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SINERGIA ISTITUZIONALE

Morano Calabro: la Marinella Bruno avrà una sede istituzionale nel complesso di San Bernardino

Il Comune di Morano Calabro ha cosi rafforzato la collaborazione con l'associazione che si occupa dei più fragili

Con Delibera di Giunta Comunale, l’Amministrazione comunale di Morano Calabro, guidata dal sindaco Nicolò De Bartolo, ha concesso all’associazione Marinella Bruno una sala al piano terra del Complesso Conventuale di San Bernardino. «Abbiamo inteso dare continuità alla fruttuosa collaborazione tra il Comune di Morano e la Marinella Odv assegnando all’associazione, per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, un locale ubicato nel complesso conventuale San Bernardino, uno dei nostri monumenti storici d’eccellenza. Siamo convinti – ha sostenuto il primo cittadino – che ciò possa contribuire a qualificare ulteriormente l’operato dei volontari (che già dispongono di una splendida e comoda sede in Viale Nazionale) semplificando loro la gestione dei servizi e della logistica mediante l’utilizzo di una sala idonea agli scopi sociali. Tale nostra iniziativa ci consente, al contempo, di proseguire l’incessante valorizzazione del centro storico anche mediante il recupero del vano sinora detenuto dalla Marinella, sito in Piazza Maddalena, il quale sarà convertito in Info Point turistico».

Si rafforza cosi il legame di collaborazione, sancito da un protocollo che risale al 2011, tra il comune di Morano Calabro e l’associazione Marinella Bruno, finalizzato a fronteggiare i bisogni dei più fragili della Comunità moranese. Con il progetto “Marinella Amica” l’Associazione ha garantito alla comunità servizi socio assistenziali di prossimità, arrivando a soddisfare i bisogni quotidiani della gente; le amministrazioni che si sono susseguite negli anni hanno supportato e collaborato mettendo a disposizione gratuitamente mezzi e spazi. Un lavoro di sinergia pubblico-privato che ha rafforzato i servizi alla persona ottimizzando le risorse economico/strutturali e umane presenti nel territorio.

Il nuovo spazio individuato dall’amministrazione Comunale garantirà all’associazione una maggiore disponibilità logistica dove poter custodire le numerose attrezzature socio sanitarie di cui l’Ente è dotato. «L’attività di comodato d’uso degli apparecchi socio sanitari – dichiara il Presidente Giuseppe Bruno – è uno dei servizi che maggiormente è apprezzato dall’utenza, perché rapido e soddisfa un bisogno senza rallentamenti burocratici o aggravio di spese». Con il nuovo spazio l’associazione migliorerà i margini di strutturazione del servizio.

La sala spaziosa donata dal comune andrà a sostituire una delle sedi operative dell’associazione, quella di piazza Maddalena – concessa in comodato dall’Ente Comunale da oltre 10 anni – che l’Ente di Terzo Settore ha, prima ristrutturato e poi utilizzato proficuamente come “Sportello Famiglia di Fondazione Calabria Etica” e “Punto Accoglienza”, e solo dopo aver acquistato l’immobile – oggi “Palazzo Marinella” – come deposito di attrezzature.

 

 

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LA RASSEGNA

Altomonte: riparte la programmazione del festival di teatro scuola

Stasera in scena gli studenti di Carlopoli dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Soveria Mannelli con il dramma “Il sorriso spezzato”

Saranno gli alunni del plesso di Carlopoli dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Soveria Mannelli con il dramma “Il sorriso spezzato” ad andare in scena, stasera, alle 21:00 al Festival Teatro Scuola in corso nella cittadina di Altomonte. Nell’annuncio sarebbe prudente l’uso del condizionale, attese le avversità che si sono finora abbattute sull’edizione 2023 della rassegna, ma le condizioni meteorologiche e l’umore positivo dei volontari dell’Associazione Mos@ico – che organizza la manifestazione – fanno ritenere che il programma di oggi si svolgerà serenamente e secondo le previsioni. Aristofane o altri commediografi dell’antica Grecia non avrebbero mancato l’occasione per immaginare che quanto accaduto (e non prevedibile) fosse una punizione di Zeus agli umani perché distratti dall’obbligo primario di essere a disposizione dell’Olimpo da musiche, recitazioni e canti in una piega di monti dell’Ausonia.

