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IL SEQUESTRO

Tre piantagioni di marijuana sequestrate nel cosentino: avrebbero fruttato 4 milioni di euro

Arrestate tre persone, una sottoposta ad obbligo di firma e altre tre persone deferite. La Guardia di finanza ha scoperto che lo strutturato gruppo chiedeva a persone con disagio economico di utilizzare i loro terreni promettendone l'acquisto.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza, nei confronti di 4 soggetti (2 in stato di detenzione in carcere, 1 in stato di detenzione domiciliare ed 1 con obbligo di dimora nel comune di residenza) a vario titolo indagati per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini risultano deferiti anche ulteriori 3 soggetti indagati anch’essi per le medesime fattispecie e reati ambientali.

L’operazione antidroga, coordinata da questa Procura e condotta dai Finanzieri del Gruppo Cosenza, è stata avviata a seguito di intensa attività informativa, opportunamente supportata da indagini tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, nonché attraverso escussioni testimoniali, che hanno consentito di ricostruire uno strutturato gruppo locale dedito alla coltivazione di cannabis per la successiva produzione di stupefacente.

Nel corso delle investigazioni le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro – in distinti interventi – 3 piantagioni allocate in aree impervie della Provincia, necessitando del supporto delle componenti specialistiche aeronavali e del soccorso alpino della Guardia di Finanza, oltre all’utilizzo, durante le fasi di indagine, anche di droni. Le intercettazioni degli indagati hanno evidenziato come il dominus, già con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ricercasse terreni da utilizzare per la coltivazione della cannabis non solo in considerazione della loro peculiare localizzazione, ma anche in funzione del particolare stato di disagio economico dei proprietari, ai quali veniva promesso l’acquisto a breve termine degli appezzamenti.

Le piante e lo stupefacente sequestrato avrebbero reso un quantitativo stimato di 800 chili di marijuana, che, venduta al dettaglio, avrebbe consentito un illecito guadagno di circa 4 milioni di euro. 

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VISITA GUIDATA

Studenti allo scoperta del patrimonio artistico e culturale della città del Pollino.

Alcune classi dell'IPSIA hanno visitato alcuni luoghi significativi di Castrovillari. A far loro da cicerone, Ines Ferrante, docente di Italiano e Storia, nonché Presidente dell’Associazione socio-culturale “Mystica Calabria

Un vero e proprio viaggio nella storia. E’ quello che hanno fatto ieri gli alunni delle classi I Mat, II Odo e IV Odo A dell’Ipsia “Da Vinci”, di cui è Dirigente scolastico Elisabetta Cataldi, i quali, accompagnati dai docenti: Rosa Maria Mastroianni, Lucia Ambrosino, Pasquale Palazzo e Fortunato Domenico, hanno visitato alcuni luoghi significativi di Castrovillari, alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della città del Pollino. A far loro da cicerone, Ines Ferrante, docente di Italiano e Storia, nonché Presidente dell’Associazione socio-culturale “Mystica Calabria”. Partiti da scuola, alunni e docenti hanno fatto tappa al Monumento ai Caduti ed al Palazzo di Città, soffermandosi, però, lungo il tragitto dinanzi ad alcune dimore storiche castrovillaresi: Palazzo Miglio, Palazzo Trentacapilli, Palazzo Zagarese-Camporota, Palazzo Pace (che ospitò Giuseppe Garibaldi), Palazzo Gallo e Palazzo Cappelli. Hanno potuto così apprendere dalla voce di Ines Ferrante la storia di questi palazzi, narrata con dovizia di particolari. La delegazione scolastica ha fatto poi tappa nel bellissimo chiostro della caserma dei carabinieri (un tempo sede dell’ex convento dei Paolotti) dove è stata accolta, con piacere, dai militari dell’Arma. Va detto che, in occasione dei lavori di restauro della caserma, avvenuti moltissimi anni addietro, è stato scoperto, sotto uno degli ambienti, un tunnel sotterraneo che conduce fino al Santuario della Madonna del Castello. Un tunnel all’interno del quale si racconta che si incontrassero i monaci del convento dei Paolotti e le monache del monastero delle Clarisse. L’ultimo step del tour ha riguardato, invece, la Civita, con una passeggiata nel quartiere ebraico della Giudecca e la sosta davanti al Castello Aragonese, per lungo tempo sede del carcere, con la Torre infame, luogo di indicibili torture, inflitte ai prigionieri. Studenti ed insegnanti hanno, infine, visitato il chiostro del Protoconvento francescano ed il Largo Vescovado. Una full immersion, dunque, a ritroso nel tempo, che ha coinvolto ragazzi e docenti, i quali hanno mostrato un grande interesse al racconto di Ines Ferrante. Del resto, come dicevano i latini: “Historia magistrae vita est”. Conoscere il passato è importante, dunque, per comprendere il presente e prepararsi, nel migliore dei modi, al futuro.

