utilizzo del Gps, la cartografia e l’uso di Arogis, applicazione il cui utilizzo è riservato ai soli soci del CNSAS. Grande soddisfazione per il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria per Ghost, un Malinois pastore belga, e il suo conduttore per il risultato raggiunto.

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SERIE IAME

Il pilota cosentino Ermanno Quintieri protagonista nella IAME Series Italy

Il corridore 15enne scenderà in pista nel weekend per i “Circuito Internazionale Napoli” di Sarno. Nonostante la sua giovane età ha già dimostrato di avere la stoffa del campione

Prosegue il cammino della IAME Series Italy, che raggiunge il Circuito Internazionale Napoli di Sarno, in provincia di Salerno. Nel weekend del 3-4 giugno si disputeranno le gare del quinto appuntamento di stagione, per la serie monomarca. La Serie IAME ha accolto i piloti internazionali di kart pronti a contendersi la vittoria finale. Tutto da decidere nelle sei categorie tecniche ammesse: X30 Mini, X30 Junior, X30 Senior, insieme a X30 Master e Z-I (suddivise in Gentlemen e Pro) con KA100 Junior e Senior. Tra i protagonisti anche il pilota cosentino, Ermanno Quintieri punta di diamante del team ufficiale OK1 Racing. Che prende parte regolarmente in tutte le serie mondiali più prestigiose. A soli 15 anni, la stoffa di Quintieri è quella di un campione. Lo certificano i risultati ottenuti: podi conquistati e medaglie vinte su circuiti nazionali ed internazionali. L’esordio in pista è datato ottobre 2020. Dopo aver partecipato al Mondiale disputato a Le Mans, Quintieri ha ottenuto il terzo posto sul circuito di Castrezzato, Franciacorta. Strappando una pole position alla prima gara nel campionato europeo, dove ha affrontato i migliori piloti. Provenienti da 22 Paesi di tutto il mondo, i driver scenderanno in pista percorrendo i 1550 metri del circuito di Sarno, la gara del ROUND 5 al Circuito Internazionale Napoli inciderà sul punteggio finale con un coefficiente di 1.5, quindi i piloti sono chiamati a dare il massimo in pista.