In effetti, il forte maltempo dell’8 scorso ha costretto a cancellare il concerto inaugurale della rassegna – affidato agli studenti del Liceo Musicale e Coreutico “Lucrezia della Valle” di Cosenza – che dall’anfiteatro non è stato possibile spostare nel salone “Razetti” del complesso del museo di Altomonte, per ovvie ragioni di spazio e acustica, atteso il corposo cast di circa 90 interpreti tra musicisti, cantanti e ballerini. Nel salone Razetti è invece andata in scena, come in programma, la commedia “La valigia di cartone” (nella foto) degli alunni della Scuola Media di Pesche, dell’Istituto Comprensivo “Molise Altissimo” di Carovilli (Isernia). Martedì scorso, nove maggio, non si è tenuto lo spettacolo teatrale “Edipo Re” di Sofocle nell’esecuzione degli studenti del Liceo Statale “Don Carlo La Mura” di Angri (Salerno) per una sopraggiunta indisposizione dell’interprete principale che è rientrato con urgenza in famiglia per le cure del caso.

Stasera, pertanto, “Il sorriso spezzato” interpretato dai giovanissimi dell’Istituto Comprensivo di Soveria Mannelli andrà inscena, con inizio alle ore 21:00, nell’anfiteatro della cittadina, ai piedi del centro storico. La messinscena del testo di Corrado Plastino racconta la vicenda umana di Gianluca Congiusta, giovane imprenditore di Siderno (RC) ucciso, nel maggio del 2005, per avere resistito alle richieste della malavita del luogo. La vicenda è portata alla luce non solo dal racconto della sorella Roberta e del padre Mario, ma dallo stesso Gianluca Congiusta che, nascosto ai vivi, racconta le malefatte dei delinquenti e malavitosi che, con le loro azioni e i loro crimini, costringono i giovani ad abbandonare la Calabria perché tarpati nelle ali della realizzazione professionale, economica e culturale.

Con la regìa dello stesso Plastino e di Cinzia Fiorenza; musiche di Ilaria Spina e voci di Adele Cardamone e Amy Mastroianni, gli studenti di Carlopoli dell’Istituto “Rodari” di Soveria Mannelli si cimenteranno nella riflessione sulla necessità di una quotidiana difesa della libertà, baluardo imprescindibile e riferimento indispensabile per una società civile e democratica. Domani sera – sempre nell’anfiteatro e con inizio alle 21:00 – la rassegna altomontese presenterà “Oltre lo specchio”, una pièce dell’Associazione “Crescere insieme”, un centro per l’infanzia con omonimo Asilo Nido in Mercato San Severino (Salerno).
Un viaggio di ragazzi con problematiche varie che attraverso la creatività dei diversi linguaggi artistici (teatrali, musicali e vocali) superano ostacoli e barriere per portare momenti di riflessione ma anche di semplice gioia ed euforia.

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LA CONDANNA

Colpì un agente di Polizia Municipale a Saracena: la Corte d’Appello conferma la sentenza di primo grado

L'uomo già condannato ad un anno si rese protagonista di un episodio violento aggredendo con un colpo di bastone alla nuca un agente in servizio durante un controllo

Era l’agosto del 2017 quando M.R. aggredì un Agente della Polizia Municipale del Comune di Saracena, colpendolo con un bastone alla nuca nel mentre effettuava un controllo nel pieno esercizio delle proprie funzioni. L’uomo fu condannato ad un anno nel primo grado di giudizio dal Tribunale di Castrovillari. Ieri davanti al presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro, si è discusso il processo penale a carico a dell’imputato. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado in linea con le richieste delle parti civili e del Procuratore Generale.