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SERIE D

Il Castrovillari calcio festeggia la salvezza

Con il pareggio di Canicattì (1-1) la formazione di Tommaso Napoli conquista una meritata e sofferta permanenza nella categoria

“Grazie ragazzi, vi voglio bene”. Sono le parole di Tommaso Napoli negli spogliatoi ai suoi ragazzi dopo il pareggio di Canicatti (1-1) che ha regalato al Castrovillari la salvezza in campionato. Serviva un punto, ed i lupi del Pollino lo hanno conquistato confermando un ruolino di marcia strepitoso in trasferta. Ora è tempo di festeggiare questo traguardo, da domani si proverà a capire quake sarà il futuro dei rososneri. Ma quella odeirna è stata la giornata dei verdetti.  Decretato quello del Catania capolista, che torna in C, e già decise anche le retrocessioni di Cittanovese e Mariglianese, bisognava definire le griglie di playoff e playout. Ingterrota la gara di San Luca contro il Licata (1-1) per infortunio all’arbitro.

Classifica:
Catania 88
Locri 57
Trapani 54
Lamezia Terme 54
S. Agata 52
Sancataldese 52
Licata 49 (gara da completare)
Vibonese 47
Canicattì 45
Santa Maria Cilento 45
Acireale 41
Castrovillari 41
Ragusa 37
San Luca 37 (gara da completare)
Real Aversa 37
Paternò 37
Cittanovese 27
Mariglianese 24

Playoff

Locri
Trapani
Lamezia
Sant’Agata

Playout

Ragusa
San Luca
Real Aversa
Paternò

Retrocesse

Cittanovese
Mariglianese

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CONCERTO A PIAZZA MUNICIPIO

Bagno di folla per i Cugini di Campagna

In migliaia per assistere ascoltare la storica band. Evento in programma per la Festa patronale e rimandato a causa del maltempo. Stasera si ritorna in piazza per altra buona musica

L’appuntamento programmato in occasione della celebrazione della festa in onore della Madonna del Castello e successivamente posticipato a causa del maltempo ha raccolto ieri sera migliaia di persone. “La straordinaria bellezza della Calabria o meglio di Castrovillari, è nell’encomiabile animo della sua gente”. Grazie”. Così i Cugini di Campagna hanno scritto nella loro pagina ufficiale a fine concerto. Un ringraziamento che racchiude quella che è stata la splendida serata di ieri iniziata dopo una breve attesa sul palco allestito a Piazza Municipio. Il pubblico ha accolto calorosamente il complesso musicale, che come d’abitudine sfoggiava una mise scintillante e alle spalle del quale era proiettata un’animazione psichedelica. Il primo dei componenti a prendere la parola è stato Ivano Michetti, che ne ha approfittato per ringraziare i manager Elio Belmonte, e Andrea Campana e il Comune di Castrovillari, in partocolare il sindaco Mimmo Lo Polito per l’attenzione avuta nei riguardi dell’ensemble. Dopo l’augurio a tutti i presenti di passare una bella serata fatto da quest’ultimo, che era stato invitato a salire sul palco, Ivano si è rivolto al pubblico per annunciare che lo spettacolo musicale sarebbe stato incentrato sui grandi classici della band. Infatti, il primo pezzo eseguito è stato proprio il vincitore del festival di Sanremo del 1977, “Dentro l’anima” e a seguire una “perla degli anni ‘70”, come l’ha definita il chitarrista, ovvero “No tu no”. Ma il punto saliente dell’esibizione è stato senza dubbio il momento in cui i musicisti hanno annunciato che avrebbero cantato “Anima mia”, il loro brano più conosciuto, che vanta 4 milioni di copie e 57 rivisitazioni, alcune delle quali sono state presentate; come quella di Dalida, di Frank Sinatra, degli Abba, di Claudio Baglioni e di Paolo Meneguzzi. Ma la più apprezzata dagli spettatori è stata la versione originale, nel ritornello infatti i cantanti sono stati accompagnati dalle voci della folla e dai flash dei loro cellulari. Oltre che ad altri pezzi importanti come “Un’altra donna”, i Cugini di Campagna si sono dedicati alla rivisitazione di “Zitti e buoni”, il celeberrimo brano dei Måneskin, che ha portato a un’interessante fusione delle voci acute con il rock.

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MARADONA DEJA' VU

Da Castrovillari ai quartieri spagnoli per omaggiare il grande Diego

Salvador Gaudenti ha realizzato una trilogia del "Pibe de Oro" che verrà inaugurata a "Largo Maradona". Realizzata con l'acciaio cor-ten, dipinta a mano con tecnica mista, acrilico, vernice sintetica che presenta volutamente i segni dell'invecchiamento.

Castrovillari e Napoli sono da tempo legati da un cordone ombelicale. A breve lo saranno ancora di più. La storia del Napoli calcio, fresco campione d’Italia, e di Diego Armando Maradona hanno arricchito le cronache sportive e riempito i cuori di tanti, ma hanno anche stimolato le mani di numerosi artisti. Uno di questi è il “nostro”Salvador Gaudenti. Dalle sue mani è nata un’opera che da martedì farà bella mostra nel tempio della tifoseria napoletana: largo Maradona, simbolo per i tifosi partenopei, una meta da visitare per ogni amante del calcio diventata pellegrinaggio da parte di tifosi e appassionati di tutto il mondo. L’opera dell’artista Salvador Gaudenti dal titolo “Maradona Dejà Vu”è un omaggio al grande Diego. Due metri e settanta di altezza per 500 chili che raffigurano una trilogia, el Pibe de Oro al centro con la maglia del Boca, ed ai lati con quella del Napoli e dell’Argentina. Una splendida opera, dell’artista argentino, trapiantato da anni a Castrovillari, realizzata con l’acciaio cor-ten, dipinta a mano con tecnica mista, acrilico, vernice sintetica ed altro che presenta volutamente i segni dell’invecchiamento. “La rappresentazione dell’opera è legata a una visione di mille colori, evanescente e di grande armonia” ha commentato Gaudenti la cui inaugurazione è prevista il 9 maggio alle 17 ai quartieri spagnoli. Salvador Gaudenti, formatosi artisticamente nella scuola d’arte di Buenos Aires con un passato da calciatore iniziato nelle giovanili del River Plate, non è nuovo nel rappresentare Maradona. Ultimamente la sua presenza a Napoli in occasione a ottobre dell’esposizione di sette delle sue opere che raccontano la storia del più grande “futbolista del mundo” (una delle quali già presente a Largo Maradona) è stata di buon auspicio. “Diego ha portato bene” afferma Salvador mentre guarda la sua opera e con vena artistica ne definisce gli ultimi dettagli. E un Maradona déjà vu, affascinante, misterioso e paranormale quello pronto a partire da Castrovillari per raggiungere quello che è oggi uno dei luoghi culto del calcio napoletano.