Il Comune di Saracena, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato dall’avvocato, Eugenio Gioiella, e l’Agente della Polizia Municipale, difeso dall’avvocato Rosalba Amato, si sono costituiti parte civili nel procedimento penale a carico dell’uomo, esprimendo «piena soddisfazione per la conferma della sentenza di condanna e per il risultato ottenuto, essendo stato sanzionato un comportamento altamente lesivo dell’operato della Polizia Locale che con grande professionalità si pone da sempre a tutela del territorio di Saracena».

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ARTI MARZIALI

Open d’Italia Ju Jitsu: sul podio due atleti castrovillaresi

Giulia Filomia porta a casa l'oro, mentre Cristiano Zicari ha vinto il bronzo. Quarto e Quinto posto per Matteo Viola e Samuel Recchia appartenenti al Dojo Bushi Castrovillari Asd diretto dal maestro Massimo Viola

Duecento sessanta atleti provenienti da tutta Italia ed alcune nazionani europee si sono dati appuntamento ad Acireale, in Sicilia, per il prestigioso torneo internazionale “Open d’Italia Ju Jitsu 2023“. L’arte marziale è ormai una realtà anche in Calabria ed in particolare nella città di Castrovillari grazie al maestro Massimo Viola che dirige la Dojo Bushi Castrovillari Asd che con i suoi atleti è tornata a casa, dalla competizione, con ben due medaglie e altri ottimi piazzamenti dei suoi atleti.

In particolare la società sportiva affiliata alla Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate ed Arti Marziali, unica e sola federazione di settore riconosciuta dal Coni) ha visto sul gradino più alto del podio la combattiva Giulia Filomia, mentre Cristiano Zicari ha vinto il bronzo. Quarto e quinto posto, invece, per gli altri due atleti castrovillaresi in gara: vale a dire rispettivamente Matteo Viola e Samuel Recchia.

La competizione si è articolata su due giornate, di cui la prima dedicata all’accredito e pesatura degli atleti, mentre nel corso della seconda, si sono svolti gli incontri della specialità Fighting System, che prevede il confronto tra due atleti nelle varie fasi di lotta, Kumitè (tecniche di percussioni), Nage Waza (tecniche di proiezione) e Ne Waza (tecniche di controllo a terra).

Cristiano Zicari, alla sua seconda esperienza agonistica, dopo aver battuto due avversari e perso un incontro, ha potuto segnare un passo importante per se e per la società sportiva castrovillarese, nonché per tutta la Calabria, salendo sul terzo gradino del podio della classe Cadetti, categoria -66 kg, aggiudicandosi la medaglia di bronzo.

Giulia Filomia, dimostrando tenacia, tecnica e coraggio, ha svolto i suoi combattimenti nella classe Esordienti B femminile, categoria -48 kg, vincendo ben tre combattimenti, aggiudicandosi la medaglia d’oro, onorando tecnici, compagni di squadra e le sue radici. La giovane atleta non è nuova al successo: è già stata medaglia di bronzo al Campionato Italiano di Ju Jitsu 2022 e medaglia di Bronzo alla Open d’Italia 2022, dimostrando un percorso di crescita tecnica e psicofisica che ha dato i suoi risultati.

Ma anche Matteo Viola, già medaglia d’argento al Campionato Italiano di Ju Jitsu 2021, medaglia di bronzo alla Coppa Italia di Ju Jits 2023 e terzo ai Campionati Regionali Calabria di Judo, ha fatto parlare bene di se aggiudicandosi un IV posto nella classe Esordienti B maschile, categoria -66kg e Samuel Recchia, vice Campione regionale Calabria 2023 di Judo e finalista al Campionato Italiano di Judo 2023, ha portato con se un V posto nella gara del 6 maggio.

«Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei nostri atleti – ha commentato il maestro Viola – promettendo di far sempre meglio. Sono fiero dei loro risultati e siamo onorati di rappresentare la Calabria nelle varie regioni d’Italia, portando in bandiera il nome di Castrovillari. Atleti che a ragion veduta, meritano l’attenzione e il plauso di tutti».

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IL PIU' BRAVO

Olimpiadi delle lingue e civiltà classiche: vince il castrovillarese Francesco De Noia

L'alunno che frequenta il quinto anno del liceo classico cittadino è arrivato primo nella sezione greco dell'evento nazionale svolto a Roma. Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica, Elisabetta Cataldi, e dal sindaco, Domenico Lo Polito.

Francesco De Noia, alunno della 5C del Liceo Classico Garibaldi di Castrovillari, è il più bravo grecista d’Italia. E’ stato lui a vincere le Olimpiadi delle Lingue e Civiltà Classiche per il Greco. Un premio che corona un «brillante percorso scolastico» – ha scritto la scuola congratulandosi con il suo alunno – e che «ci rimpie di gioia insieme alla famiglia di Francesco nella consapevolezza che avere tra noi il grecista più bravo d’Italia fa onore al nostro liceo e a tutta la città di Castrovillari» ha commentato la dirigente scolastica, Elisabetta Cataldi.

Anche il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, a nome dell’intera amministrazione comunale ha espresso «grande soddisfazione per il risultato conseguito dal nostro giovane e brillante Francesco De Noia, studente di quinta liceo classico di Castrovillari, che si è piazzato primo alle finali nazionali dei campionati di cultura classica, sezione greco, che si sono svolti a Roma. Siamo orgogliosi del risultato conseguito da Francesco che, oltre a portare in alto la nostra cittadina ed il locale liceo classico, ha dimostrato come impegno e passione sono sempre premiati».

Il primo posto di Francesco De Noia «rende giustizia – ha aggiunto il primo cittadino di Castrovillari – di tutte quelle statistiche che mettono in evidenza il divario crescente nell’istruzione tra nord e sud. Oltre le statistiche ci sono le persone con le loro capacità a dimostrare che si può primeggiare nei confronti di chiunque quando si hanno quei talenti che tanto si fanno apprezzare. Un grazie da parte nostra a Francesco ed ai suoi genitori».

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A RISCHIO FALLIMENTO

Terzo Megalotto SS106: per le interferenze reti irrigue pagato il Consorzio di Bonifica ma non le aziende operanti

Le imprese incaricate di eseguire i lavori hanno scritto a Regione, Anas, Prefettura, Associazione industriali di Cosenza, Commissario del consorzio di bonifica e Tribunale di Castrovillari per denunciare la gravissima situazione

«Destinate a rischiare il fallimento per far arricchire le grandi società». E’ una «storia che si ripete» quella denunciata al presidente della Regione, al Prefetto di Cosenza, ai vertici di Anas, all’associazione industriale di Cosenza, al commissario del consorzio di Bonifica dell’Alto Jonio cosentino e al Tribunale di Castrovillari, da 4 aziende del territorio nell’ambito dei lavori di costruzione del terzo megalotto della SS106 jonica.

Per i cantieri di risoluzione delle interferenze degli impianti irrigui le ditte Pit Building di Castrovillari, Pignataro Trivellazioni di Terranova da Sibari, Edil Massaro di Civita e Baffa Cosmo di San Cosmo Albanese, parlano di «gravissima situazione» venutasi a creare e che sta «mettendo in ginocchio le nostre imprese, i subappaltatori e le nostre maestranze». Centinaia di operai coinvolti nell’appalto finanziato con fondi Ministeriali in cui Anas ed il general contractor Sjrio, hanno incaricato «con regolari gare d’appalto» piccole e medie imprese del territorio per i lavori più disagevoli nella loro realizzazione, vale a dire lo spostamento delle condotte interferenti.