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AGGUATO MORTALE

Dall’autopsia nuovi dettagli sull’omicidio di Sibari

Sarebbero dieci i colpi che hanno raggiunto Antonella Lopardo, ferendola mortalmente. Ora gli inquirenti si concentrano sulle dinamiche dell'agguato mortale e su chi e perchè voleva uccidere Salvatore Maritato

Non ha avuto scampo Antonella Lopardo. I killer che hanno scaricato la pioggia di piombo da un fucile kalashnikov e dalla pistola semi automatica 9X21 volevano colpire mortalmente il loro obiettivo. In realtà dietro quella tenda non aspettavano si potesse trovare la donna, ma speravano di colpire il marito Salvatore Maritato, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Forestefano, al quale bisognava far pagare chissà quale sgarbo. Chi e perchè voleva ucciderlo sono le domande alle quali dovranno rispondere gli inquirenti e il pool della Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri che hanno avocato il caso dell’omicidio del 2 maggio.

La donna, secondo quanto trapela dall’esame autoptico eseguito ieri dal medico legale Vannio Vercillo e dal perito balistico Luca Chianelli, sarebbe stata raggiunta da una decina di colpi. I sicari ne hanno esploso 38 in totale nella loro furia omicida. Alcuni di questi avrebbero colpito mortalmente la donna al collo, al torace e allo sterno. Al consulente balistico è stato chiesto di accertare quante armi siano state utilizzate durante la spedizione di morte e studiare la distanza e traiettoria dei proiettili. I consulenti depositeranno entro sessanta giorni le loro analisi e deduzioni per aiutare gli inquirenti a fare piena luce su questa nuova vicenda di sangue.

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OPERA STRATEGICA

Revoca finanziamento palazzetto, interviene Laghi: «accantonare le polemiche e rilanciare il progetto»

Il consigliere regionale del gruppo De Magistris Presidente chiede a tutti di «mettersi immediatamente al lavoro, ciascuno per le proprie competenze e possibilità, per recuperare il tempo perduto, per recuperare ritardi e sanare errori, e per rilanciare il progetto»

«Polemiche e ricerca di responsabilità» sulla revoca del finanziamento al palazzetto dello sport di Castrovillari «non devono far accantonare quello che è e resta un obiettivo fondamentale per la città e non solo: portare alla realizzazione di una infrastruttura che non può mancare a Castrovillari». E’ il commento del consigliere regionale Ferdinando Laghi. Dopo le aspre polemiche tra maggioranza e opposizione a causa dei «gravi errori amministrativi» che hanno condotto alla perdita del finanziamento l’esponente del gruppo De Magistris Presidente parla di «fatto grave e preoccupante».

«Si tratta di una struttura che da troppi anni è come un sogno (sempre più simile ad un incubo) per la Comunità del Pollino – ha aggiunto Laghi – É fuor di dubbio che il Palazzetto rappresenti un elemento di fondamentale importanza per uno sviluppo non soltanto dal punto di vista sportivo ma anche sotto l’aspetto sociale ed economico, non solo per Castrovillari ma per l’intera area del Pollino. Così come è ovvio che le aspre polemiche che la notizia della revoca del finanziamento ha suscitato e sta suscitando siano inevitabili, vista la gravità della cosa. Invito perciò tutti a mettersi immediatamente al lavoro, ciascuno per le proprie competenze e possibilità, per recuperare il tempo perduto, per recuperare ritardi e sanare errori, e per rilanciare il progetto, reperendo altri fondi che consentano finalmente di giungere alla concreta realizzazione dell’opera. Da parte mia – conclude Laghi-, in qualità di Consigliere regionale espresso dalla città di Castrovillari, do fin da subito la mia piena e totale disponibilità per fare quanto possibile e necessario per raggiungere un obiettivo troppo a lungo atteso».