«Per la esecuzione di tali opere – scrivono le imprese – con un margine di utile assai ristretto, l’Anas spa non si è avvalsa di un appalto diretto» bensì tramite una stipula di convenzione ribaltando «gli obblighi ed i doveri propri della committenza ed ogni conseguente responsabilità patrimoniale» sul consorzio di bonifica dei bacini dello Ionio cosentino.

Cosi in seguito a questo comportamento di Anas «le nostre imprese – scrivono i responsabili delle ditte – pur avendo eseguito e regolarmente contabilizzato i lavori, hanno dovuto assistere, impotenti, alla violazione del loro legittimo diritto al pagamento delle opere realizzate, rimanendo incolpevolmente esposte con gli istituti di credito, nel complesso per milioni di euro, e dimenticate».

Le ditte parlano di «conseguenze devastanti» per le imprese e centinaia di operai e le loro famiglie che vedono ora interrotto quel «flusso di linfa vitale ed indispensabile alla loro stessa sopravvivenza». E si chiedono quando vedranno i soldi visto che la situazione illustrata al prefetto di Cosenza ed al presidente della Regione è ormai diventata «drammaticamente urgente».

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INTERVENTO RECORD

Tumore di 10 chilogrammi asportato a Cosenza grazie ad un tavolo 3D dell’Unical

Il professore Bruno Nardo, primario di chirurgia generale, ha portato a termine con la sua equipe la complessa operazione salvaguardando tutti gli organi coinvolti

Una pagina di buona sanità, resa possibile grazie alla sinergia sempre più stretta tra Unical e ospedale dell’Annunziata di Cosenza. L’utilizzo di una tecnologia innovativa come il tavolo anatomico tridimensionale messo a disposizione dall’Università della Calabria, ha consentito all’equipe coordinata dal professore Unical e primario di Chirurgia generale, Bruno Nardo, di asportare un tumore maligno di 10 kg, salvaguardando nel contempo tutti gli organi coinvolti come il rene, lo stomaco e l’intestino. L’equipe era composta da Marco Doni e dai due specializzandi, Daniele Paglione e Sara Osso, con la collaborazione del personale infermieristico, in particolare della strumentista Ivana Astorino e Luisa Panza, oltre che del referente del blocco operatorio Giuseppe Marano. A condurre e gestire la delicata fase dell’anestesia, per circa 8 ore di intervento, Stefano Granieri coadiuvato dalla specializzanda Mara Gentile.

Già ad aprile dello scorso anno l’equipe di lavoro aveva rimosso, in una giovane donna, una neoplasia di 7 kg e mezzo, che inglobava il rene destro e parte del colon, paziente che a distanza di 12 mesi, sta bene ed è senza recidiva. Ma quello che sembrava un record non facilmente eguagliabile, è stato superato grazie ad un intervento unico in Italia, estremamente complesso, che ha restituito ad una vita normale un uomo settantenne,originario di Corigliano. Il tavolo operatorio tridimensionale – che viene utilizzato anche per scopi didattici – è stato fondamentale nella fase preoperatoria, consentendo di riprodurre in tre dimensioni le immagini della tac addominale del paziente.

L’apparecchio dell’Università della Calabria ha rappresentato le singole strutture anatomiche con un altissimo livello di accuratezza e precisione,consentendo di simulare l’intervento chirurgico nei minimi particolari. Inoltre, grazie ad un collegamento telematico, l’equipe medica nel corso dell’operazione ha potuto acquisire ulteriori dati forniti dal tavolo 3D, che si sono rivelati importantissimi per la corretta esecuzione dell’intervento chirurgico.  «E’ stato possibile raggiungere questo eccezionale risultato – ha spiegato Bruno Nardo – non solo per le elevate competenze dei medici ed infermieri dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretta dal commissario Vitaliano De Salazar, ma anche per la preziosa collaborazione offerta dai professori e ricercatori del nuovo corso di Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) dell’Università della Calabria, e dal rettore Nicola Leone che ha voluto fortissimamente il tavolo anatomico all’Unical. Uno strumento che da circa un anno viene utilizzato dalla nostra equipe, assieme al ricercatore Rocco Malivindi, per la pianificazione preoperatoria dei casi clinici più complessi».  Le innovazioni e le soluzioni tecnologiche rappresentano un valore aggiunto per la sanità calabrese, e di questo si parlerà nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, dal 18 al 20 maggio, nel corso del Congresso nazionale della Società italiana di Patologia dell’apparato digerente, alla presenza di decine di esperti nazionali ed internazionali.

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L'ARRESTO

Detenzione di armi clandestine: finisce in manette un bracciante agricolo di Cirò

Nella sua abitazione il 35enne deteneva 2 pistole con matricola abrasa provviste di caricatori e svariate munizioni anche per fucili

Ricettazione e detenzione illegale di munizionamento e armi clandestine. Questa l’accusa nei confronti di un uomo di 35 anni, bracciante agricolo, di nazionalità italiana, il quale è stato arrestato oggi a Cirò marina, nel Crotonese, dai Carabinieri del Comando Compagnia. Il controllo, da parte dei militari dell’Arma, è iniziato fin dalle prime ore del mattino, quando i Carabinieri della locale Compagnia, con l’ausilio dell’unità del Nucleo Cinofili Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia, hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 35enne, rinvenendo all’interno 2 pistole con matricola abrasa, di cui una oggetto di furto, perfettamente funzionanti e provviste dei rispettivi caricatori, regolarmente inseriti, e contenenti svariate munizioni di diverso calibro, anche per fucili di varia tipologia. Per l’uomo sono quindi scattate le manette ed è stato condotto nel carcere di Crotone. Le armi ed il munizionamento sono state, invece, sequestrate per essere sottoposte ad accertamenti ulteriori, al fine di verificare il loro eventuale utilizzo in altri fatti delittuosi pregressi.

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PROGETTO CIAK

Castrovillari, studenti in tribunale per simulare un processo: un progetto dal grande valore educativo

Gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Castrovillari sono stati protagonisti del progetto Ciak

Un giorno in tribunale per gli alunni delle classi 1F e 1H della Scuola Secondaria di 1° grado di Castrovillari. Per fortuna non da imputati, ma da attori, per simulare un processo e capire le dinamiche che stanno dietro i ritmi della giustizia ed evitare, si spera, da grandi un vero procedimento. Il progetto, svolto presso il Tribunale di Castrovillari nella sua fase finale, è ideato dal presidente Trovato e gestito dall’associazione Ciak formazione e legalità, in Calabria e in altre regioni d’Italia, con il prezioso contributo della Fondazione Carical e dell’Associazione Nazionale Magistrati, con il patrocinio del comune di Castrovillari e di altri comuni della Regione Calabria.

Un percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità, giunto alla 8ª edizione finalizzato alla “messa in scena” di veri e propri processi penali minorili, che si tengono nelle aule del Tribunale, simulati dai ragazzi in collaborazione con gli operatori dello stesso Tribunale.
 Gli studenti hanno affrontato uno degli argomenti più discussi in questi ultimi giorni e, per tale motivo, più che mai attuale: “il bullismo” nelle scuole. Negli ultimi mesi, questo progetto ha tenuto impegnati gli studenti, che in veste di attori, hanno messo in scena nell’aula del Tribunale di Castrovillari, la simulazione di questo processo.

La storia verte su un racconto di vita reale e parla di un’adolescente, Gaia, vittima di bullismo da parte di alcuni suoi amici e di suo padre che denuncia i ragazzi responsabili, accusati di essere la causa del tentato suicidio della figlia. La rappresentazione ha il compito di «risvegliare le coscienze di una società che, per anni, – spiega Anna De Gaio, referente del progetto scuola – ha sottovalutato un grosso problema e ha fatto, principalmente capire ai ragazzi che il bullismo non è un gioco, non è divertente e che questo fenomeno non deve essere sottovalutato».