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SCUDETTO NAPOLI

Napoli campione d’Italia: un saracenaro dietro il successo del terzo scudetto

Giuseppe Pompilio è vice direttore sportivo della società partenopea di calcio. Il sindaco Renzo Russo ha tributato i complimenti di tutta la comunità

Ancora una volta un figlio illustre di Saracena porta alto il nome della comunità rappresentata oggi dal sindaco Renzo Russo. Giuseppe Pompilio, saracenaro doc, è vice direttore sportivo della squadra partenopea che si è aggiudicata il terzo scudetto della sua storia calcistica. L’ultimo 33 anni fa ai tempi del mitico e indimenticata Maradona. Così il sindaco di Saracena «a nome di tutta la comunità di Saracena» ha espresso «le più vive felicitazioni per il grande traguardo raggiunto dalla Ssc Napoli per la vittoria del 3° scudetto del campionato di Serie A».

Pompilio è espressione di quel mezzogiorno operoso, capace, intraprendente, che ha fatto carriera per la propria professionalità e voglia di formazione continua. Così lo scudetto agli azzurri è stato sentito in special modo dalla comunità del Pollino. Giuseppe Pompilio – nel suo ruolo di vice direttore sportivo – è «uno dei principali artefici di questo meraviglioso successo che inorgoglisce il Sud, Saracena e la sua famiglia che lo ha sempre sostenuto e spronato verso la sua passione che oggi lo porta a raccogliere i risultati di anni di impegno, sacrificio, abnegazione».

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VIGNAIOLI INDIPENDENTI

Altomonte: appuntamento con la Fivi Calabria per il sabato del vignaiolo

L'azienda terre di Balbia accoglierà le 31 aziende del movimento calabrese per una giornata all'insegna di buon cibo, musica dal vivo e vino.

Torna domani 6 maggio in tutta Italia l’atteso appuntamento della Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) “Sabato del vignaiolo” per raccontare al pubblico e agli appassionati le realtà territoriali degli oltre 1.500 soci. In Calabria 31 aziende aderenti alla Fivi si ritroveranno presso l’azienda Terre di Balbia da Altomonte per uno dei 22 appuntamenti organizzati lungo la penisola.

Una vera giornata di festa con i banchi di assaggio delle aziende Elisium, Terre di Balbia, Tenuta del Travale, Tenute Paese,
Cantine Viola, Antiche Vigne, Tenuta Santoro, Le moire, Brigante, Maddalona, Cervinago, Vumbaca, Altomonte, Fezzigna, Cataldo Calabretta, Tenute Pacelli, Termine Grosso, Romano&Adamo, ‘A Vita, Cerminara, Dell’Aquila, Aspromonte, Tenuta Regina di Sant’Angelo, Dell’Aera Vigneti e Cantina, Rocca Brettia, Cerzaserra wine, Barone Macrì, Nesci, Casa Comerci, Cantina Masicei, Scala Vigneti e Cantina accompagnati da buon cibo e musica dal vivo. L’evento si svilupperà durante l’intera giornata di sabato 6 maggio dalle ore 11:00 alle ore 19:00 (chiusura ingressi ore 15.30) per partecipare occorre prenotarsi obbligatoriamente tramite il form > https://form.jotform.com/230845250337352.

«Dopo il grande successo della prima edizione, che ha coinvolto quasi 10.000 partecipanti nei vari appuntamenti, le Delegazioni locali si sono riattivate con un’energia davvero entusiasmante: e se l’anno scorso gli eventi erano 18, quest’anno saranno ben 22, che testimoniano come questo evento sia entrato ormai nel cuore delle Vignaiole e dei Vignaioli – sottolinea Diletta Nember, vicepresidente di FIVI – Va detto infatti che questi appuntamenti sono tutti organizzati direttamente dai Vignaioli, in modo spontaneo e volontario: per noi, infatti, è un’occasione unica per incontrarsi, consolidare i legami associativi e i rapporti positivi tra colleghi. Per il pubblico, è l’occasione per conoscere i Vignaioli nella loro massima espressione di genuinità e autenticità, vocaboli spesso abusati ma mai veri come in questo caso».