La partecipazione dei ragazzi al progetto è stata possibile grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Gianmarco D’Ambrosio, il quale ha sostenuto fortemente il progetto – aderendo all’iniziativa sin dalla prima fase – confermando l’idea che “Ciak” sia canale di un efficace incontro tra il mondo della giustizia minorile e quello della scuola, nella consapevolezza che solo rendendo autentiche le esperienze vissute dai discenti si possa costruire apprendimento significativo per la vita.

Al fianco dei ragazzi nella preparazione è stata la docente Anna De Gaio, referente del progetto. «I ragazzi anche quest’anno hanno avuto l’opportunità di fare un iter di arricchimento e approfondimento della cultura della legalità – ha spiegato – anche grazie alla consueta sinergica collaborazione dei Docenti Natale, Arcidiacono, Maturo, Pandolfi e dei genitori, i ragazzi hanno risposto egregiamente regalandoci emozioni con la loro grande capacità, credo fortemente nello straordinario valore educativo dell’iniziativa e nell’esperienza vissuta in maniera cosciente e consapevole che risulta, quindi, fondamentale nel percorso di crescita e di educazione non solo degli Alunni delle scuole interessate ma anche di tutta l’intera comunità Castrovillarese». La fase di formazione dei ragazzi è stata curata per l’associazione Ciak formazione e Legalità dalle avvocatesse Francesca Marica ed Anna Filice.

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IO LEGGO PERCHE'

Lettura itinerante: gli studenti dell’Ipseoa di Castrovillari coinvolti nel progetto di scoperta della città

Libro e mappa alla mano gli studenti dell'istituto cittadino leggeranno dei brani tratti da vari testi e parteciperanno ad attività di orienteering

Il piacere della lettura e il gioco dell’orientamento. E’ duplice la funzione dell’iniziativa che coinvolge gli studenti dell’Ipseoa di Castrovillari nell’ambito del progetto lettura #ioleggoperché Lab Calabria “Il libro e lo sport per un futuro più inclusivo”. Gli studenti delle classi IV B, V B, V C, III D, IV D e V A dell’IPSEOA “K. Wojtyla di Castrovillari, accompagnati dai docenti Daniela Zicari, Luigi Blotta, Laura De Vita, Immacolata Rosa, Graziella Gentile, Patrizia Caligiuri e Michele Messina saranno impegnati in due uscite didattiche che dalla sede dell’Istituto li porterà a raggiungere la Biblioteca civica “U. Caldora”.

Durante il tragitto i ragazzi, con libro e mappa alla mano, leggeranno dei brani tratti da vari testi e parteciperanno alle attività di orienteering con punti di controllo (lanterne) posizionati in alcuni luoghi della città. Si tratta di un progetto promosso dall’AIE in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Associazione Lo studio di Francesco (SdF) di Morano Calabro e l’Alberghiero (IPSEOA “K. Wojtyla”) di Castrovillari, dallo scorso anno sotto la guida della Dirigente scolastica Immacolata Cosentino.

L’iniziativa, che nasce dal bisogno di avvicinare i ragazzi alla lettura e di stimolare un atteggiamento di curiosità e interesse verso il libro, permetterà ai ragazzi di scoprire i luoghi della città, di incontrare i degenti e gli operatori della Casa di cura Villa Santa Maria e di visitare la biblioteca civica “U. Caldora” dove avranno la possibilità di dialogare con il professor Leonardo Di Vasto, Presidente AICC di Castrovillari, che illustrerà loro il ricco patrimonio librario in essa conservato. Un’esperienza tesa a conciliare il piacere della lettura con quello dello sport e la visita dei luoghi più significativi della città, partendo da Corso Calabria, per Corso Garibaldi, fino a giungere alla Civita, al Castello Aragonese e, infine, al Protoconvento Francescano.