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2002 Volte

STRAZIANTE ADDIO

«Continuerò a camminare a testa alta come tu mi hai insegnato»: la straziante lettera della figlia di Antonella Lopardo

Chiara Maritato, figlia della donna uccisa a Sibari, ha pubblicato sui social un lungo post per esprimere il dolore per la scomparsa della madre

«Non incontrerò mai nessun altra persona al mondo come te, con la tua forza, la determinazione, l’onestà e l’eleganza innata che avevi. Mi hai insegnato ogni cosa ed è grazie a te e ai tuoi infiniti sacrifici, al tuo immenso amore che sono diventata la donna che hai sempre sperato che fossi». E’ Chiara Maritato, la figlia di Antonella Lopardo (nella foto pubblicata nel post sui social) la donna caduta sotto i colpi dei sicari venuti per giustiziare il marito Salvatore Maritato, a rompere il silenzio di questi giorni. Nessuno dei familiari ha rilasciato dichiarazioni dopo l’efferato agguato di stampo ndranghetistico consumatosi nella sibaritide la sera del 2 maggio.

La figlia che quella sera non era in casa, rientrata non appena avvisata di quanto accaduto alla madre, ha voluto esprimere tutto il suo dolore attraverso un post pubblicato sulla sua pagina social.

«Chi ti conosce sa che gran carattere avevi, ti si doveva sempre tenere testa, ma se qualcuno entrava nel tuo cuore il bene che si riceveva da te era sempre così grande, Grande come te che sei pulita, bella, ordinata e buona come nessun altro al mondo».

«Non ci siamo mai arrese noi mamma – ha continuato Chiara Maritato sui social – anche se abbiamo imparato che la vita può essere molto dura, che la terra che tanto amiamo è in realtà assai triste e amara e certe realtà sono più grandi di noi. Mi dicevi di studiare per avere un futuro migliore e andare via di qui mamma ma non è bastato per salvarti da un male radicato nell’anima della gente. Tu vivrai sempre ogni giorno fino alla fine dei miei giorni con me, e non importa quanto sia doloroso tutto questo da affrontare, da capire e accettare».

«Racconterò di te, della musica che ti piaceva, del tuo modo di scherzare, racconterò di te ai tuoi nipotiContinuerò a camminare a testa alta così come tu mi hai insegnato, ad essere educata e vivere dei valori e l’umiltà che tu mi hai insegnato. Tu sei la mia vita mamma, il tuo ricordo vivrà per sempre e non morirà mai. Una parte di me se n’è andata insieme a te ormai, ma tu sai che mi rialzerò e con tanta forza andrò avanti e ti renderò felice perché so che ci sei e non mi lascerai mai sola mamma»

«Non abbiamo mai augurato del male a nessuno, ci pensa Dio dicevi sempre, ci pensa la vita. Quella vita che ci hanno distrutto e strappato via così brutalmente
Ora sarai in pace e si prenderà Dio cura di te, sarai il mio angelo, il mio punto di riferimento, il mio porto sicuro sempre. Mi hai lasciato così presto mamma, non augurerei questo dolore mai a nessuno, ma se Dio davvero esiste tu sai che la giustizia sarà fatta prima o poi perché ognuno ha quel che si merita. Non avrei mai potuto immaginare una cosa simile, nessuno di noi. Non esiste un amore più grande del nostro mamma, portami con te nei sogni e dammi la forza di andare avanti. Ti amo mamma, con tutta me stessa, più della mia stessa vita. Per sempre, la tua Chiara»